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Ott 21, 2019 Lifestyle, Società
Vanessa SCALERA in Imma Tataranni
La nuova stagione televisiva italiana è avviata e si può iniziare a fare un primo bilancio.
E viene naturale affermare che si tratta della solita sbobba.
Talk show vecchi, triti e ritriti, con le solite facce stanche e appassite, continue discussioni e litigi tra sconosciuti e, nel migliore dei casi, tra politici anonimi, lì da poco o tanto tempo, ma con nessuna idea e un briciolo di capacità e umanità. Una fiera dell’ovvio più stantìo.
Non va meglio con i programmi di intrattenimento, a parte la serata con la famiglia Bocelli come protagonista, con le solite chiacchiere su personaggi e vite che non hanno nulla di interessante per un pubblico appena un po’critico.
Ormai la televisione italiana generalista e non si limita ad essere una compagna rumorosa e fatua di alcune solitudini.
Poi, come al solito, continua la serialità e gli sceneggiatori e autori dei copioni devono spremere limoni già senza succo da svariati anni e il risultato è la noia sotto gli occhi di tutti.
Nella serialità, Che tempo che fa ha cambiato Rete, però nessuno si è sforzato di trovare un’ideuzza nuova, tutto uguale, tutto senza novità. Un programma già vecchio per Rai Uno, figuriamoci per la seconda rete, che dovrebbe essere quella più giovanile e sperimentale.
Si salva la fiction, anche la seriale, con le repliche di Montalbano già viste cento volte, Il Volo del gabbiano sarà arrivato alla trentesima replica. Le idee signori dove sono?
Sempre notevole Rocco Schiavone, grazie soprattutto a Marco Giallini, attore dalle mille risorse e perfetto nel ruolo del villain che indaga dalla parte della legge.
Finora l’unica novità è rappresentata da Imma Tataranni, una buona fiction, un po’ troppo caricaturale, all’italiana (un vizio classico degli autori di fiction), ma dare spazio a Vanessa Scalera, attrice bravissima, è cosa buona e giusta.
Le idee, lo ripetiamo alla nausea, latitano tristemente.
Linda Salucci
I
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