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Lug 22, 2017 Cultura, Teatro & Cinema
L’attrice più rappresentativa, più di talento del cinema e del teatro italiano di tutti i tempi è Anna Magnani.
Poi vengono le altre, anche le più brave e significative.
Anna è stata l’icona di un’Italia popolare e combattiva, riflessiva e coriacea.
Un’attrice che per troppo tempo anche alcuni critici hanno ritenuto solo romanesca e che invece ha saputo incarnare l’italianità nel mondo.
Anna era inimitabile, espressiva, perfetta e trascinante nei ruoli drammatici, ma anche divertente nei ruoli di donna del popolo. Era perfetta al cinema, dove trafiggeva lo schermo, arrivando direttamente al pubblico. A teatro era altrettanto perfetta, dominava la scena, chi le stava intorno spariva, veniva cancellato. L’unica attrice dei decenni successivi (e il romanesco non c’entra nulla) che può tenerle testa è Sabrina Ferilli.
Anna Magnani ha vinto tutti i premi possibili, è stata la prima attrice italiana a vincere l’Oscar negli anni Cinquanta e a far impazzire gli Americani. Vinse il premio con un brutto film, La rosa tatuata, melodrammatico e melenso, ma lei era straordinaria e lo reggeva da sola.
Nel tempo era diventata così selettiva da rifiutare il ruolo della madre nella Ciociara, accanto a Sofia Loren in quello della figlia e il regista scelto George Cukor, non volle più girare il film, a causa della defezione di Anna e a lui subentrò De Sica.
Se vogliamo ricordare qualche titolo con protagonista la Magnani, a caso citiamo Campo de’ Fiori, bella saga popolare, Mamma Roma, dove rendeva credibili molti vezzi cinematografici pasoliniani, La voce umana, Roma città aperta, dove interpreta un’indimenticabile moglie straziata dalla guerra.
Un dettaglio da non trascurare: Anna Magnani non è quasi mai stata considerata una bella donna, ma un carattere. A nostro parere, era invece bella, con i suoi occhi fiammeggianti, l’espressività contagiosa, la bocca sensuale e un corpo mediterraneo che non lasciava mai indifferenti, come ricordava Totò, che delle donne era un estimatore.
Anna Magnani, la migliore in assoluto, indimenticabile, preparata e naturale, meticolosa e avvolgente, una voce che non si dimentica, un simbolo di femminilità.
Dal 22 luglio alcune fotografie che la vedono protagonista sono in mostra a Roma al Vittoriano per alcuni mesi, l’ingresso è libero ed è un’occasione speciale per rivederla in alcuni momenti della sua vita.
Mauro Pecchenino
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