Ultimo Aggiornamento domenica 17 Gennaio 2021, 7:36
Mar 28, 2020 Attualità, Italia
“In questo nostro mondo, che Tu ami più di noi, siamo andati avanti a tutta velocità, sentendoci forti e capaci di tutto. Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sani in un mondo malato.”.
Rimbombano così, potenti e struggenti, le parole di Papa Francesco all’intera umanità durante la benedizione “Urbi et Orbi” sul sagrato di Piazza San Pietro, vuota e immobile, come mai nella storia. Un richiamo fortissimo all’urgenza del coronavirus nel mondo e alle difficoltà che tutti i Paesi stanno vivendo in questo momento. Ma nelle parole del Pontefice è chiaro il riferimento anche ad altre urgenze globali che la pandemia sembra aver spazzato via dal dibattito pubblico, uno fra tutti i cambiamenti climatici.
Anche quest’anno infatti, il 28 Marzo, dalle 20.30 alle 21.30 (ora italiana) si spengono le luci e arriva l’Ora della Terra, promossa dal WWF. Stavolta, però, questa ricorrenza globale, avrà un sapore diverso…non potranno esserci piazze gioiose ed eventi popolari. Ma, la grande attivazione digitale di questo evento che punta a coinvolgere quanti più cittadini possibile nella lotta al cambiamento climatico, fa sentire comunque “una voce forte, che chiede di invertire rotta, puntando con decisione la prua verso un futuro sostenibile” così afferma la presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi che aggiunge: “La parola chiave di Earth Hour di quest’anno è INSIEME. Insieme possiamo chiedere a istituzioni, economia e individui un’assunzione di responsabilità verso il futuro, attuando concretamente l’Accordo di Parigi sul clima e impegnandosi, insieme, per un New Deal for People and Nature, che scrive nuove regole per il nostro rapporto con il nostro Pianeta.”.
Prima dell’arrivo del Covid-19, oltre 90 comuni in Italia avevano accolto l’invito del WWF per questa occasione, ma considerato il momento drammatico, molte sono le defezioni. Nonostante questo, ugualmente imponente e simbolico è lo spegnimento delle luci del Colosseo e di Piazza San Pietro a Roma, delle Due Torri e del Duomo a Bologna, del Palazzo Vecchio e dell’Abbazia di San Miniato al Monte a Firenze. Ma il gesto più alto arriva proprio Bergamo, messa in ginocchio dall’emergenza sanitaria di queste ultime settimane, che spegne l’illuminazione delle Mura Veneziane, patrimonio UNESCO della città. Sui canali social del WWF viene trasmesso un contributo musicale d’eccezione con Danilo Rea e Oona Rea.
Spegniamo anche noi le luci per un’ora…un’ora per la Terra, un’ora per l’Italia. Accendiamo candele in rispetto del nostro Pianeta e di un’umanità sofferente, cercando di cogliere in questo momento una grande opportunità di riflessione e di cambio di direzione nel futuro.
Eleonora Dafne Arnese
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