Ultimo Aggiornamento giovedì 28 Marzo 2024, 6:12
Feb 18, 2020 Attualità, World Wide
Molti di questi personaggi avevano furbescamente appoggiato “mani pulite” per non essere inquisiti. Quando ricevevano avvisi di garanzia, collaboravano con i magistrati e ne uscivano indenni o con pene lievi. Quale legge prescrive di condannare i cosiddetti “corrotti” e di lasciare liberi i corruttori? Molti di questi personaggi sono entrati, poi, in prima persona, in politica o in centri di potere di alto livello.
In uno degli incontri, avevo chiesto a Craxi il motivo del ritorno del Partito Socialista al Governo, dopo che tutta la sinistra lo aveva esaltato per le sue prese di posizione a favore di Arafat, che il leader socialista aveva paragonato a Mazzini in un celebre discorso in Parlamento. La CGIL gli aveva tributato un’ovazione, dopo il suo intervento al congresso nazionale di questo sindacato, dove Craxi aveva affermato che coloro che avevano goduto di grandi profitti, avrebbero dovuto ridistribuirli con i lavoratori e con i ceti più deboli. Nella stessa sede aveva, coraggiosamente, ribadito la sua linea e le ragioni della sua vittoria, ottenuta durante il referendum sulla scala mobile. Come risposta alle mie obiezioni sul ritorno al Governo, mi aveva detto che tanti dirigenti volevano fare il Ministro e che non erano disposti a stare all’opposizione e che questi dirigenti si erano creati feudi autonomi e potenti.
Tuttavia, aveva presente molto bene il problema ed aveva messo in campo alcune soluzioni. Al congresso di Bari aveva criticato i “notabili” del partito ed aveva promosso un grande rinnovamento, inserendo i nuovi quarantenni in posti di rilievo. In quest’ottica ero convocato e tenevo lunghi incontri con lui, che mi chiedeva, a volte con mia sorpresa, il parere su questioni politiche nazionali ed internazionali. Mi aveva invitato a lavorare a Roma con lui. Già allora gli avevo esposto preoccupazione, perché alcuni di questi dirigenti stavano tramando contro di lui, ma non voleva accettare questa realtà, ritenendo che essi cercassero solo un proprio spazio. Su sollecitazione della sua fedele segretaria, Enza Tomaselli, avevo ripreso l’argomento, citando particolari sconcertanti, ad esempio dell’appoggio da parte di gruppi malavitosi a esponenti socialisti (si vedano, a questo proposito, i processi contro la cosiddetta P3) e la cosa lo aveva impressionato. In merito, molti dimenticano le grandi battaglie contro la droga di Craxi e contro le associazioni criminali che, attraverso il narcotraffico, stavano acquisendo enormi patrimoni ed un grande e pericoloso potere.
Nei dibattiti e nei programmi che ricordano Craxi, non ho visto una questione che spiega uno dei temi centrali riguardanti il 1992 e le conseguenze determinatesi con le inchieste della magistratura. Nei sondaggi prima delle elezioni politiche, infatti, il PDS era accreditato a poco più del 16%; il Psi era dato al 18%: Craxi stava per raggiungere, così, il suo sogno, di sorpassare i comunisti (essendosi Rifondazione Comunista scissa e Craxi aveva favorito tale evento, anche con cospicui finanziamenti) e di creare un Governo dell’alternanza, come avveniva in tutti i paesi europei, con un Partito Socialista forte, nell’anniversario del centenario della nascita. Nell’imminenza di questo fatto storico, molti si erano prodigati, con tutti i mezzi, per far fallire questo disegno.
Dopo la primavera del 1993 non ho più incontrato Craxi. Ricevevo sue notizie e alcuni suoi scritti, con dedica, attraverso il mio carissimo amico Monsignor Lino Lozza, che lo visitava spesso ad Hammamet, colloquiando di politica e di fede. Monsignor Lozza mi aveva anche informato di diverse minacce nei confronti di Craxi, anche in terra tunisina.
Man mano che trascorrono gli anni, analizzando dal punto di vista storico il percorso umano e politico di Craxi, emergono sempre di più e si compongono nitidamente i tratti di un forte uomo politico, di un vero statista, che ha lavorato costantemente per mantenere la sovranità e il prestigio del suo Paese, che ha combattuto per la libertà dei popoli ed ha lottato per lo sviluppo di tanti Paesi poveri e sottosviluppati.
Carlo Bolognesi
(Sociologo)
happy wheels
Feb 22, 2024 0
Feb 22, 2024 0
Nov 27, 2023 0
Mag 19, 2023 0
Ago 16, 2023 0
Giu 04, 2023 0
Mag 28, 2023 0
Gen 14, 2023 0
Mar 28, 2024 0
Philadelphia PA ‘Go around jazzy’ (LUPI International), the third novel by Mauro Pecchenino, an Italian writer, educated in England, is his first novel translated in English and it is an amazing book, about a difficult love around the world. Melod, an English girl and Pete, a man half...Mar 06, 2024 0
Luca Deperi e Mauro Pecchenino nelle vigne di Umattà – Foto di Robertino Rossi Ranzo (IM) FlipMagazine è andato a Ranzo in provincia di Imperia,...Mar 18, 2024 0
La Belle Epoque è tornata a Vienna. Per il secondo anno di fila, la capitale austriaca si trova in cima alla classifica delle città dove si vive meglio al mondo. La sua popolazione è cresciuta...Nov 23, 2023 0
Una dei posti esotici più amati dai turisti italiani è sicuramente Cuba, isola caraibica dall’aura davvero unica. Ad attrarre i viaggiatori è un mix dato dalla bellezza della natura, il...Set 22, 2023 0
La Fiaccola è la conferma che in Abruzzo si mangia sempre bene: piatti gustosi, attenzione alle materie prime, amore e rispetto per la tradizione. In particolare in questo locale a conduzione...Apr 12, 2022 0
Contrappasso, edito da HarperCollins Italia, è il primo romanzo scritto da Andrea Delogu. Lei è nota per i suoi programmi alla radio, per i programmi televisivi Stracult e di recente Tonica e per...