Italia e odio, cronaca e politici

Feb 03, 2018 Attualità, Italia

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Le ultime ore ci hanno restituito una cronaca italiana sempre più drammatica.

A Macerata, bella cittadina delle Marche è stata al centro di due pessimi episodi.

Uno terribile nel mondo della droga e della sua disperazione e degrado, l’altro nel vortice del razzismo, con uno spruzzo di populismo e politica. Inoltre, su FB qualche genio ha immaginato la Signora Boldrini sgozzata da un immigrato.

E ahinoi, i protagonisti sono sempre giovani, su fronti diversi, sbandati, dediti alla violenza, border line, votati all’odio che, di questi tempi, è presenza costante sui social network. Mentre circa quattro miliardi di persone nel mondo accedono a Internet, con una cifra intorno 3,2 miliardi di utenti attivi sui social network, spesso intenti a litigare e a mandarsi a quel paese, per il più coglione dei motivi. E in Italia siamo al terzo posto, dopo Corea del Sud e Hong Kong, per numero di telefonini utilizzati e poco meno di tre quarti della popolazione è on line e più della metà smanetta sui social.

Fino a qui c’è poco da dire: è uno scenario che rispecchia il mondo che segue la new technology.

Però quando si aggiunge, a tutto questo, una piccola masnada di politici che semina l’odio, con affermazioni quotidiane al limite della istigazione allo scontro, il pasticcio drammatico è fatto.

Questa Italia non ci piace, questa è l’Italia che ci fa paura.

Il nostro compito è dare voce a chi ne ha bisogno.

Ai politici, non tutti, ma sono sempre di più, applicheremmo un sistema per abbassare la loro voce, per azzerare le loro cazzate e nefandezze.

Non si tratta di censura, ma di spicciola civiltà ed educazione civica.

Mingo Klaus Fabbrini

 

 

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