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Lug 10, 2017 Attualità, World Wide
Londra
Ancora un momento difficile per la capitale inglese.
Un incendio di proporzioni notevoli ha attaccato nella notte Camden Lock, il vasto mercato freak che caratterizza dagli anni Settanta questa parte a nord della metropoli.
Il mercato era chiuso e non ci sono stati feriti, né morti. Non è la prima volta che questi edifici prendono fuoco. Sono stipati di merci, stretti, anche se molto vasti e a volte basta un nonnulla per creare una piccola catastrofe.
Come scrivevamo, siano a nord di Londra, sulla northern line, la linea nera della Tube, la metropolitana bassa e veloce che permette di spostarsi con facilità, in una metropoli dalle proporzioni gigantesche, dove il tempo non basta mai.
Quando si esce dalla fermata Camden Town si capisce subito che qui la folla ha un suo habitat naturale. Tanti giovani, ma anche persone di ogni età e provenienza affollano questo quartiere colmo all’inverosimile di negozietti en plein air che vendono di tutto, in particolare musica, abbigliamento, cibo di ogni parte del mondo.
Non dimentichiamo che Londra ha in sé molte città, a seconda del quartiere in cui ci si trova a vivere. Ogni angolo è una caratteristica a sé e, se volessimo fermarci al cosiddetto conto della serva, Londra ha in pancia almeno una ventina di altre città.
A Camden siamo nella Londra del beat, con tanti abiti vintage e angoli che sanno di recente passato, di swinging London, di chitarre e band. In ogni angolo la musica è la padrona, brani noti e meno noti si sovrappongono in un mix veramente unico nel suo genere.
Tramite un piccolo canale che ricorda un angolo di Amsterdam si arriva a Camden Lock, dove è avvenuto l’incendio e qui gli spazi boutique si alternano a vista d’occhio. Qui si trova di tutto, inutile fare elenchi. Qui si assaggiano cucine anche di Paesi molto lontani, in particolar modo del Far East.
Girando tra i negozi e tra queste strade sembra che il terrorismo sia lontano anni luce. Qui facce di tutto il mondo stanno insieme, cercando di conoscersi e capirsi.
Anche un grave incendio sembra far parte di una città che non ha mai messo barriere a nulla e nessuno e che ora, con la scelta stupida della Brexit, sembra voler tradire la propria vocazione e realtà.
Mauro Pecchenino
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