Questo insolito Natale 2020 sarà interpretato a Todi in maniera del tutto originale. Data l’impossibilità di svolgere eventi culturali dinamici, al fine di evitare spostamenti e assembramenti,...
Roma Abbiamo vissuto un periodo di Ottobrata Romana, tra centro e costa, fino all’interno, sotto alla collina. Un po’ come accadeva quando la Capitale era percorsa dai carretti trainati dai...
Roma Cortometraggi sugli animali, per ricordare i nostri compagni di vita e gli esseri viventi che la natura ci regala. In particolare, cani e gatti presenze costanti e preziose, soprattutto per chi...
Roma Venerdì 25 Settembre in via Margutta, durante la ventitreesima edizione dell’evento “ModArt”, in una serata che miscela arte e spettacolo, viene consegnato il “Premio Margutta”,...
La vita di Ynés Mexia è un ottimo esempio di come non sia mai troppo tardi per trovare la propria vocazione. La sua le si rivelò a 55 anni – dopo che la vita le ebbe messo davanti parecchie...
Dopo la prima apparizione, si sono susseguite le altre, ogni 4 del mese, per ottanta volte. Tante persone, in quei giorni, avevano raggiunto il Bocco, il luogo dove Angela si recava per...
Mi sono incamminato tante volte dentro la Valle Staffora, tra le montagne dell’Oltrepò Pavese e, dopo avere lasciato il popoloso comune di Varzi, sono salito verso il piccolo paese di Casanova...
Una volta a Viliusk, con Padre John Vinokouroff si reca dai malati di lebbra. Non si trovano in città, ma nella steppa siberiana assembrati in iurte costruite rozzamente con tronchi d’albero e...
Il 13 maggio del 1859 nasceva Kate Marsden. Era l’ottava e la più giovane figlia dell’avvocato londinese J.D. Marsden. Dopo la morte di suo padre, Kate studiò da infermiera al Tottehnam...
Il 23 aprile è stata la tua giornata (mondiale). È da più di un mese che ci tieni compagnia durante le nostre giornate casalinghe di quarantena e così, con queste poche righe vi vogliamo...
Il silenzio partecipativo di FlipMagazine Alcuni lettori mi hanno chiesto se ho deciso di non avere più un dialogo continuo attraverso l’Editoriale. In realtà, ho preferito in questi lunghi mesi, attanagliati dal Virus, stare un po’ in silenzio, un silenzio partecipativo. Parlano e hanno parlato tutti, dai medici con una capacità già acquisita, fino a totali sconosciuti che hanno approfittato della visibilità. Poi tanti giornalisti, pseudo opinionisti, nani, ballerine e, in più, il solito circo di sfigati legati alla politica o a orticelli vari. Tutta gente che senza sparar cazzate non riesce a vivere e bene o male campa su questo, facendo finta di fare il giornalista, il critico d’arte, la ballerina, o altro inventando. Sono stati e continuano a essere mesi difficili, con un’informazione drammatica, con notizie che risentono sempre della politica. In mezzo, le solite ruberie all’italiana, un governo che arranca ma lotta, una cosiddetta opposizione che blatera, senza un briciolo di idea. I telegiornali che danno spazio ai soliti peones che recitano a memoria le veline di partito. E nel cuore di tutto questo scempio, tanti essere umani che stanno male, che vivono con poco sostentamento, con la paura di perdere il lavoro. Un clima di precarietà totale, con un unico sfogo, i social media, che diventano la cloaca dell’insulto e della ripicca. Come sola alternativa, l’elogio alla bellezza, anche fasulla. Su tutto un’ignoranza abissale che fa male.
A presto. See you soon. A la prochaine.
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