Ultimo Aggiornamento mercoledì 22 Marzo 2023, 4:35
Apr 14, 2020 Lifestyle, Società
Attesa, pazienza e disciplina sono le parole chiave che emergono durante l’ultima conferenza stampa del premier Giuseppe Conte, che stabilisce il mantenimento del lockdown nazionale fino al 3 Maggio.
Sicché, feste, ponti e cortei del 1° Maggio dimentichiamoli, perché la casa sarà il nostro unico “mondo” ancora per qualche settimana.
In questo scenario, monitorando post, stories e meme virali sul web, ciò che appare evidente è che molti italiani considerano le proprie mura domestiche come una limitazione, una gabbia metaforica in cui si è imprigionati. Questa visione, in parte distorta da un momento di emergenza sanitaria, potrebbe invece diventare un’opportunità di cambiamento e –sembrerà paradossale – anche di apertura verso gli altri. Questa chance che il coronavirus – nella tragedia generale – sta regalando, non deve però far cadere nella tentazione di voler ricreare in casa, in miniatura, quella quotidianità frenetica e disumana, affollando le giornate di attività, tra smart working, e-learning e smart training, telefonando e videochiamando continuamente o navigando ore e ore in Rete, perché non si tollera di rallentare, di fermarsi e di rimanere in attesa.
Per questa ragione abbiamo pensato di proporre delle alternative che possano aiutare a godere al meglio dello spazio domestico, ma soprattutto a rilassare una tensione inevitabile legata a questo momento così particolare. Due puntate di articoli con dei suggerimenti concreti per riuscire ad allontanarsi un po’ dai dispositivi elettronici, dal divano o da uno stato di angoscia e di potenziare il concetto della presenza, del qui e ora e della consapevolezza, con piccole azioni che fanno bene a occhi, mente e cuore.
Partiamo con il gardening o urban gardening, per chi non ha un giardino, ma vuole divertirsi con gli spazi interni, balcone o terrazza e, per approfondire questo tema, abbiamo intervistato un esperto, il Dottor Filippo Marroccoli.
Agronomo, insegnante di educazione ambientale, guida naturalistica e vivaista nel suo “Giardino della Moscatella”, fa consulenza come paesaggista (per sbirciare i suoi lavori ecco il sito) occupandosi di progettazione di giardini a basso impatto ambientale e afferma:
“Inizierei sfatando un mito: non esiste un luogo davvero piccolo dove non è possibile avere o far crescere del verde. Il richiamo alla natura rilassa di per sé, è un regalo meraviglioso che ci si può concedere anche in spazi limitati. Crescere del verde crea bellezza e prendersi cura di questa crescita, accompagnarla con gradualità, ci riporta al senso della Vita e al fascino dell’attesa.”.
Ci si trova anche nella stagione perfetta per potersi dedicare ad un’attività di questo tipo, anche con materiali economici e stimolare la propria creatività, infatti Marroccoli aggiunge: “La primavera è finalmente arrivata e per chi ha già delle piante è il momento giusto per rinnovare vasi e terriccio, utilizzando del concime per dare il giusto vigore. Per chi invece si vuol sfiziare con qualcosa di nuovo sul proprio davanzale si possono piantare semi o bulbi, oppure proprio come negli esperimenti dei bimbi, far germogliare dei legumi, riutilizzando barattoli riciclati decorati o rivestiti con stoffe colorate.”.
Su cosa piantare, i consigli vertono anche in questo caso su idee non troppo sofisticate, come i semi di girasole (che è bello anche per tutti i suoi significati), semi di peperone, basilico, ma anche il pomodoro (insalataro o ciliegino) che, tagliato a fette orizzontali e appoggiato su un letto di terriccio e poi ricoperto ancora da uno strato abbondante di terra, può darci la soddisfazione in estate di gustare i pomodori del nostro balcone.
Dedicarsi al gardening, in tutta la sua semplicità, oltre che essere uno svago porta un reale beneficio fisico e psichico al contempo. Infatti, anche in tempi “non-coronavirus”, la maggior parte del tempo della giornata lo si trascorre in luoghi chiusi, che diventano campi magnetici con l’uso eccessivo anche della tecnologia e questo genera stress.
“Si sottovaluta molto spesso l’importanza del sole e della terra” continua l’esperto “e concedersi dei momenti della giornata fuori, anche solo sul balcone o magari in terrazza, a piedi nudi, a contatto con il sole neutralizza la carica magnetica positiva che si accumula in casa…già solo questo mette di buon umore e non è nemmeno a pagamento, perché non approfittarne?!?”.
Quindi, godersi il tiepido sole di queste prime giornate primaverili, prendersi cura di piante e fiori e focalizzarsi in questa azione, allontana pensieri negativi e diventa una sorta di pratica di meditazione che aiuta a ritrovare “il giardino che è dentro ognuno di noi, con un ritorno alla nostra essenza primordiale” e una positività necessaria anche per guardare al futuro con fiducia.
Continua…
Eleonora Dafne Arnese
ardafne@hotmail.it
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