Uno dei dettagli che ci ha più colpiti in questo triste periodo, infestato da Virus, è che i venditori istituzionali di servizi, come TIM, Vodafone, Wind, Enel e altri non abbiamo ceduto di un...
Milano Abbiamo fatto una nostra verifica sul funzionamento dei treni, locali e nazionali. I mezzi di Trenitalia e Trenord sono stati frequentati in varie occasioni per verificarne, soprattutto,...
FlipMagazine ha registrato le lamentele di molti Italiani che sostengono di aver rilevato nell’ultimo anno un aumento delle bollette del gas, intorno al 20/25% a parità di consumo. Dopo...
In Italia non funziona niente, lo ripeteremo fino alla nausea. Noi di FlipMagazine lo scriviamo spesso e dobbiamo constatare che saremmo costretti a scriverlo ancora più di frequente. Questa volta...
La tragedia ferroviaria di Pioltello non ci ha stupiti, purtroppo. FlipMagazine da anni scrive le lamentele dei frequentatori italiani delle Ferrovie, dei ritardi, dei disservizi, dello schifo...
Non c’è speranza, Trenitalia (e spesso Trenord a livello locale) non funzionano. I nostri lettori lo sanno, sono anni che monitoriamo, con il nostro giornalismo che gestiamo da volontari, i...
Dalla ripresa dopo l’estate in Italia i treni hanno subito un peggioramento. Ritardi cronici, cancellazioni, non funziona nulla. Trenitalia, come Trenord. La nostra affermazione è suffragata e...
Viene da chiedersi perché in Italia non funzioni mai nulla, mentre i politicanti superpagati perdono tempo a discutere su chi ha vinto di più le elezioni amministrative con chiacchiere...
Nello sfascio italiano i treni rappresentano molto bene un Paese a gambe all’aria. Trenitalia si salva con i Frecciarossa, abbastanza puntali e puliti, veloci, e per chi va spesso a Roma, in...
Il silenzio partecipativo di FlipMagazine Alcuni lettori mi hanno chiesto se ho deciso di non avere più un dialogo continuo attraverso l’Editoriale. In realtà, ho preferito in questi lunghi mesi, attanagliati dal Virus, stare un po’ in silenzio, un silenzio partecipativo. Parlano e hanno parlato tutti, dai medici con una capacità già acquisita, fino a totali sconosciuti che hanno approfittato della visibilità. Poi tanti giornalisti, pseudo opinionisti, nani, ballerine e, in più, il solito circo di sfigati legati alla politica o a orticelli vari. Tutta gente che senza sparar cazzate non riesce a vivere e bene o male campa su questo, facendo finta di fare il giornalista, il critico d’arte, la ballerina, o altro inventando. Sono stati e continuano a essere mesi difficili, con un’informazione drammatica, con notizie che risentono sempre della politica. In mezzo, le solite ruberie all’italiana, un governo che arranca ma lotta, una cosiddetta opposizione che blatera, senza un briciolo di idea. I telegiornali che danno spazio ai soliti peones che recitano a memoria le veline di partito. E nel cuore di tutto questo scempio, tanti essere umani che stanno male, che vivono con poco sostentamento, con la paura di perdere il lavoro. Un clima di precarietà totale, con un unico sfogo, i social media, che diventano la cloaca dell’insulto e della ripicca. Come sola alternativa, l’elogio alla bellezza, anche fasulla. Su tutto un’ignoranza abissale che fa male.
A presto. See you soon. A la prochaine.
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