Roma Il Covid-19 sembra non voler lasciare la morsa. I contagi aumentano ad un ritmo esponenziale ed è inevitabile che il Governo attui misure di sicurezza. Manuele Ilari, presidente dell’Unione...
La sala del Teatro Quirino e arriva la Nuova Stagione – foto FlipMagazine Roma E’ emozionante andare al Teatro Quirino e trovarlo aperto, anche se con il...
Fotografia Ufficio Stampa NCMedia Roma Roma, caput mundi, rapisce sempre, tra il frastuono della città invasa dai turisti e l’arte e la storia che, passeggiando, sembrano assalirti...
Foto dall’Ufficio Comunicazione Teatro Eliseo Al Teatro Eliseo di Roma, due cose colpiscono in maniera particolare: il cartellone ricco di spettacoli, autori, registi, attori che mescolano con...
Il silenzio partecipativo di FlipMagazine Alcuni lettori mi hanno chiesto se ho deciso di non avere più un dialogo continuo attraverso l’Editoriale. In realtà, ho preferito in questi lunghi mesi, attanagliati dal Virus, stare un po’ in silenzio, un silenzio partecipativo. Parlano e hanno parlato tutti, dai medici con una capacità già acquisita, fino a totali sconosciuti che hanno approfittato della visibilità. Poi tanti giornalisti, pseudo opinionisti, nani, ballerine e, in più, il solito circo di sfigati legati alla politica o a orticelli vari. Tutta gente che senza sparar cazzate non riesce a vivere e bene o male campa su questo, facendo finta di fare il giornalista, il critico d’arte, la ballerina, o altro inventando. Sono stati e continuano a essere mesi difficili, con un’informazione drammatica, con notizie che risentono sempre della politica. In mezzo, le solite ruberie all’italiana, un governo che arranca ma lotta, una cosiddetta opposizione che blatera, senza un briciolo di idea. I telegiornali che danno spazio ai soliti peones che recitano a memoria le veline di partito. E nel cuore di tutto questo scempio, tanti essere umani che stanno male, che vivono con poco sostentamento, con la paura di perdere il lavoro. Un clima di precarietà totale, con un unico sfogo, i social media, che diventano la cloaca dell’insulto e della ripicca. Come sola alternativa, l’elogio alla bellezza, anche fasulla. Su tutto un’ignoranza abissale che fa male.
A presto. See you soon. A la prochaine.
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