Ultimo Aggiornamento venerdì 18 Luglio 2025, 7:01
Mag 31, 2019 Lifestyle, Società
Si è parlato tanto dell’editto che ha colpito la trasmissione di Rai Uno, Che tempo che fa.
Come è noto ai nostri lettori non ci piacciono gli editti, bulgari o non, fatti da qualsivoglia politico, di qualsiasi pseudo colore sia.
Siamo ovviamente per la totale libertà di opinione e espressione.
Però bisogna ammettere che il programma in questione è scarso, vecchio, ripetuto negli anni sempre uguale a se stesso, con l’unico rinnovamento rappresentato dal Tavolo, una sorta di vetrina, una via dimezzo tra MC Show e Markette di Chiambretti, ancora più scarso.
Vediamo i lati positivi e negativi del programma, in onda su Rai Uno alla domenica e al lunedì.
Di positivo c’è qualche momento musicale, un Nino Frassica sempre ottimo, ma ripetitivo, qualche ospite interessante. Inoltre ogni tanto c’è qualche angolo culturalmente importante, con l’intervista a uno scrittore o a un regista. Poi c’è lo spazio riservato ai campioni dello sport, soprattutto quelli meno visibili.
Per il resto è un’accozzaglia di vecchie glorie, gente riciclata dai vecchi programmi (tutti uguali) del conduttore, un esercito di vecchi personaggi, appannati e poco coinvolgenti.
Oltre a questi, ci sono colooe che partecipano per presentare il loro ultimo film, spettacolo teatrale, libro, ecc.
Su tutto il conduttore, con il suo stile finto buono, che si stupisce di tutto che, al cospetto delle banalità, urla “Che serata!” Uno che è positivo su tutto, che fa interviste in ginocchio, che fa domandine da spettacolo da bocciofila.
La sua partner, Luciana Littizzetto, non fa ridere, mai, punta sempre su battute vecchie e sempre volgari, è noiosa e ripetitiva.
C’è anche una signora di origine svedese, bella e sicuramente intelligente, che viene, da sempre, relegata a un ruolo di tappezzeria e non si capisce il motivo.
Uno spettacolo fumoso, trito e ritrito, di una Rai che ha paura del rinnovamento ed è perennemente a corto di idee.
Mauro Pecchenino
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