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Dic 10, 2012 Terza Pagina
Dal film Moneyball di Bennett Miller
Tra una crisi economica e l’altra, del futur non v’è certezza. Tra quello che siamo fuori e quello che sentiamo dentro, forse ancora qualche scelta ci rimane. In tempi in cui la dimensione razionale, tecnico-scientifica, giunge ai vertici e promette nuove acquisizioni, il pensiero olistico e le pratiche orientali riportano all’attenzione la dimensione
del corpo e dello spirito. Per quanto la civiltà occidentale sia cresciuta all’insegna di un razionalismo che riponeva nel cogito ergo sum ogni possibilità di crescita e di sviluppo, sia individuale che sociale, lo smarrimento dell’uomo moderno, il suo disorientamento esistenziale, paventato dagli scienziati sociali, rimescolano le carte, anzi, direi i fili e
capirete fra poche righe il perché.
Dal “penso, dunque sono” è facile per tutti, esperti e uomini della strada, ripetere, quasi come una formula magica che mondi possa aprirti, lo stesso schema interpretativo. Ma se è vero che la parola ha un potere reificante, lo sguardo fotografa una realtà in cui, in ogni caso, il nostro “esseri umani” si affaccia, tristemente, dopo. Pur cambiando i fattori, l’ordine resta immutato: mangio dunque sono, comunico dunque sono… E cosa succede se qualcuno prova a giocare con la creatività, a ribaltare, invertire l’ordine, a partire da quello delle parole?
Per Natascia Pane,parafrasando il suo pensiero, potremmo dire, “Sono, dunque ho Talento”. Ciascuno di noi ha dentro di sé tutte le risorse per essere felice e artefice consapevole della propria vita. Non stupirà che sia una Literary Manager, abituata a muoversi tra le pagine che trasudano umanità, a ricondurre la questione del talento, della motivazione, alla sua dimensione più vera, la ricerca della realizzazione personale a partire solo ed esclusivamente da se stessi.
Da più di un anno Natascia Pane viaggia tra i Talenti, e non solo più quelli letterari, per risvegliare chi dorme sui propri sogni, desideri, per innervare di essi, con coerenza, il proprio agire, il proprio modo di essere nel mondo, personale o professionale. Lei, agente letteraria, si fa autrice, con il suo primo libro “Esprimi il tuo Talento. Il Talent coaching per la vita, per l’arte, per l’uomo”, volutamente in formato digitale (LacaseBooks), e regala ai lettori un piccolo gioiello di saggezza contemporanea all’insegna di un dialogo costante tra cultura occidentale e spirito orientale. Se il talento è ciò che ci accomuna come individui, ciò che ci distingue come specie umana, non va però ingenuamente dimenticato che “il Talento va educato”, con attenzione, amore e un pizzico di creatività. Ha bisogno di spazio, anche scenico. In fondo, direbbe Goffmann, quella scena la calpestiamo ogni giorno, nella vita quotidiana. E qui fa capolino l’arte, che ritrova, anch’essa, se stessa: il suo valore catartico, la sua funzione sociale. Se non è necessario essere artisti per coltivare il proprio talento, certo l’arte può aiutare, può persino metterci di fronte a noi stessi, con quei nodi irrisolti che ci tarpano le ali, quei punti critici che ci fanno inciampare sui nostri stessi calzoni. Per non rischiare di vivere in apnea, di sopravvivere alla quotidianità, forse è il caso di riprendere il mano il nostro Talento, sciogliere i nodi e trovare nuove connessioni possibili tra i fili.
Così nascono le Live Coaching Performance, inaugurando una nuova frontiera della comunicazione motivazionale che interseca le traiettorie del coaching con la ricerca espressiva. E’ la città di Padova, da sempre divisa tra il sacro e il profano, ad ospitare, presso la libreria Laformadelibro (www.laformadelibro.it), la prima tappa di un vero e proprio viaggio iniziatico “Sul filo del Talento”. Nata dall’intuizione registica di Natascia Pane si alimenta della sinergia umana e professionale con il maestro clavicembalista Luca Oberti, vincitore nel 2012 della 25° “Yamanashi Harpsichord Competition” in Giappone, con la danzatrice Elisabetta Cortella, finalista nel 2011 nel progetto “Residenze coreografiche del festival Prospettiva Danza come danzatrice con il brano “XXL Oltre misura””, e con il fotografo Marco Monari, fondatore dell’Associazione Culturale di Arti Visive Ph, curatore di mostre, didatta ed organizzatore di eventi artistici in tutta Italia. Tra Parola, Danza, Musica, e Fotografia, andrà in scena uno dei sette esercizi contenuti nel libro: la danza dei gomitoli. Il Talento si farà azione “da e verso” il pubblico, il vero protagonista, per raccontare la storia di un Talento, chiuso in se stesso, quasi come avvolto in una corazza di fili di ferro, che riuscirà a librarsi in coloratissimi fili di lana nel momento in cui avrà il coraggio di guardarsi dentro e riconoscersi in quello che è.
Gisella Patrizia Finocchio
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One thought on “A Padova siamo…“Sul filo del Talento””