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Lug 28, 2014 Terza Pagina
Roma
L’Estate Romana offre tanti spettacoli, occasioni di riscoperta e conoscenza di artisti, testi, manifestazioni che costituiscono un caleidoscopio molto interessante. In ricordo di Gianni Borgna, il politico colto scomparso da poco e grazie al deus ex machina Carmen Pignataro, in via Flaminia negli emozionanti Giardini della Filarmonica Romana, ha preso vita in queste settimane I Solisti del Teatro, una kermesse che avvicina il pubblico a spettacoli coinvolgenti, pensati, mai banali. On stage nomi noti e autorevoli come, tra gli altri, Sergio Rubini, Isabella Ragonese, Vittorio Viviani (un attore e regista napoletano che meriterebbe più attenzione), Giuseppe Pambieri, Galatea Ranzi (straordinaria ne “La grande bellezza”) si sono susseguiti e si alterneranno nei giorni futuri, per allietare un pubblico che ci auguriamo attento e poco estivo, anche perché aiutato da un clima pazzerello.
Ma c’è uno spettacolo in particolare, “TRY: La vita davanti a sé” che attira la nostra attenzione, per tutta una serie di caratteristiche che lo rendono unico. La regista è un’autrice e scrittrice di singolare finezza Michela Scolari ed è affiancata da un giovane che è attivo su più fronti artistici come Gabriele De Pascali, racconta una riflessione di speranza, di ricerca di una vita migliore, porta un sorriso nutriente per vincere i problemi e, ancora, vede la partecipazione dei giovani artisti e acrobati dell’Associazione Parada. L’Associazione è nata da un’idea di Miloud Oukili, un artista circense e non solo, intelligente e sensibile ai problemi dei giovani che, a Bucarest, iniziò ad aiutare, una ventina di anni fa, gli orfani che là vivevano nelle fogne. Oggi Parada è attiva in Romania e in Italia, grazie anche all’apporto fondamentale di Franco Aloisio, da molti anni attivo nella cooperazione, in Europa, Somalia, Palestina che racconta a FlipMagazine: “Ogni anno sosteniamo più di 600 bambini e ragazzi nel loro percorso di reinserimento sociale. Ci consideriamo una organizzazione atipica, a volte trascuriamo gli aspetti organizzativi, proprio per permettere alla vita, alle passioni e alle emozioni di esprimersi. Devo dire che il nostro fine ultimo non è la creazione di artisti, anche se collaboriamo con varie strutture circensi e singoli artisti, ma il rafforzamento delle persone, in primo luogo come individui autonomi e consapevoli”.
Consigliamo ai nostri lettori TRY e terminiamo con le parole di Gabriele De Pascali, che afferma: “Questo spettacolo nasce come un favola, da un’idea e da un incontro a Parigi con Michela Scolari. E’ una riflessione che va dal cuore verso il cuore, per scoprire le nostre emozioni più nascoste che nel tempo un po’ per distrazione, un po’ per abitudine, dimentichiamo e infine perdiamo. Ma la cosa che più ci ha portato a scrivere è la scoperta che tutto ciò che si possiede è in realtà solo quello che si prova a dare agli altri”.
Mauro Pecchenino
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