Ultimo Aggiornamento giovedì 28 Marzo 2024, 6:12
Ott 26, 2016 Cultura, Teatro & Cinema
Sulla Rai da qualche anno, nel cuore della notte, va in onda Stracult un programma per cinefili nottambuli che ha nobilitato i film di genere della cinematografia italiana e che tanto piacciono a Tarantino e Scorsese.
Uno dei titoli che merita ancora oggi un po’ di attenzione è Una donna chiamata Apache, diretto nel ’76, da Giorgio Mariuzzo (questo è l’unico suo film un po’ significativo) e interpretato dall’italiano Al Cliver, dalla bella tedesca Clara Hopf e da un gruppo di bravi caratteristi.
Sia chiaro: è un filmetto western girato con un budget irrisorio, in un improbabile panorama toscano. Però vale la pena di cercarlo e di vederlo, in una anonima sera d’inverno, per almeno tre motivi.
La trama. Narra la storia d’amore tra un soldato nordista e una ragazza indiana. Sono entrambi smarriti e fuori del proprio ambiente. Si trovano, si scoprono, si capiscono, anche se non parlano neppure una parola della lingua dell’altro. Il plot scimmiotta Soldato blu, un classico USA, con una stupenda Candice Bergen, però nel raccontare la storia d’amore ha una grazia tutta latina.
Gli attori. Nulla di eccezionale, ma entrano in parte con grazia e i due giovani protagonisti, la Hopf in particolare, nel ruolo di una ragazza spontanea e selvaggia sa essere violenta, dolce e innamorata. I caratteristi di contorno, Mario Maranzana in particolare, danno un tocco di preziosità in più al prodotto.
L’atmosfera generale. Il film si caratterizza per una spiccata violenza, ma soprattutto per un costante razzismo che fa sempre da sfondo. E in tempi di muri, può far capire certi atteggiamenti.
Chi vuole fare ricerca e vedere un film che pochi hanno considerato, passerà un’oretta di buon artigianato cinematografico italiano.
Mauro Pecchenino
happy wheelsOtt 03, 2021 0
Gen 14, 2019 0
Feb 27, 2018 0
Nov 11, 2016 0
Mar 28, 2024 0
Mar 26, 2024 0
Mar 24, 2024 0
Mar 23, 2024 0
Mar 28, 2024 0
Philadelphia PA ‘Go around jazzy’ (LUPI International), the third novel by Mauro Pecchenino, an Italian writer, educated in England, is his first novel translated in English and it is an amazing book, about a difficult love around the world. Melod, an English girl and Pete, a man half...Mar 06, 2024 0
Luca Deperi e Mauro Pecchenino nelle vigne di Umattà – Foto di Robertino Rossi Ranzo (IM) FlipMagazine è andato a Ranzo in provincia di Imperia,...Mar 18, 2024 0
La Belle Epoque è tornata a Vienna. Per il secondo anno di fila, la capitale austriaca si trova in cima alla classifica delle città dove si vive meglio al mondo. La sua popolazione è cresciuta...Nov 23, 2023 0
Una dei posti esotici più amati dai turisti italiani è sicuramente Cuba, isola caraibica dall’aura davvero unica. Ad attrarre i viaggiatori è un mix dato dalla bellezza della natura, il...Set 22, 2023 0
La Fiaccola è la conferma che in Abruzzo si mangia sempre bene: piatti gustosi, attenzione alle materie prime, amore e rispetto per la tradizione. In particolare in questo locale a conduzione...Apr 12, 2022 0
Contrappasso, edito da HarperCollins Italia, è il primo romanzo scritto da Andrea Delogu. Lei è nota per i suoi programmi alla radio, per i programmi televisivi Stracult e di recente Tonica e per...