Ultimo Aggiornamento lunedì 30 Gennaio 2023, 7:22
Mag 03, 2020 Attualità, Italia
Tra i tanti aspetti che il Virus ha messo in luce ce ne è una che stupisce i lettori: la fame infinita di visibilità e notorietà dei cosiddetti scienziati (insieme a politici, governatori, ecc).
In altre parole, la voglia spasmodica di mettersi in mostra e di parlare di docenti universitari, direttori di ospedali, ricercatori vari.
Una popolazione sconosciuta o quasi che stava nel chiuso degli angusti ufficetti delle università italiane o nel silenzio dei laboratori o nel caos degli ospedali,
Gente anonima che lavorava senza esser conosciuta da nessuno, tranne dagli addetti ai lavori.
Come al solito, ci sono anche le eccezioni, con studiosi che da anni si battono con risultati degni di nota, come per esempio Ilaria Capua.
Ma la situazione generale del narcisismo mediatico non cambia.
Poi, sono arrivati i soliti conduttori dei tristi e inutili spettacoli e talk show del bla bla, dove il primo che spara una cazzata, viene subito invitato un’altra volta e così orde di ricercatori, studiosi, scienziati o pseudo tali, si sono distribuiti su tutte le reti televisive, i canali radio e i giornali on e off line e la fiera della stronzata, da oltre due mesi, domina l’etere e l’attualità.
Come soubrettine sculettanti questi signori e signore hanno detto di tutto: che il Virus non c’era, che era poco più che una normale influenza, che ci voleva poco a curarlo, che colpiva solo i vecchi.
Poi, sono morte in Italia e nel mondo centinaia di migliaia di persone, giovani e anziane e questi bontemponi, con classiche giravolte, hanno iniziato a dare consigli a vanvera, sbagliando anche le più elementari regole della Comunicazione.
Un’orda barbarica di opinionisti narcisi e inutili che non vengono mai a capo di nulla.
La solita schifezza mediatica e sociale.
Mauro Pecchenino
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