Ultimo Aggiornamento venerdì 9 Aprile 2021, 4:13
Mar 06, 2020 Lifestyle, Società
Simone Savogin in azione
Metti una sera di relax, guardi in televisione qualcosa di leggero e divertente, giusto per lasciare fuori dalla porta la frenesia e le paure del mondo, oltre ai virus.
La scelta cade su Italia’s Got Talent, nel calderone della trasmissione, colpisce un gruppo di ballerini che ballano sulle parole di una poesia.
Il connubio è ben riuscito, ma ciò che impressiona sono le parole e la voce del poeta, la ‘curiosity killed the cat’ che fa parte del nostro DNA, ci porta alla ricerca e alla scoperta di Simone Savogin (http://www.simonesavogin.com – instagram _savohead_)l’autore della Poesia.
Già nel 2019 partecipò alla trasmissione sopra citata arrivando quarto, la curiosità aumenta. Spinti dal pensiero che un Poeta e la poesia avessero attirato cosi tanti consensi portandolo cosi in alto in classifica.
Riguardando in rete i video di Savogin a IGT, abbiamo capito il perché, racchiuso in pochi minuti, l’autore riesce, attraverso una dialettica fluida, con allitterazioni giochi di parole e altre figure, a far arrivare la propria Poesia in modo comprensibile e potente.
Savogin per tre anni vincitore del campionato Italiano di poetry slam, ha rappresentato l’Italia sia nei Campionati Europei, sia alla Coppa del Mondo di Parigi (2017): Autore di libri, il suo “Scriverò finché avrò voce” è attualmente al primo posto nella sezione Bestseller in Poesia su Amazon, direttore del doppiaggio, adattatore-dialoghista di videogiochi e cartoni animati, attore-doppiatore, cantante-urlatore, in diversi gruppi musicali, non male per uno che si autodefinisce Pigro.
Abbiamo chiesto a Simone di raccontarsi e raccontarci il suo mondo della poesia e del Poetry Slam.
Si racconta così.
Il poetry slam è un format – più poeti si affrontano con testi da 3 minuti, scritti di proprio pugno e senza basi musicali o costumi di scena, 5 persone scelte a caso tra il pubblico votano da 0 a 10, si eliminano voto più alto e più basso e la somma dei voti centrali permette, a chi ottiene più punti, di avanzare in finale e, magari, vincere.
Nello slam ci sono moltissime voci e moltissime sensibilità, perché ognuno scrive nel proprio modo e porta se stesso nella gara.
La gara è solo un pretesto per rendere interessante il gioco e per coinvolgere ancora di più un pubblico che, solitamente, nei reading è passivo ed ‘escluso’.
I partecipanti hanno molti stili differenti ed è questo il bello, il tutto non è mai monotono.
Molti rapper partecipano perché si trovano a proprio agio nell’atmosfera inclusiva, che pervade il mondo dello slam.
Io porto quel che sento e scrivo come sento, intendo: ci sono volte in cui qualcosa ha bisogno di un ritmo e di un tono, ci sono volte in cui serve essere più discorsivi, ci sono sensazioni che ti fanno venire in mente alcune immagini; del tipo: mi son sempre rifugiato nella scrittura perché ha una dimensione temporale differente dalla parola parlata.
Lo slam mi permette di ridare voce alla parola scritta, che nasce già sonora, nella mia testa, ma che spesso ha bisogno di tempo per essere pesata il giusto.
La mia ispirazione viene dalla musica, principalmente, ma anche i libri sono importantissimi, l’arte in generale ispira altra arte, guardare e godersi gli altri slammer aiuta a migliorare e trovare nuove idee e voci.
L’ispirazione è ovunque, bisogna solo essere aperti e attenti, per accoglierla e incanalarla la poesia è ovunque, l’arte è ovunque, e tutti abbiamo bisogno dell’arte, nonostante ci sia troppa gente convinta che la cultura non dia il pane.
Proprio in questi giorni si può benissimo vedere quanto la gente abbia bisogno di socialità, di quanto il contatto umano, o la mancanza di esso, siano importanti per rimanere umani.
L’impegno per diffondere, mantenere viva, sperimentare, assecondarne i cambiamenti e scoprire nuove forme di poesia, in me, faticherà a svanire, spero che questo lavoro serva a qualcuno per scoprire nuove cose, imparare, crescere. La poesia, come la musica, come l’arte figurativa, non è di nicchia e non è polverosa, è un mezzo, uno dei mezzi che ha l’essere umano per esprimersi, non morirà finché non sarà morto l’ultimo essere vivente che potrà goderne o crearne di nuova.
Simone Savogin sarà presente al TEDx di Genova https://www.tedxgenova.com. Il TED un’organizzazione non profit che ha come obiettivo quello di diffondere idee di valore. Nata come una conferenza di 4 giorni in California 20 anni fa, TED è cresciuta in maniera esponenziale per sostenere le idee che cambiano il mondo.
La conferenza annuale di TED invita i migliori pensatori e creatori di tutto il mondo a raccontare in 18 minuti la loro idea innovativa.
Ci piace esser consapevoli che la nostra curiosità ci ha portato a conoscere un nuovo mondo legato alla Poesia e magari la stessa ci porterà a uscire e ad assistere ad un Poetry Slam, perché in fondo siamo tutti come Simone Savogin, un pò pigri un pò lenti, ma amiamo imparare.
Marco Granello
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