Ultimo Aggiornamento venerdì 12 Aprile 2024, 4:58
Mar 27, 2019 Lifestyle, Società
Più volte abbiamo scritto delle iniziative in varie parti del mondo che fanno capo all’esperienza dei Missionari di San Gaspare del Bufalo, le cui spoglie si trovano nella chiesa di Santa Maria in Trivio a Roma.
In particolare, ci siamo dedicati alla missione dell’Ospedale St. Gaspar che è attivo a Itigi in Tanzania e compie 30 anni.
E in questo bellissimo compleanno, come storia emblematica, è naturale raccontare la vicenda umana di Kajero Julius, un ragazzino diventato uomo, vivendo gran parte della sua vita all’interno del St Gaspar Hospital.
Kajero oggi è u giovane uomo, paralizzato da tanti anni a causa di una malformazione congenita che non gli ha fatto sviluppare gli arti inferiori e non può cosìreggersi in piedi. Quando da piccolo manifestò la sua patologia, fu abbandonato in un letto del St Gaspar.
Kajero venne di fatto adottato dall’ospedale. Le suore e i medici lo curarono con amore e attenzione. Ha anche conosciuto la fede cristiana e si è avvicinato ai Sacramenti, prendendo il nome di battesimo di Julius. Kajero Julius da sempre è stata una presenza dentro l’ospedale, al punto che tutte le strutture sono state pensate senza barriere architettoniche: Ogni reparto nuovo, ogni modifica venivano automaticamente calibrati su di lui, al punto che la frase tipica è sempre stata: “Kajero vi può arrivare? Sì! Allora va bene”.
Gli anni sono passati e il giovane con tenacia ha frequentato la scuola primaria e secondaria a Itigi, ottenendo poi una borsa di studio per la scuola speciale dello Stato, per diventare segretario, completando anche questa con profitto.
Dopo la scuola è stato assunto come segretario alla scuola per infermieri, al St Gaspar. Ormai Kajero Julius non era più il bambino dell’ospedale, come lo chiamavano tutti, ma un uomo con il nome nuovo Julius. E lui ha voluto anche andare a vivere fuori del St Gaspar, in una stanza in affitto nel villaggio, lasciando tutti un po’ tristi all’interno dell’ospedale, come accade ai genitori quando i figli vanno a vivere una propria vita autonoma.
L’esempio di Kajero Julius è un bel paradigma per comprendere come la comunità di St Gaspar sia una realtà importante per Itigi e la Tanzania. E FlipMagazine vuole, come sempre, essere vicino a tutto lo staff dell’ospedale e sostenerlo dalle sue colonne giornalistiche.
Paul Citady
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