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Mag 08, 2011 Attualità, World Wide
Lugano
A Lugano, si può fare una piacevole gita, lasciandosi alle spalle l’Italia con le sue piccole e grandi beghe che sembrano non trovare mai una soluzione e, passato il confine, respirare un’aria ( quasi ) “rarefatta” silenziosa, pacifica e ordinata.
Il confine con l’Italia è a un soffio, eppure l’aria sembra più pulita.
Di questi tempi lo è senz’altro.
Proprio sul Lungolago si trova il Museo d’Arte, che vi attende con mostre sempre interessanti.
In questo periodo ( dallo scorso 26 marzo fino al prossimo 19 giugno ) Villa Malpensata ospita le opere di Man Ray.
Ed è un viaggio che vi consigliamo vivamente di intraprendere.
Fra gli artisti più significativi del Novecento, l’artista russo di origine ebraica è stato uno dei più grandi innovatori del secolo scorso e dotato di una creatività straordinaria.
Man Ray sperimenta tecniche diverse: pittura, collage, aerografo, stampe fotografiche, tutto viene creato con genialità .
Personalità eclettica, anticonvenzionale, spirito libero, la sua anima si rispecchia in maniera profonda in ogni sua opera.
È un percorso affascinante, sempre improntato alla ricerca, alla sperimentazione e alla creatività pura.
L’opera dell’artista è contraddistinta dalla relazione fra realtà e finzione, la maschera e la personalità velata, la sperimentazione fotografica e cinematografica.
Celebri i suoi nudi femminili: poetici, delicati e marcatamente retrò.
“One may kiss an eye or provide it to wetness without offending decency.” ( Man Ray ).
Man Ray poteva vantare amicizie con numerosi artisti come: Picasso, Cocteau, Mirò, Matisse, Giacometti. Nelle sue frequentazioni con questi grandi del Novecento, affermava: “Per conoscerne meglio la loro impronta artistica è necessario effettuare loro un ritratto, solo attraverso un ritratto artistico posso comprendere più profondamente l’artista e le sue opere.”
E’ una mostra diversa dalle solite, poco convenzionale, vicina all’animo e allo spirito di Man Ray, lontano dai paradigmi predefiniti, dalle etichette e pervaso da uno spirito profondamente libero.
Un artista che è stato per i suoi tempi, senz’ombra di dubbio, un precursore, un innovatore ed uno sperimentatore dalla creatività straordinaria.
“La noia è la malattia del nostro tempo e un buon fotografo deve riuscire a sconfiggerla nell’unico modo possibile con l’invenzione e la sorpresa”. ( A. Brodovich ).
Non vi annoierete da Man Ray, cari lettori di Flipmagazine.
Norman di Lieto
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