Ultimo Aggiornamento lunedì 22 Febbraio 2021, 3:38
Mar 25, 2020 Cultura, Teatro & Cinema
Colori vivaci, così come le urla dei ragazzini che rincorrono il pallone su un campo da calcetto, inneggiando al prossimo goal…poi un dispetto e alcuni insulti spezzano il momento di innocente spensieratezza, riportando alla realtà cruda e a tratti cattiva del fenomeno del bullismo che sempre più spesso si registra tra i minorenni della nostra epoca.
È così che entra in medias res il cortometraggio Sansone, scritto, diretto e interpretato dalla talentuosa Chiara Centioni e prodotto da Goldenart Production e Rai Cinema.
Il film – premiato al RIFF (Rome Indipendent Film Festival) come migliore sceneggiatura nel 2017, che vede anche la partecipazione dell’attrice Giorgia Würth – si ispira alla figura biblica di Sansone, la cui forza risiedeva nei capelli, e porta sullo schermo molteplici tematiche molto delicate, prima fra tutte la lotta al cancro con tutti i suoi risvolti emotivi ed estetici, provocati dalle terapie.
La Centioni, coinvolta insieme ad altre voci del mondo della medicina durante l’evento inaugurale della “Rete della Solidarietà 2020” promosso dalla ONLUS pugliese “Una stanza per un sorriso”, dichiara:
“L’idea di questo corto nasce qualche anno fa ormai, quando una mia cara amica stava affrontando il suo percorso di chemioterapia e, una volta persi tutti i capelli, non poteva permettersi una parrucca di capelli veri, fuori dalla portata di molti. Di lì è iniziata la mia frenetica ricerca di associazioni non-profit che donassero parrucche non in fibra chimica. Poi per caso, mi sono imbattuta in una notizia diffusa da un giornale americano di un bambino bullizzato perché si era fatto crescere i capelli lunghi, con l’obiettivo di donarli per una nobile causa. È nato così il mio profondo desiderio di realizzare questo lavoro e poterlo dedicare alla mia amica, che purtroppo poi si è spenta, ma anche a tutti coloro che giocano questa indesiderata partita.”.
Dopo mesi di lavoro e una campagna di crowdfunding online, la sceneggiatura è stata prodotta e ha visto allargarsi la sua rete di sostenitori, con la collaborazione anche dell’applicazione UALA., un network di parrucchieri su tutto il territorio nazionale che promuove il “taglio Sansone” gratuitamente, con l’obiettivo comune di sensibilizzare le persone a tagliare i capelli per realizzare parrucche dedicate a donne sottoposte a chemioterapia.
Con uno stile semplice ma diretto, il film seppur nella sua brevità – con un colpo di scena che non vi sveliamo – tocca temi attuali e trasversali al contempo, lascia un alone di tenera speranza e riesce ad esprimere in tutta la sua intensità la complicata dicotomia che si configura durante il percorso della malattia di forza e fragilità, fermezza interiore e valore estetico.
Presto sulla piattaforma RaiPlay.
Eleonora Dafne Arnese
ardafne@hotmail.it
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