Ultimo Aggiornamento lunedì 30 Gennaio 2023, 7:22
Gen 06, 2020 Cultura, Teatro & Cinema
Giulia Lazzarini e Annamaria Guarnieri in scena – Foto dall’Ufficio Stampa
Roma
Grande attesa per il debutto di “Arsenico e vecchi merletti” dal 7 al 19 gennaio al Quirino di Roma. Geppy Gleijeses dirige un cast eccezionale, in cui troneggiano Annamaria Guarnieri e Giulia Lazzarini. In scena viene portato il noto e fortunatissimo copione scritto nel 1939 dal commediografo statunitense Joseph Kesselring, approdato in Italia per la prima volta proprio al Quirino nel 1945, un mese dopo la Liberazione e che le truppe americane avevano adottato come antidoto alla paura della morte durante la Seconda guerra mondiale. Gleijeses, che nell’edizione del ’92 interpretò il ruolo di Mortimer, ha dedicato lo spettacolo a Mario Monicelli, che era stato il regista di allora.
Non è una farsa macabra né una satira del giallo; “Arsenico e vecchi merletti” – come sottolinea Geppy Gleijeses – è piuttosto un’opera vicina alla farsa “brillante”, ovvero una farsa che discende dalla Commedia dell’Arte, che oscilla tra Dark Comedy e Giallo-Rosa. Lo spettacolo sarà pura gioia e divertimento. “I nostri personaggi, tutti, sono caratteri, sì, ma non hanno psicologie da approfondire – annota il Regista – sono stampelle vestite o, se preferite, vestiti che ballano. E devono essere recitati attraverso un metodo che Maricla Boggio definì […] straniamento comico. Tecnica pura, slapstick (in certi casi), divertimento assoluto”.
Si potrebbe pensare ad uno spettacolo che vuole esasperare il concetto di eutanasia, ma in realtà è un modo per esorcizzare la morte attraverso congegni comici geniali, che si intrecciano man mano che la storia prende forma. Una storia, una farsa, che prende le mosse dal rientro a casa dopo essersi sposato dello scrittore Mortimer Brewster, interpretato da Paolo Romano, attore di teatro, cinema e televisione. Questi scopre che le due anziane zie, Abby (Giulia Lazzarini) e Marta (Annamaria Guarnieri), risolvono i problemi dei loro inquilini anziani, soli e tristi con un generoso bicchiere di vino sambuco mischiato con arsenico e cianuro. Le due serial killer vengono poi aiutate ad occultare i cadaveri dal nipote Teddy (Mimmo Mignemi), fratello di Mortimer, un dissennato che si crede Theodore Roosevelt. Deciso a porre fine alla pazzia delle due zie e del fratello, Mortimer cerca di far internare Teddy in una casa di cura, ma i suoi piani vengono sconvolti dall’arrivo dell’altro fratello Jonathan (Luigi Tabita), un efferato pluriomicida i cui lineamenti sono stati rovinati a seguito di numerosi interventi di chirurgia plastica subiti.
Il cast, come dicevamo, è eccezionale, soprattutto per la presenza di due tra le più grandi attrici italiane, che hanno superato gli 85 anni e che godono di una tempra inossidabile. La Guarnieri è una straordinaria attrice drammatica, tra le predilette di Zeffirelli, Missiroli, Ronconi, e che ora si è prestata a questo brillante gioco comico grazie ad una sapienza scenica ineguagliabile. Grandiosa anche la Lazzarini, musa ispiratrice di Giorgio Strehler e presenza costante nelle produzioni del Piccolo di Milano, che ha alle spalle una carriera televisiva, cinematografica e teatrale che non ha bisogno di presentazioni.
In scena anche Maria Alberta Navello, Mimmo Mignemi, Paolo Romano, Tarcisio Branca, Bruno Crucitti, Francesco Guzzo, Daniele Biagini e Lorenzo Venturini. Interessante anche la scelta di Luigi Tabita nel ruolo del pluriomicida Jonathan Brewter. L’attore, che nel 2019 ha guadagnato la nomination a Le maschere del teatro italiano e il Premio Franco Enriquez per l’interpretazione di Matteo nello spettacolo “La rondine” di Guillem Clua, si trova ora di fronte un’importante sfida teatrale.
Sicuramente da vedere!
Angelina Marcelli
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