Flipmagazine https://www.flipmagazine.eu Una finestra sul mondo Mon, 18 Mar 2024 05:56:49 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.1.18 Il primato di Vienna, grintosa e bella https://www.flipmagazine.eu/il-primato-di-vienna-grintosa-e-bella/ https://www.flipmagazine.eu/il-primato-di-vienna-grintosa-e-bella/#respond Mon, 18 Mar 2024 05:56:49 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14412 La Belle Epoque è tornata a Vienna. Per il secondo anno di fila, la capitale austriaca si trova in cima alla classifica delle città dove si vive meglio al mondo. La sua popolazione è cresciuta nell’ultima decade di 300.000 unità varcando, notizia recente, la soglia dei due milioni di abitanti. La cittadinanza è relativamente giovane […]

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La Belle Epoque è tornata a Vienna. Per il secondo anno di fila, la capitale austriaca si trova in cima alla classifica delle città dove si vive meglio al mondo. La sua popolazione è cresciuta nell’ultima decade di 300.000 unità varcando, notizia recente, la soglia dei due milioni di abitanti. La cittadinanza è relativamente giovane (l’età media è di 41 anni) e felice (il 90% si dichiara soddisfatto di viverci) e sforna figli. Si tratterebbe dunque della città ideale dove vivere, dove fare turismo per il patrimonio storico e culturale e dove lavorare, anche grazie alla sua posizione strategica, alla conoscenza dell’inglese dei suoi abitanti e all’alta qualità della vita.

 

Mentre il resto del mondo si trova colpito da una perenne crisi abitativa, la città offre più case per tutti grazie all’edilizia sociale, per giunta ecosostenibile. Ogni 57 minuti, a Vienna nasce una nuova impresa. Qui la burocrazia è snella, la cultura imprenditoriale è all’avanguardia e supportata dalle istituzioni, rendendo la città anche il posto perfetto per attrarre talenti tecnologici dall’estero.

 

E poi, c’è la bellezza: Vienna è magnifica. Nell’indagine “Monocle’s Quality of Life Survey” 2023, la rinomata rivista di notizie elegge Vienna come città più vivibile al mondo. Il rapporto rileva che la capitale austriaca continua a offrire “un’insuperabile combinazione di stabilità, buone infrastrutture, solidi servizi educativi e sanitari e un’ampia offerta culturale e di intrattenimento”. L’unica pecca è la mancanza di grandi eventi sportivi.

 

Secondo l’architetto Eric Bernard, co-fondatore dello studio Bwn che ha messo mano a varie istituzioni cittadine – dal Teatro dell’Opera al Café Sacher – “Vienna è abbastanza grande per essere una metropoli e abbastanza piccola per essere girata tutta a piedi”, ottima sintesi.

“Nella sua pianta concentrica con Stephansdom al centro trovi resti tardo-medievali, palazzi barocchi, vaste strutture della Grunderzeit (Rivoluzione industriale, ndr) e, in mezzo, gli edifici Jugendstil di Otto Wagner. Senza dimenticare gli enormi condomini della Rote Wien”, preludio a quell’edilizia sociale che continua ad andare per la maggiore.

 

I caffè viennesi, così come gli ‘Heuriger’ (le locande dove si beve il vino locale) sono ora inseriti nella lista dei beni culturali immateriali dell’Unesco. La ricca offerta culturale della città è infine un’altra delle sue attrattive.

 

Nel dicembre 2023, dopo quattro anni di restauri, è stato riaperto il Wien Museum Karlplatz. Nel 2022 è stata inaugurata la Heidi Hortern Collection. Nello stesso anno ha riaperto le porte il Margarete-Shutte-Lihotzky Zentrum, mini appartamento dove visse la celebre architetta, classe 1897, fino alla morte nel 2000, all’età di 103 anni. Fu proprio quest’ultima, assieme al collega Adolf Loos, a progettare per la città 70 edifici unifamiliari attraenti da vedere, funzionali da abitare ed a basso costo. Ancora oggi le loro case si trovano lì, l’una accanto all’altra, a mezz’ora di bici dal centro. Ed ancora oggi, il 60% dei viennesi vive in appartamenti a canone sociale di proprietà pubblica o sovvenzionati dalla città di Vienna. Per noi un sogno, o perlomeno un esempio a cui tendere.

 

 

Giulia Cortese

Giornalista

 

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U mattà Deperi, azienda vinicola tra tradizione e bontà https://www.flipmagazine.eu/u-matta-deperi-azienda-vinicola-tra-tradizione-e-bonta/ https://www.flipmagazine.eu/u-matta-deperi-azienda-vinicola-tra-tradizione-e-bonta/#respond Wed, 06 Mar 2024 16:00:17 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14408                              Luca Deperi e Mauro Pecchenino nelle vigne di Umattà – Foto di Robertino Rossi Ranzo (IM) FlipMagazine è andato a Ranzo in provincia di Imperia, per fare una passeggiata tra le vigne dell’azienda U mattà di Luca Deperi, dove nascono le […]

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                             Luca Deperi e Mauro Pecchenino nelle vigne di UmattàFoto di Robertino Rossi

Ranzo (IM)

FlipMagazine è andato a Ranzo in provincia di Imperia, per fare una passeggiata tra le vigne dell’azienda U mattà di Luca Deperi, dove nascono le prelibatezze della Casa vinicola.

Di questa azienda della Liguria di Ponente e dei suoi vini abbiamo già ampiamente scritto su queste colonne.

E il motivo è semplice, per chi fa informazione giornalistica. Questa azienda vinicola è diversa dalle altre, è unica e originale, a partire dalla sua struttura, famigliare e di nicchia. Per continuare poi con i prodotti, sei tipologie di vino, una più buona dell’altra, poche bottiglie, nel solco della tradizione e della creatività, senza trlasciare anche fattori esterni, come l’emozione, le atmosfere, la natura, le sensazioni, i sentimenti. E non bisogna dimenticare il packaging, con etichette dalla grafica semplice e subito riconoscibile, contenenti sempre una frase, un breve racconto poesia che rimanda alla terra, alle origini, alla storia, al mood come direbbero gli Inglesi.

Il risultato è evidente: basta stappare una bottiglia, meglio una diversa ogni giorno e gli aromi, i bouquet, le sensazioni partono dall’olfatto, al palato per invadere il corpo, lo spirito e il cervello.

Sono vini poetici, come abbiamo già scritto in passato, sono vini locali con uno spirito nazionale e internazionale. Per esempio, sorseggiando il Rosato Creuza, in Liguria la strada acciottolata che parte dalla collina e va giù a raggiungere il mare, si percepiscono subito sentori della vicina Francia e, chiudendo gli occhi, si sente la melodia immortale della Vie en rose, lanciata nel 1946 da Edith Piaf, l’usignolo di Francia e la vita appare sempre di più quel grande, breve regalo che ognuno di noi riceve, da sempre.

Luca Deperi, con semplicità, ma ne siamo convinti, con grande consapevolezza, ci porta in dono le sue bottiglie e, chi le scopre, non può più privarsene.

Mauro Pecchenino

Direttore Responsabile

Giornalista Professionista

 

Luca Deperi, vino, bottiglie, etichette, la vie en rose, Edith Piaf, Creuza, Liguria di Ponente, U mattà, vini poetici, tradizione, creatività, azienda di nicchia

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15 ANNI DI LIBERTA’ E NON PROFIT https://www.flipmagazine.eu/15-anni-di-liberta-e-non-profit/ https://www.flipmagazine.eu/15-anni-di-liberta-e-non-profit/#respond Sun, 03 Mar 2024 16:00:35 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14394 FlipMagazine ha compiuto 15 anni. Per noi sono stati anni di non profit e libertà, nel mondo e in Italia. Il giornale non ha mai ricevuto da nessuno un euro di finanziamento e da ormai molti anni non prevede la pubblicità, a parte qualche piccolo segmento introdotto di default da Google. Il giornale si è […]

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FlipMagazine ha compiuto 15 anni.

Per noi sono stati anni di non profit e libertà, nel mondo e in Italia. Il giornale non ha mai ricevuto da nessuno un euro di finanziamento e da ormai molti anni non prevede la pubblicità, a parte qualche piccolo segmento introdotto di default da Google. Il giornale si è sempre autofinanziato.

Ha dato spazio a tante sezioni di informazione e notizia, partendo dall’Italia e relazionandosi con  altri Paesi, come Francia, Regno Unito e Stati Uniti, privilegiando i settori culturali come Teatro, Cinema, Musica e Arte. Non tralasciando mai Attualità, Viaggi e Cucina.

Come è sua vocazione ha esplorato per i Lettori luoghi e destinazioni, spettacoli, mostre e ristoranti, senza mai chiedere un euro a nessuno. Tutto ciò che viene pubblicato è frutto della mia decisione personale.   Un altro dettaglio: FlipMagazine non si è mai mischiato con la politica e i politici, non ci interessano do ut des e roba simile.

Sono stati 15 anni di cambiamento, anche se in Italia e nel mondo alcune abitudini rimangono invariate, come l’inciucio e le raccomandazioni. Pochi lavorano con la propria testa e con le proprie forze, andar a cercar aiuti è un vizio dell’uomo e della donna.

Ringrazio chi ci ha segnalato o ha proposto notizie e informazioni, con la voglia di fare un po’ di citizen journalism.

Ringrazio chi ha portato un poco di esperienza personale su queste colonne, a caso cito: il saggista e nume dell’Intelligenza Artificiale Sergio Bellucci, i sociologi Vanni Codeluppi e Carlo Bolognesi, l’autrice Rai e giornalista professionista Giovanna Scatena, l’iridologa e giornalista Carla Aghito, l’web journalist Marco Granello, la giornalista Giulia Cortese.

A tutti i Lettori un ringraziamento e un caloroso saluto.

Continuiamo a frequentarci.

 

 

 

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The Motive and the Cue at the Coward Theatre a play to love https://www.flipmagazine.eu/the-motive-and-the-cue-at-the-coward-theatre-a-play-to-love/ https://www.flipmagazine.eu/the-motive-and-the-cue-at-the-coward-theatre-a-play-to-love/#respond Thu, 29 Feb 2024 18:15:00 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14389 London A three hours play, between drama and thrill. To see and see again. The Motive and the Cue a play by Jack Thorne is on stage at the Noël Coward Theatre, based on the books ‘John Gielgud directs Richard Burton in Hamlet’ by Richard Sterne and Letters from an Actor by William Redfield and […]

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London

A three hours play, between drama and thrill. To see and see again.

The Motive and the Cue a play by Jack Thorne is on stage at the Noël Coward Theatre, based on the books ‘John Gielgud directs Richard Burton in Hamlet’ by Richard Sterne and Letters from an Actor by William Redfield and directed by Sam Mendes.

The plot: Richard Burton (Johnny Flynn) has decided that he wants to do ‘His own’ Hamlet.

To bring this about there is only one director that Richard can think of and he is Sir John Gielgud (Mark Gatiss). An actor whose performances as the Danish Prince are legendary throughout the history of theatre, in the world. So, while his wife – Elizabeth Taylor (performed by Tuppence Middleton) remains in a hotel room, enjoying her honeymoon pretty much alone, Richard, Sir John and a full cast begin twenty-five days of intense rehearsals.

Can these two artists divided by age, background and attitude to the play, come together and produce a definitive ‘Richard Burton version’ of Hamlet, or will the personalities and egos of the fiery Welsh dragon and the quiet English lion cause a clash, between actor and director that will reverberate throughout the acting profession?

The cast works very well with Flynn and Gatiss. Flynn really reminds us of the real Richard Burton with the right voice, particularly in the various scenes and soliloquies. Gatiss totally shines as Gielgud. Every mannerism and voice intonation are perfect. Moreover, the relationship between the two men and Tuppence Middleton’s Elizabeth Taylor works well.

Sam Mendes’ direction with snippets of Hamlet interspersed between the main text of the play, really works in the right way.

The Motive and the Cue is a perfect production for any lover of theatre to experience. There is a lot of comedy, Gatiss is a master of comic timing, and a lot of intrigue with some very personal elements being brought out and portrayed beautifully.

At the end, here it is Gielgud and Burton, both slaves to the grandeur of their subject matter and carrying the heavy load of their own reputations.

The resulting shape of  The Motive and the Cue is both polished and full blooded. It’s the grandeur and significance of Shakespeare laid bare. A play to see with pleasure.

Mauro Pecchenino

Journalist

 

 

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Alessandra Tumolillo un talento cristallino https://www.flipmagazine.eu/alessandra-tumolillo-un-talento-cristallino/ https://www.flipmagazine.eu/alessandra-tumolillo-un-talento-cristallino/#respond Tue, 27 Feb 2024 18:30:30 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14383 Ha ventitrè anni, un talento cristallino e incisivo, canta bene e suona la chitarra da campione, con chiave jazz. Si chiama Alessandra Tumolillo, è napoletana, cresce in una famiglia dove la musica è da sempre protagonista. Questa ragazza, dagli occhi contagiosi e il sorriso che mette allegria, si sta facendo strada nel mondo dei cantanti […]

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Ha ventitrè anni, un talento cristallino e incisivo, canta bene e suona la chitarra da campione, con chiave jazz. Si chiama Alessandra Tumolillo, è napoletana, cresce in una famiglia dove la musica è da sempre protagonista.

Questa ragazza, dagli occhi contagiosi e il sorriso che mette allegria, si sta facendo strada nel mondo dei cantanti e autori.

L’abbiamo conosciuta attraverso il lavoro televisivo di Stefano Di Martino e ci ha subito colpiti.

Sia che canti un brano da lei scritto e composto, sia che interpreti con grande personalità un pezzo di Pino Daniele o Nino D’Angelo, il risultato è sempre contagioso, personalizzato.

Ci piace molto la bionda Alessandra e ci piacerebbe ancor di più vederla spesso in televisione e a teatro con la sua chitarra, magari a duettare con un altro giovane talento, Giulia Vecchio, che recita, balla, canta, interpreta ruoli drammatici, fa teatro e diverte con le sue invenzioni. Che bello vedere queste giovani donne che intrattengono con verve e intelligenza. Sono talenti da valorizzare, da promuovere, in un Paese come l’Italia, che non conosce neppure in piccola parte la meritocrazia e vive di raccomandazioni dei partiti e degli amici degli amici.

Sveglia Bel Paese o finirai nel dimenticatoio, nonostante le tue origini e vestigia da numero 1 nel mondo.

Alessandra Tumolillo ha da pochi giorni fatto uscire la sua versione della poesia di Eduardo De Filippo ‘Si t’o ssapesse dicere’. Ascoltatela a occhi chiusi, è molto bella e comunicativa.

A FlipMagazine, Alessandra piace assai.

Mauro Pecchenino

Direttore Responsabile

Giornalista Professionista

 

Napoli, Alessandra Tumolillo, chitarra, canto, autrice e cantante, televisione, teatro, Eduardo De Filippo, Pino Daniele, Nino D’Angelo, Stefano Di Martino, musica, talento

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‘La Storia’ e la fiction vince con forza https://www.flipmagazine.eu/la-storia-e-la-fiction-vince-con-forza/ https://www.flipmagazine.eu/la-storia-e-la-fiction-vince-con-forza/#respond Mon, 26 Feb 2024 16:48:43 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14380 Roma La televisione italiana negli ultimi sei sette mesi ha presentato una lunga serie di flop, da Avanti popolo al Mercante in fiera, al GFVip, solo per citarne alcuni. Gli unici veri risultati sono arrivati da spettacoli per una platea più ristretta e appassionata, come Gli occhi del musicista, ben fatta a parte l’eccessivo numero […]

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Roma

La televisione italiana negli ultimi sei sette mesi ha presentato una lunga serie di flop, da Avanti popolo al Mercante in fiera, al GFVip, solo per citarne alcuni. Gli unici veri risultati sono arrivati da spettacoli per una platea più ristretta e appassionata, come Gli occhi del musicista, ben fatta a parte l’eccessivo numero di brani eseguiti da Ruggeri, alcuni veramente fuori dalle sue corse e Bar Stella, che rimane l’unico show novità, insieme a Tonica della Delogu, di questi ultimi anni. Stefano Di Martino è l’unico show man, che studia, suda, si applica e ha talento, uscito dalla televisione italiana in questi tempi e sa anche trovare nomi non troppo conosciuti da proporre, come la bravissima Giulia Vecchio e la cantante chitarrista Alessandra Tumolillo.

Poi un discreto risultato lo portano le fiction, come Mare Fuori, anche se a volte alcuni personaggi sfiorano la macchietta e Noi siamo leggenda, spesso sopra le righe, ma ricco di idee.

Tra i generi più tradizionali, reggono bene Un professore e Doc.

Senza dubbio la fiction realizzata meglio, con un cast superlativo e una protagonista che è una delle pochissime fuoriclasse della scena italiana è stato La Storia, tratto dall’immortale romanzo di Elsa Morante. Avere come protagonista un’attrice duttile, poliedrica, creativa e tecnicamente perfetta come Jasmine Trinca vuol dire aver ottenuto già la metà del lavoro, con risultati sicuri. Se in aggiunta ci sono attori della forza di Elio Germano e caratteristi efficaci come Anna Ferruzzo, Valerio Mastandrea, Giselda Volodi, Antonella Attili e giovani come Francesco Zenga e il piccolo Mattia Basciani, il gioco è quasi fatto.

Ottima anche la regia e la sceneggiatura. Su tutto, lo ribadiamo, c’è Jasmine Trinca, un’attrice bella ed elegante che ha saputo calarsi con anima e corpo, occhi e bocca, tristezza e partecipazione nel personaggio della debole e forte Ida, una donna che vive e protegge i suoi figli con la forza di una leonessa ferita.

Rai Uno, forse, grazie a questo capolavoro ha vinto già l’annata della fiction.

Mauro Pecchenino

Direttore Responsabile

Giornalista professionista

 

Fiction, Elsa Morante, Jasmine Trinca, La Storia, Bar Stella, Stefano Di Martino, Gli occhi del musicista, Elio Germano, Andrea Delogu, Tonica, Mattia Basciani, Giulia Vecchio, Alessandra Tumolillo

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Parco di Montevecchia e della Valle del Curone un polmone di libertà https://www.flipmagazine.eu/parco-di-montevecchia-e-della-valle-del-curone-un-polmone-di-liberta/ https://www.flipmagazine.eu/parco-di-montevecchia-e-della-valle-del-curone-un-polmone-di-liberta/#respond Sat, 24 Feb 2024 14:52:37 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14373 Brianza Lecchese Il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, di cui FlipMagazine ha già scritto in passato è un piccolo grande gioiello nel Lecchese, a ridosso di Milano e racchiude spazi aperti e boschi ricchi di specie floristiche pregiate. Stiamo andando verso la primavera e il Parco è per il visitatore dei paesi che ne […]

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Brianza Lecchese

Il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, di cui FlipMagazine ha già scritto in passato è un piccolo grande gioiello nel Lecchese, a ridosso di Milano e racchiude spazi aperti e boschi ricchi di specie floristiche pregiate.

Stiamo andando verso la primavera e il Parco è per il visitatore dei paesi che ne sono fisicamente coinvolti e per qualsivoglia ospite che arrivi da fuori, un’affascinante occasione di svago, di possibilità di fare esercizio fisico a corpo libero, praticare la corsa o andare in bicicletta. Un vero polmone di libertà. E’ anche un’opportunità di scoperta, ricerca e di studio soprattutto per i giovani, grazie alla presenza di fauna e flora interessanti e in abbondanza.

Chiacchierando con Il Presidente Marco Molgora, che sta facendo un ottimo lavoro per la valorizzazione della zona, veniamo a sapere che nel Parco sono state censite ad oggi più di 1000 specie di piante erbacee e legnose. Ogni anno qualche specie nuova viene trovata, qualche altra invece scompare.

Nel territorio sono presenti 26 specie di mammiferi, tra cui 8 specie di pipistrelli. I più grossi mammiferi presenti sono la volpe, la donnola e la faina che sono predatori ben adattati alla convivenza con l’attività umana. Nei boschi del Parco sono presenti alcuni roditori come il ghiro, il moscardino, l’arvicola e il topo selvatico, riconoscibili per il caratteristico modo in cui si cibano: dall’ osservazione dei resti alimentari come nocciole e pigne è possibile capire quale animale si è nutrito. Un altro roditore presente è lo scoiattolo, recentemente reintrodotto. Tra gli insettivori: il riccio, la talpa e il toporagno: quest’ultimi importanti per l’aerazione del suolo dovuta alla costruzione di gallerie. La lepre, come sua natura, scappa velocemente a lunghi balzi, tra le alte erbe dei prati, appena scorge un possibile pericolo.

Nel Parco sono poi presenti numerose specie di uccelli, molti dei quali tutelati a livello nazionale ed internazionale. Bisogna notare la presenza di specie esigenti dal punto di vista ambientale, che ritrovano all’interno del territorio protetto situazioni ideali per la nidificazione. In zone con vegetazione cespugliosa e arbustiva si incontrano specie rare come l’occhiocotto, il canapino, la sterpazzola, lo zigolo nero e l’averla piccola. Specie legate ai boschi maturi sono la balia, l’elegante upupa, il frosone, il rampichino e il picchio muratore che si muove sui tronchi a testa in giù. Inoltre, sono presenti sia i rapaci diurni come la poiana, il falco pecchiaiolo e il lodolaio, sia quelli notturni come l’allocco, la civetta, l’assiolo e il gufo comune.

Una vera oasi di verde e animali in libertà, il Parco del Curone merita visite attente e rispettose dell’ambiente, senza far troppo rumore e senza sporcare.

Rispettando il Parco si potrà godere di uno spazio vasto e curato, attraversato da piccoli corsi d’acqua e che offre numerosi percorsi per camminate salutari e diversificate, con tanti cartelli esplicativi dei percorsi, per valutarne anche le distanze. Consigliamo sempre di indossare scarpe comode per camminare o da trekking e un abbigliamento adeguato.

Il Parco è lì silenzioso e ospitale, chiede rispetto e regala giornate di sano movimento e relax.

Mauro Pecchenino

Direttore Responsabile

Giornalista Professionista

 

 

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Ma che roba è sto cavolo di cultura? https://www.flipmagazine.eu/ma-che-roba-e-sta-cavolo-di-cultura/ https://www.flipmagazine.eu/ma-che-roba-e-sta-cavolo-di-cultura/#respond Thu, 22 Feb 2024 17:13:34 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14368                                                                           – Da In Italia – La promozione della cultura in Italia è da alcuni anni sempre più debole. […]

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                                                                          – Da In Italia –

La promozione della cultura in Italia è da alcuni anni sempre più debole.

Il teatro ha di solito poco spazio sui media, anche il cinema, a parte qualche festival tipo Cannes e Venezia, passa spesso in sordina. Per quanto riguarda poi i libri, la situazione è anche peggiore.

A parte una ventina di nomi italiani e una manciata di stranieri, gli altri sono praticamente ignorati e di rado si va alla ricerca e scoperta di talenti.

La meritocrazia, come sempre accade in Italia è merce sconosciuta e trascurata.

Solo il lavoro di lecchinaggio ai politici di turno, in giornali sempre molto schierati con i grandi editori e una rai lottizzata da far paura, dà qualche risultato, per gli altri c’è pochissimo spazio, così come per le novità e nessuno si cura, critici compresi, di leggere per esempio i romanzi che si affacciano sul mercato, magari editi da realtà più deboli.

Tra le librerie e i siti tipo Amazon c’è uno scollamento totale e i nomi di cui si parla e di chi vende sono sempre gli stessi, in un balletto dell’ovvio e del dejà vu.

Da qualche anno sul web sono attive alcune blogger che presentano tanti libri, anche a livello quotidiano. Fanno un lavoro interessante di diffusione, ma il loro pubblico è limitato e non fanno muovere un granché il mercato, anche per l’abitudine di privilegiare libri mainstreaming, senza un vero impegno nello scoprire chi vale veramente o senza sforzarsi di capire quando si tratta del solito ‘fenomeno politico o gossipparo’.

Tutto questo non aiuta la cultura e l’apertura del mercato. A volte ci viene da pensare che da parte della maggior parte di chi scrive o vorrebbe promuovere la cultura ci sia la convinzione che con la cultura non si mangi, come sosteneva anni fa un quasi buontempone, forse un politico.

Il panorama generale è triste e sempre bloccato alle dinamiche all’italiana degli ‘amici degli amici’ e non sembrano esserci vie d’uscita.

Alcuni giorni fa, il nostro gruppo di lavoro che provava a proporre un evento legato a un libro, si è sentito dire, dopo aver ricevuto una email generica robotizzata, da un’addetta di una delle librerie Feltrinelli di Roma, che loro lavorano solo con gli uffici stampa. Con stupore e con le scatole a terra, ci siamo chiesti se questa persona sapesse in realtà cosa fosse un ufficio stampa. Forse lo scambia per un partito politico o roba da sgranocchiare sul divano.

E la cultura italiana rimane ferma al palo. Tra l’altro permetteteci un consiglio: basterebbe imparare qualcosina dai Francesi che nella promozione culturale sono autentici maestri, senza chiusure e orticelli.

Mauro Pecchenino

Direttore Responsabile

Giornalista Professionista

 

 

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Ditonellapiaga una vera forza nel panorama musicale https://www.flipmagazine.eu/ditonellapiaga-una-vera-forza-nel-panorama-musicale/ https://www.flipmagazine.eu/ditonellapiaga-una-vera-forza-nel-panorama-musicale/#respond Thu, 22 Feb 2024 14:19:25 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14365   Tra voci e personaggi femminili di consolidato successo, come Elodie Di Patrizi, Emma Marrone, Annalisa Scarrone e altre, si stanno creando una bella carriera, fuori dai circuiti meramente commerciali due giovani: Ditonellapiaga Margherita Carducci e Alessandra Tumolillo, entrambe ancora nella fascia dei vent’anni. Stringiamo il fuoco su Margherita, ventisettenne, nata a Roma, fresca vincitrice […]

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Tra voci e personaggi femminili di consolidato successo, come Elodie Di Patrizi, Emma Marrone, Annalisa Scarrone e altre, si stanno creando una bella carriera, fuori dai circuiti meramente commerciali due giovani: Ditonellapiaga Margherita Carducci e Alessandra Tumolillo, entrambe ancora nella fascia dei vent’anni.

Stringiamo il fuoco su Margherita, ventisettenne, nata a Roma, fresca vincitrice della prestigiosa Targa Tenco per la sua opera prima Camouflage, ha partecipato a un Festival di Sanremo ed è molto forte.

Un carattere vivace, una presenza scenica notevolissima e decisa, alta, bella ha una voce pulita e intonatissima, che può passare con disinvoltura dai toni bassi a quelli alti, dimostrando personalità con i pezzi più intimi, ma anche con pezzi più disimpegnati come Chimica.

La sua voce, così duttile e potente risulta molto azzeccata anche nell’incontro con cover del passato, come Per un’ora d’amore o Monna Lisa del sempre originale Ivan Graziani.

Margherita è autrice, con una positiva vena creativa e artistica che le permette di cimentarsi anche con brani un po’ fuori dagli schemi, come la recentissima E’ tutto vero, una radiografia delle relazioni interpersonali, con un beat mai banale.

La giovane romana ha collaborato con il talentuoso concittadino Fulminacci e anche in questo caso con ottimi risultati.

A parere di FlipMagazine, sempre attento ai giovani di talento, Ditonellapiaga Margherita avrà un futuro ricco di soddisfazioni, perché è originale, intelligente, creativa e quando appare, spicca subito in qualsivoglia contesto.

Linda Salucci

 

 

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I quattro fratelli Vaccaro, da Piedigrotta a La Piedigrotta e Ippogrifo https://www.flipmagazine.eu/i-quattro-fratelli-vaccaro-da-piedigrotta-a-la-piedigrotta-e-ippogrifo/ https://www.flipmagazine.eu/i-quattro-fratelli-vaccaro-da-piedigrotta-a-la-piedigrotta-e-ippogrifo/#respond Tue, 20 Feb 2024 16:07:17 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14362        Carmine e Antonio nel Ristorante la Piedigrotta – Foto di Robertino Rossi Genova Questo non è un articolo su un ristorante, ma qualcosa di più. E’ una carrellata su quattro fratelli, Carmine, Antonio, Giulio e Gianni Vaccaro, originari della Costiera Amalfitana, che sono diventati imprenditori nel campo della ristorazione e hanno dato […]

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       Carmine e Antonio nel Ristorante la Piedigrotta – Foto di Robertino Rossi

Genova

Questo non è un articolo su un ristorante, ma qualcosa di più. E’ una carrellata su quattro fratelli, Carmine, Antonio, Giulio e Gianni Vaccaro, originari della Costiera Amalfitana, che sono diventati imprenditori nel campo della ristorazione e hanno dato vita ad alcuni locali che nel corso dei decenni sono diventati autentici punti di riferimento del mangiare e bere bene.

Per chi scrive i ricordi legati a questi ristoratori sono tanti e, in particolare, tutto inizia negli anni Settanta.

Facevo la pratica di giornalista, occupandomi prevalentemente di cronaca nera e bianca. Avevo avuto l’incarico di seguire la Guardia Medica che operava in città e trascorrere un po’ di tempo nell’auto che interveniva nella zona che aveva come punto di riferimento la stazione Brignole. Al termine del servizio, con l’amico fotografo che mi affiancava, si finiva la serata in un ristorante pizzeria in via Canevari, nei pressi dello storico teatro Alcione, da Piedigrotta. Lì tra i tavoli c’erano i fratelli Vaccaro che facevano le loro prime performance nella ristorazione genovese. Bisogna aggiungere un dettaglio: eravamo tutti giovanissimi.

Piedigrotta diventò per me e per il fotografo che firma la foto di questo pezzo, siamo ancora noi, una seconda casa, finito il lavoro. Tra buone pizze, spaghetti sempre succulenti, ottimi dolci, caraffe di vino e chiacchiere, tra di noi giornalisti in progress e i Vaccaro, futuri deus ex machina di due ristoranti vicino al mare nella sempre superba Genova.

Nel frattempo, avevo lasciato Genova per tanti lidi stranieri e professionali, con il pensiero sempre rivolto al giornalismo e a Genova, dove ritorno sempre volentieri.

I due ristoranti, La Piedigrotta e l’Ippogrifo, sempre molto frequentati, sono gestiti da molti anni dai quattro fratelli, a coppia e si trovano rispettivamente a Quinto al mare e in zona Foce, due locali accoglienti, in ambienti piacevoli e avvolgenti.

Ormai i Vaccaro sono diventati maestri e la clientela li apprezza molto.

In entrambi i locali si mangia bene, con un servizio attento e mai invadente.

In particolare a La Piedigrotta a Quinto al mare trionfa il pesce, dai crudi (ottimi), ai primi sempre interessanti, così come i secondi e i dolci. Tutto molto curato, con una cucina che parte dalla tradizione, classica e moderna, con l’ausilio di una lista dei vini che spazia tra le eccellenze italiane, tenendo anche conto della bontà del lavoro, svolto in anni recenti, per portare sempre di più all’eccellenza il vino della Liguria.

Oggi siamo tutti meno giovani, ma le chiacchiere tra me, il fotografo, Carmine e Antonio rimangono piacevoli, in nome di tanti ricordi di quando eravamo ragazzi.

E la vita prosegue e I Vaccaro rimangono un riferimento per un ottimo piatto, buon vino, qualche chiacchiera e i sorrisi di sempre.

Mauro Pecchenino

Direttore Responsabile

Giornalista Professionista

 

 

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Aldo Aniasi politico – Personaggi & Persone (Seconda parte) https://www.flipmagazine.eu/aldo-aniasi-politico-personaggi-persone-seconda-parte/ https://www.flipmagazine.eu/aldo-aniasi-politico-personaggi-persone-seconda-parte/#respond Mon, 05 Feb 2024 21:53:57 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14358 Dopo il 1993, Aniasi, aderisce ai Democratici di Sinistra. Intanto promuove una serie di incontri e dibattiti molto importanti. Ad esempio, nel dicembre 1994, organizza a Roma, presso l’Archivio di Stato, un Convegno di studi sul “Governo Parri”, che vede la partecipazione del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, con relazioni di Leo Valiani, Giorgio […]

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Dopo il 1993, Aniasi, aderisce ai Democratici di Sinistra. Intanto promuove una serie di incontri e dibattiti molto importanti. Ad esempio, nel dicembre 1994, organizza a Roma, presso l’Archivio di Stato, un Convegno di studi sul “Governo Parri”, che vede la partecipazione del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, con relazioni di Leo Valiani, Giorgio Spini, Giorgio Vaccarino, Paolo Sylos Labini, Edoardo del Vecchio, Paola Puzzuoli, Renzo Biondo e Guido Quazza.

Il 5 e 6 maggio 1995 organizza a Milano un convegno dal titolo “Le formazioni GL nella Resistenza”, con la partecipazione del generale americano Edwards H. Thomas, il primo ufficiale alleato entrato a Roma il 4 giugno 1944 e con relazioni dello stesso Aniasi, Leo Valiani, Paolo Vittorelli, Giovanni de Luna, Giorgio Vaccarico e Piero Graglia.

Aldo Aniasi muore il 27 agosto 2005. Le sue ceneri sono tumulate in un Colombario nella Cripta del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano. Nel 2012 il Comune gli intitola il Parco di Trenno.

Aniasi è stato assiduo frequentatore dell’Oltrepò Pavese. Aveva stabilito la sua seconda residenza nel Comune di Rivanazzano, vicino alle Terme di Salice, dove, scrupolosamente, seguiva le cure termali. Quasi ogni settimana lo incontravo, insieme all’amico Maurizio Somensini, Presidente dell’Ente Terme. Mi chiedeva sempre il parere sulle vicende politiche nazionali e locali e mi invitava a dibatti che si svolgevano in zona e, alcune volte, anche a Milano.  Sono stato ricevuto nel suo ufficio alla vice presidenza della Camera. Nell’occasione ho potuto visitare il Palazzo e ricevere un libro con dedica, relativo alla storia di Monte Citorio.

Nel Comune di Montù Beccaria era solito incontrare i partigiani oltre padani, presso il Ristorante del “Barba Pinu”, gestito dal partigiano Pietro Crescimbini, appartenente alla Brigata oltre padana “Matteotti”, deportato e sopravvissuto al campo di concentramento di Mauthausen.

Quand’era Ministro della Sanità, Aniasi aveva rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla pericolosità del vino. Lo avevo incontrato e contestato, invitandolo a consultare non solo esperti del ministero contrari al vino, ma scienziati competenti che avevano evidenziato le proprietà salutari di questa bevanda. Si era allora documentato in modo approfondito e, in un convegno organizzato a Casteggio, nell’ambito dell’autunnale rassegna dei vini, aveva controbilanciato le precedenti affermazioni, sostenendo e documentando i benefici salutistico – alimentari e psichici del vino. Mi aveva successivamente ringraziato vivamente per i consigli che gli avevo dato in merito.

In una manifestazione milanese, mi aveva presentato il Console Generale della Repubblica Cinese in Italia, Chen Bao Chung, con il quale ho intrattenuto rapporti di amicizia e organizzato, quand’ero assessore provinciale, un interessante e proficuo gemellaggio tra la Provincia di Pavia e la città cinese di Vhu Fhu.

Quand’ero Sindaco di Santa Giuletta, ho invitato Aniasi in Comune, per parlare della Resistenza e per ricordare Lino Moroni (comandante partigiano “Kim”), che era stato Sindaco di Santa Giuletta e svolgeva le funzioni di capo della segreteria dello stesso Aniasi, Sindaco di Milano. Nell’occasione mi aveva donato due libri da lui scritti, accompagnati da bellissime dediche, che ricordavano i nostri fraterni rapporti.

Il primo volume, edito da ERI – RAI, è dedicato a Ferruccio Parri (nome di battaglia “Maurizio”) e descrive l’avventura umana, militare e politica di questo grande Padre della Patria. L’altro libro, edito dalla casa editrice milanese Publishing, dal titolo “Ne valeva la pena – dalla Repubblica dellOssola alla Costituzione repubblicana”, ripercorre la vicenda dei quaranta giorni di libertà di questa piccola ma significativa repubblica partigiana, i cui principi sono stati prodromici della Costituzione e della Repubblica Italiana. Il libro costituisce una risposta affermativa a quanti si chiedono, ancora oggi, se fosse stato giusto che, giovani come Aldo Aniasi, offrissero il loro impegno e rischiassero la vita, durante la lotta di Liberazione per la libertà dell’Italia.

Carlo Bolognesi

Sociologo

 

 

 

 

 

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Aldo Aniasi politico – Personaggi & Persone (Prima parte) https://www.flipmagazine.eu/aldo-aniasi-politico-personaggi-persone-prima-parte/ https://www.flipmagazine.eu/aldo-aniasi-politico-personaggi-persone-prima-parte/#respond Mon, 05 Feb 2024 08:44:02 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14354 Ho conosciuto e frequentato Aldo Aniasi, dall’inizio degli anni Settanta fino ai primi anni Duemila. Ho potuto così discutere animatamente con lui, partecipare ad iniziative comuni, ma anche, valutare la sua grande esperienza, la vita avventurosa e la passione per la politica e per l’impegno amministrativo. Durante la guerra, mentre frequenta il Politecnico di Milano, […]

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Ho conosciuto e frequentato Aldo Aniasi, dall’inizio degli anni Settanta fino ai primi anni Duemila. Ho potuto così discutere animatamente con lui, partecipare ad iniziative comuni, ma anche, valutare la sua grande esperienza, la vita avventurosa e la passione per la politica e per l’impegno amministrativo.

Durante la guerra, mentre frequenta il Politecnico di Milano, si dedica all’attività politica clandestina contro il regime fascista, diffondendo testi proibiti, organizzando riunioni e convegni. Dopo il crollo del regime e dopo l’8 settembre del 1943, si impegna in prima persona nella lotta antifascista, assaltando treni tedeschi, carichi di alimenti, di vestiti e di armi. Decide poi di recarsi in Valsesia con alcuni amici del milanese e del lodigiano, costituendo un battaglione di partigiani, inserito nella quindicesima brigata Garibaldi. Sui monti della Valsesia impara ad usare le armi e a sopportare la difficile e pericolosa vita partigiana, fatta anche di tanti sacrifici e di quotidiani lavori umili. Da semplice partigiano, Aldo diventa capo squadra, poi commissario politico di distaccamento, comandante di Brigata, comandante di Divisione. Passa di valle in valle, fino alla Val d’Ossola, dove comanderà la seconda divisione Garibaldi, con il nome di battaglia “Iso Danali”, anagramma di Aldo Aniasi e parteciperà alla vita della “Repubblica dell’Ossola”, la più nota tra le repubbliche partigiane, dalla quale sono stati tratti diversi film e sceneggiati televisivi.

Dopo ripetuti combattimenti contro le truppe naziste e fasciste, il 27 e 28 aprile i partigiani della Val d’Ossola sono nella Milano liberata e partecipano alla grande sfilata nelle vie milanesi per festeggiare la Liberazione. Aldo Aniasi viene decorato con la medaglia d’argento al valor militare. Da quel momento verrà sempre chiamato “Iso”, il “Comandante Iso”.

Nel dopoguerra, si iscrive al Partito Socialista, diventando successivamente componente del Direttivo della Federazione milanese, poi membro del Comitato Centrale e, nel 1972, componente della Direzione Nazionale del Partito.

Negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale si impegna nell’Ente di assistenza milanese e nella costituzione dell’Associazione degli Enti Nazionali di Assistenza, lanciando l’idea di un “piano nazionale di sicurezza sociale per tutti i cittadini”.

Nel gennaio del 1947, convinto che i socialisti debbano essere autonomi dal Pci, aderisce al PSLI, poi divenuto PSDI di Saragat, insieme al gruppo di “iniziativa socialista”, cui partecipano, tra gli altri, Giuliano Vassalli, Italo Pietra, Leo Solari. E’ un periodo difficile, di dibattiti, di scontri tra i vari raggruppamenti socialisti e Aniasi, nel 1957, ritorna nelle file del Partito Socialista.

Si impegna come amministratore al Comune di Milano per oltre un decennio. Nel 1951 è consigliere comunale, tra il 1954 e il 1959 è assessore all’Economato, dal 1961 al 1964 è assessore ai Lavori Pubblici, dove promuove, tra le altre, diverse iniziative di edilizia popolare e nel 1967 è Sindaco di Milano e lo sarà fino al 1976, quando diventerà deputato. E’ un Sindaco molto popolare, amato e ricordato dalla popolazione milanese per molti anni.

Si batte per la smilitarizzazione del corpo della Polizia (realizzata poi nel 1981) e per la costituzione del Sindacato di Polizia. E’ spesso in polemica con l’allora prefetto di Milano, Libero Mazza, contestando apertamente e pubblicamente la teorie del Prefetto che sostiene l’idea degli “opposti estremismi”.

In questo periodo ottiene la medaglia d’oro al “Merito dell’Istruzione e della Cultura” per la sua intensa attività politico – istituzionale. E’ Presidente del Centro di Collaborazione tra le Grandi Città del Mondo. Fonda il Circolo di via De Amicis, luogo di incontri e di dibattiti della sinistra milanese ed è Presidente della Federazione Italiana Associazione Partigiani (FIAP), subentrando in questo incarico a Ferruccio Parri.

Nel 1976, eletto alla Camera dei Deputati, vi rimane fino al 1994. Tra il 1980 e il 1982 è prima Ministro della Sanità (realizza il fondamentale Servizio Sanitario Nazionale gratuito e uguale per tutti) e poi Ministro per le Regioni. Nei successivi dieci anni è Vice Presidente della Camera dei Deputati. (Continua…)

Carlo Bolognesi

Sociologo

 

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Blues Baldacc de Mauro Pecchenino, un roman engageant https://www.flipmagazine.eu/blues-baldacc-de-mauro-pecchenino-un-roman-engageant/ https://www.flipmagazine.eu/blues-baldacc-de-mauro-pecchenino-un-roman-engageant/#respond Tue, 02 Jan 2024 15:45:55 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14350 Mohammedia (Maroc) Blues Baldacc, le roman de l’écrivain Mauro Pecchenino est un texte engageant, à lire d’une seule traite. Il part d’une région caractéristique du centre de l’Italie, entourée de végétation et riche en beautés historiques et artistiques. Dans ce contexte se déroule l’histoire d’un couple de musiciens qui les amène à voyager et à […]

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Mohammedia (Maroc)

Blues Baldacc, le roman de l’écrivain Mauro Pecchenino est un texte engageant, à lire d’une seule traite.

Il part d’une région caractéristique du centre de l’Italie, entourée de végétation et riche en beautés historiques et artistiques.

Dans ce contexte se déroule l’histoire d’un couple de musiciens qui les amène à voyager et à découvrir ensemble différents lieux et cultures, avec au centre la passion pour la musique blues, véritable protagoniste du roman.

Mais ce roman va plus loin, analysant la dynamique d’un couple pour nous faire réfléchir sur le caractère éphémère de la vie et sur la façon dont tout peut changer en un instant.

Pour finir, je dirais qu’il est aussi un peu autobiographique, et certainement philosophique, si on sait lire en profondeur.

Très beau ‘Texte ‘.

Paolo Luigi Cittadini

Entrepreneur

 

 

 

 

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Una coinvolgente Eléonore Arnaud in COOKIE https://www.flipmagazine.eu/una-coinvolgente-eleonore-arnaud-in-cookie/ https://www.flipmagazine.eu/una-coinvolgente-eleonore-arnaud-in-cookie/#respond Tue, 26 Dec 2023 16:51:19 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14347                                                             Eléonore Arnaud in ‘COOKIE’ a Parigi Parigi Le Theatre de la Huchette au coeur du Quartier Latin: petite salle et grands spectacles. COOKIE, jusqu’à la […]

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                                                            Eléonore Arnaud in ‘COOKIE’ a Parigi

Parigi

Le Theatre de la Huchette au coeur du Quartier Latin: petite salle et grands spectacles.

COOKIE, jusqu’à la moitié de janvier et après en tournée, est l’histoire de Cookie Mueller, icône de l’underground, actrice, chanteuse, stripteaseuse, amie et muse de Nan Goldin. Cookie a laissé derrière elle, outre une trainée de souffre, une autobiographie.

Justine Heynemann metteuse en scene donne un spectacle condensé pour une vie fiévreuse et sans filtre. Au plateau, Eléonore Arnaud, pas encore reconnue en Italie, est bouleversante et magnifique.

L’accompagna sul palco Valérian Béhar-Bonnet, con la voce nei momenti di cantato e in qualche breve contrappunto e soprattutto con le chitarre, elettrica e non.

Eléonore Arnaud recita, canta (sorpresa, anche in italiano) e balla, entrando con tutta sé stessa nel personaggio, impadronendosene e trasformando il minuscolo palcoscenico nel percorso di una vita, breve, ma intensa e sempre border line, terminata intorno ai quarant’anni.

La protagonista, con alcune esperienze teatrali alle spalle e un po’ di televisione, che non conoscevamo, si rivela un’interprete raffinata, completa e sensibile, recita con la voce, con il corpo, con le gambe, sensuale e comunicativa, professionale e coinvolgente.

Siamo soliti frequentare il Theatre de la Huchette e apprezziamo sempre il livello ottimo degli spettacoli proposti.

Nel caso di COOKIE abbiamo avvertito una marcia in più, grazie proprio alla forza e capacità di partecipazione di Eléonore Arnaud, che si lega alla platea già da prima dello spettacolo, quando accoglie il pubblico chiacchierando con un sorriso e che merita fiction (magari anche in Italia) e cinema di qualità per il futuro.

Per chi si trova a Parigi in questo periodo consigliamo lo spettacolo, senza indugi.

Mauro Pecchenino

Direttore responsabile

Giornalista Professionista

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Carla Asti, dal Castello di Momeliano grandi vini e cultura https://www.flipmagazine.eu/carla-asti-dal-castello-di-momeliano-grandi-vini-e-cultura/ https://www.flipmagazine.eu/carla-asti-dal-castello-di-momeliano-grandi-vini-e-cultura/#respond Fri, 15 Dec 2023 15:32:36 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14343                                                      Un ritratto di Carla Asti (Foto per FlipMagazine) Incontriamo Carla Asti, deus ex machina culturale e proprietaria, con il compagno Felice Salamini e il figlio Lucio, delle Cantine Luretta […]

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                                                   Un ritratto di Carla Asti (Foto per FlipMagazine)

Incontriamo Carla Asti, deus ex machina culturale e proprietaria, con il compagno Felice Salamini e il figlio Lucio, delle Cantine Luretta che hanno casa nel Castello di Momeliano, a Gazzola nel Piacentino.

La Signora Carla è una donna dinamica, comunicativa che dalla natìa Maccastorna, in provincia di Lodi, dopo un’esperienza nell’allevamento dei bovini francesi, insieme al compagno, innamorata da sempre della Francia, dell’arte e della musica, rivoluziona la produzione del vino nel Piacentino. E oggi dà vita a questa Cantina, sita in uno spazio evocativo e d’atmosfera e produce bottiglie, sempre con il figlio e il compagno, che sono una sinfonia di sapori e atmosfere, anche grazie alla fantasia che trasmette ai loro nomi, sulle etichette.

All’atto pratico, la nascita di questi meravigliosi vini avviene con l’acquisto di un’azienda abbandonata e con un vigneto, proprio in Val Luretta, una zona votata alla produzione del vino.

Siamo alla fine degli anni Ottanta e in queste zone l’abitudine era di produrre e bere vino frizzante, mentre Carla si era abituata ai vini francesi fermi, così eleganti e sazianti per il palato.

In parole povere, c’era bisogno di coraggio per vincere una sfida che di primo acchito sembrava impossibile: portare una rivoluzione vinicola in quelle terre in Emilia, al confine con la Lombardia.

E così è stato. Si è partiti dalla Malvasia per arrivare negli anni a produrre bottiglie di vino pregiato e mai banale, con etichette che già da sole sono uno spettacolo: Achab, Pantera, Corbeau, L’ala del drago, Boccadirosa, On attend les invités e altri, con il desiderio continuo di unire vino e cultura, piacere per il corpo con il bere giusto e buono, non dimenticando mai le arti che danno piacere al cuore e alla mente.

E poi è arrivato il Castello di Momeliano, un’oasi che ha echi del Giacosa e del suo teatro.

Da alcuni anni Luretta è una bella realtà e, quando Carla Asti racconta la sua vita di imprenditrice originale e gentile, le si illuminano gli occhi. E si comprende con facilità la sua passione e l’instancabile e a tratti timida vena creativa, che condivide con il nipote John, dalla ‘matita’ sempre pronta a raccogliere in immagini le sue suggestioni e con Lucio che si impegna ad ampliare il mercato all’estero, con una presenza in espansione negli Stati Uniti, in Danimarca, Paesi Bassi e Belgio.

Dopo una piacevole chiacchierata, chiediamo, come è abitudine di FlipMagazine quando incontra aziende e imprenditori, di lasciarci un suo pensiero, afferma: “ Non dimentichiamo che il vino è piacere e cultura e va condiviso con musica, libri, amici, quadri”

Siamo d’accordo e allora: Prosit.

Mauro Pecchenino

Direttore responsabile

 

 

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Lo scrittore Mauro Pecchenino ritorna alla poesia https://www.flipmagazine.eu/lo-scrittore-mauro-pecchenino-ritorna-alla-poesia/ https://www.flipmagazine.eu/lo-scrittore-mauro-pecchenino-ritorna-alla-poesia/#respond Fri, 15 Dec 2023 13:02:02 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14340 Lo scrittore Mauro Pecchenino ritorna a pubblicare le sue poesie e lo fa tramite due plaquette artistiche, realizzate da La Porta Nera di Carlo Oberti. Accanto a ‘Un abbraccio’, scritta in italiano, a Londra nel 2021 verrà presentata, nei prossimi giorni a Parigi, ‘Arc en ciel’, scritta in lingua francese, proprio nella Capitale d’Oltralpe nel […]

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Lo scrittore Mauro Pecchenino ritorna a pubblicare le sue poesie e lo fa tramite due plaquette artistiche, realizzate da La Porta Nera di Carlo Oberti.

Accanto a ‘Un abbraccio’, scritta in italiano, a Londra nel 2021 verrà presentata, nei prossimi giorni a Parigi, ‘Arc en ciel’, scritta in lingua francese, proprio nella Capitale d’Oltralpe nel 2019.

Pecchenino, lo scrittore della coppia, ha iniziato a scrivere poesie a quattordici anni e nel corso della sua articolata carriera di scrittore di Romanzi e Saggi, ha sempre coltivato un particolare amore per la comunicazione poetica, pubblicando in passato suoi testi con le edizioni Pulcinoelefante, la casa editrice che era punto di riferimento per la poesia di Alda Merini.

Dopo alcuni anni dedicati a reading poetici in Italia, Francia e Gran Bretagna, lo scrittore ligure marchigiano, inglese d’adozione è ritornato alla sua passione giovanile.

In particolare, in ‘Arc en ciel’ c’è un inno ad una donna francese amata dall’autore, che lui vede come una fonte di luce nel cielo, fino a dar vita ad un improvviso arcobaleno.

Marc C. Cittady

Filologo

 

 

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Luigi Tabita e la pièce ‘Appuntamento a Londra’ di Vargas Llosa https://www.flipmagazine.eu/luigi-tabita-e-la-piece-appuntamento-a-londra-di-vargas-llosa/ https://www.flipmagazine.eu/luigi-tabita-e-la-piece-appuntamento-a-londra-di-vargas-llosa/#respond Fri, 01 Dec 2023 14:49:15 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14334                                          Un ritratto di Luigi Tabita – Foto A. Parrinello Ho fatto una lunga chiacchierata con Luigi Tabita, attore di teatro con una densa e prestigiosa carriera, stasera in un nuovo debutto con ‘Appuntamento a Londra’ […]

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                                         Un ritratto di Luigi Tabita – Foto A. Parrinello

Ho fatto una lunga chiacchierata con Luigi Tabita, attore di teatro con una densa e prestigiosa carriera, stasera in un nuovo debutto con ‘Appuntamento a Londra’ di Mario Vargas Llosa, premio Nobel 2010, alla Sala Verga del Teatro Stabile di Catania, al fianco di Lucia Lavia.

FlipMagazine segue il percorso professionale di Tabita da alcuni anni e ora ci racconta, con l’entusiasmo di sempre, questa sua nuova esperienza che, dopo una decina di repliche in cartellone nella città siciliana, si sposterà dal 31 gennaio al Teatro India a Roma.

Racconta: “Io sono un teatrante, il teatro è la mia casa da molti anni e ogni volta che affronto un nuovo personaggio è per me una festa. Questa pièce di Vargas Llosa fa parte di una trilogia che lo Stabile di Catania dedica all’Autore. In scena ci sono due personaggi che si confrontano, in una stanza d’albergo, in un incontro scontro, in un gioco psicologico un po’ pirandelliano sul mistero dell’amicizia, per arrivare alla ricerca della verità, un tema molto caro a Vargas Llosa. I due personaggi si danno identità diverse, il pubblico non sa chi siano in realtà, a tratti ci ricorda anche un po’ un film di Almodovar, in un contesto crudo e crudele e anche surreale. Il testo è molto moderno, ricco di immaginazione, anche con la ricerca di un’identità di genere. Senza dubbio un lavoro coinvolgente che non dà tregua”. 

Noi aggiungiamo: uno spettacolo da vedere, senza indugi.

Fa piacere ascoltare un attore già ‘navigato’ che racconta con trasporto la propria esperienza sui palcoscenici e lo fa con una trasparenza, che non è certo una caratteristica così comune.

Lo spettacolo ha alla regia il giovane talento Carlo Sciaccaluga, anche attore, figlio di Marco Sciaccaluga, che ho più volte incontrato e personalmente intervistato e che è stato una delle colonne portanti del Teatro Stabile di Genova.

Tabita afferma ancora, con convinzione: “Carlo Sciaccaluga è un regista molto preparato, attento, visionario ed essendo anche attore, sa trattare noi attori nella giusta maniera. Sul palco lavoro con Lucia Lavia che conosco da vent’anni e con la quale ho una bella complicità”.

Nel recente passato ricordiamo Tabita, insieme a due mostri sacri del teatro: Giulia Lazzarini e Anna Maria Guarnieri, in ‘Arsenico e vecchi merletti’ e ancora più di recente a Siracusa in una potente Medea, a fianco della sempre straordinaria Laura Marinoni.

E nel futuro prossimo lavorerà al Teatro di Pistoia, al fianco della bravissima Alvia Reale.

Tabita è un attore con carattere, presenza scenica, tempi tecnici perfetti e nel teatro italiano ha già lasciato il segno.

A parere di FlipMagazine che, ogni tanto si sbilancia, è anche una faccia da grande e piccolo schermo, magari in una pellicola di autori come Garrone, Sorrentino, Bellocchio.

Sipario.

Mauro Pecchenino

Direttore responsabile

 

 

 

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Al Quirino, un’ottima Axen travolta da un insolito destino https://www.flipmagazine.eu/al-quirino-unottima-axen-travolta-da-un-insolito-destino/ https://www.flipmagazine.eu/al-quirino-unottima-axen-travolta-da-un-insolito-destino/#respond Mon, 27 Nov 2023 15:37:18 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14330 Roma La storia è nota, alcuni decenni fa, l’indimenticabile Mariangela Melato e Giancarlo Giannini furono i protagonisti della pellicola ‘Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto’ e fu un grande successo, con la regia di Lina Wertmuller. In questi giorni sul palcoscenico del Teatro Quirino, una delle poche garanzie di un cartellone di pregio […]

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Roma

La storia è nota, alcuni decenni fa, l’indimenticabile Mariangela Melato e Giancarlo Giannini furono i protagonisti della pellicola ‘Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto’ e fu un grande successo, con la regia di Lina Wertmuller.

In questi giorni sul palcoscenico del Teatro Quirino, una delle poche garanzie di un cartellone di pregio nella capitale, la storia si ripete.

Alla regia c’è Marcello Cotugno, attento e creativo nell’adattare la vicenda agli spazi ristretti di un teatro. La protagonista è Euridice Axen, un’attrice brava, dotata di un’ottima tecnica e una bella classe e che a parer nostro meriterebbe più spazio al cinema e in televisione. Qui non pensa alla Melato, ma attualizza l’imprenditrice stronza del nord, con giusti accenti brillanti. Lui, con una buona presenza scenica, un Gennarino al passo con i tempi dell’immigrazione è Giuseppe Zeno, un attore con una provata esperienza teatrale che si è distinto soprattutto nelle fiction televisive. Una coppia d’attori che funziona, in uno spettacolo che paga pegno alla storia già stranota e alla mancanza di novità di un testo che, nonostante la volontà di stare al passo con i tempi, risulta datato.

Nell’insieme la messa in scena è gradevole, si segue senza noia e alla fine gli applausi sono sinceri.

Tutto questo, a parere di FlipMagazine, grazie soprattutto alla prova e presenza di Euridice Axen che su tutti ha una marcia in più.

Repliche fino al 3 dicembre.

Mauro Pecchenino

Direttore responsabile

 

 

 

 

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Carlo Oberti e l’atelier poetico de La Porta Nera https://www.flipmagazine.eu/carlo-oberti-e-latelier-poetico-de-la-porta-nera/ https://www.flipmagazine.eu/carlo-oberti-e-latelier-poetico-de-la-porta-nera/#respond Fri, 24 Nov 2023 18:00:41 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14322                                                                      Un ritratto di Carlo Oberti Carlo Oberti è un artista, nato a Mergozzo, trasferitosi poi nella bergamasca, che da molti anni […]

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                                                                     Un ritratto di Carlo Oberti

Carlo Oberti è un artista, nato a Mergozzo, trasferitosi poi nella bergamasca, che da molti anni spazia nei campi della creatività con opere, che vanno dalla pittura, alla scultura, alla lavorazione del legno, al design, alla fotografia.

Da circa sei anni ha iniziato ad occuparsi di Poesia, creando a livello artigianale, tutto fatto a mano, plaquette artistiche che, ad un testo poetico, affiancano realizzazioni fotografiche, pittoriche, di grafica digitale, di design.

Lavori curati nei dettagli, fin dalla scelta della carta, con una grande attenzione ai particolari e una originalità di creazione che parte dalla riproduzione dell’opera poetica, con il richiamo alla scrittura vintage di una storica Remington o Olivetti.

Questa produzione che chiamare editoriale è una limitazione si chiama La Porta Nera e rimanda ad evocative e maestose ‘porte nere’ della città di Londra. Un’idea nata e realizzata in Italia, con un occhio ad altri Paesi, di recente a quello statunitense.

Queste plaquette che continuano la strada iniziata circa quarant’anni fa da Alberto Casiraghi con le sue Edizioni Pulcinoelefante, ribadiscono un concetto preciso che per gli amanti della Poesia è evidente. La produzione poetica è da sempre una realtà di nicchia, che solo in pochi casi regge l’impatto di una raccolta articolata in un libro, mentre risulta molto più diretta e naturale nella realizzazione di plaquette artistiche che mettono il lettore e l’autore al cospetto di una sola poesia, che in un ambito così mirato può esercitare ed esprimere la sua forza esclusiva.

Carlo Oberti con La Porta Nera dà vita a questo atelier poetico artigianale che consegna al cultore e all’appassionato piccole opere esclusive, realizzate in poche copie che si vanno a incastonare nelle librerie di coloro che fanno della Poesia un proprio nutrimento quotidiano.

Pietro Fabbri di Pietrarubbia

Professionista di Comunicazione

 

 

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La magia e l’esotismo irrefrenabili di Cuba https://www.flipmagazine.eu/la-magia-e-lesotismo-irrefrenabili-di-cuba/ https://www.flipmagazine.eu/la-magia-e-lesotismo-irrefrenabili-di-cuba/#respond Thu, 23 Nov 2023 10:47:21 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14319 Una dei posti esotici più amati dai turisti italiani è sicuramente Cuba, isola caraibica dall’aura davvero unica. Ad attrarre i viaggiatori è un mix dato dalla bellezza della natura, il passato coloniale e la sua storia più recente, quella del marxismo di Fidel Castro. Grazie alle riforme degli ultimi anni, il Paese si è aperto […]

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Una dei posti esotici più amati dai turisti italiani è sicuramente Cuba, isola caraibica dall’aura davvero unica. Ad attrarre i viaggiatori è un mix dato dalla bellezza della natura, il passato coloniale e la sua storia più recente, quella del marxismo di Fidel Castro.

Grazie alle riforme degli ultimi anni, il Paese si è aperto al turismo internazionale, che l’ha subito eletta fra le destinazioni più amate dai viaggiatori di tutto il mondo.

A l’Avana, la Capitale, non ci si annoia mai, anche se gli anni di embargo e di crisi economica continuano a segnare vistosamente quella che fu la città più bella del Caraibi. Si stratta, infatti, del principale centro politico, culturale ed economico dell’isola, nonché la sua città più grande con oltre due milioni di abitanti, circa il 20% dell’intera popolazione cubana (11 milioni di abitanti sull’intera isola).

Nonostante la difficile situazione economica del Paese, oggi nei vari quartieri, dal cuore storico al Vedado, un tempo malfamato quartiere dei mafiosi, c’è un gran fermento.

La gioventù locale si dà un gran da fare.

Un esempio di successo è la creazione di Clandestina, il primo marchio di moda 100 per cento Made in Cuba e sostenibile, fondato nel 2017 da Idania del Rio e Leire Fernandez, che ha portato all’apertura di San José Market by Clandestina (clandestina.co). Si tratta di un grande spazio all’interno del tradizionale mercato di San José di fronte al porto, l’indirizzo giusto per acquistare prodotti cubani artigianali, trasformato dalle sue imprenditrici in un atelier di disegni progettati, incisi e stampati a mano dai talentuosi artisti e designer del loro brand.

In molti luoghi aleggia il ricordo dello scrittore Ernest Hemingway, che visse a Cuba per oltre vent’anni. L’amore per l’isola gli ispirò alcune delle sue opere più importanti come ‘Il vecchio e il mare’.

“Mi mojito en la Bodeguita, mi daiquirì en El Floridita” è la frase con cui Hemingway, appassionato bevitore, descriveva la sua vita quotidiana a Cuba: un pellegrinaggio tra i due bar di La Habana Vieja, il centro storico e monumentale della capitale cubana, tra due santuari votati ai cocktail a base di rhum.

E poi c’è la musica. In questa città, ovunque tu sia, c’è sempre una melodia che arriva da qualche parte. Dalla radio del taxi, da una casa vicina, da un locale, da un concerto improvvisato in strada. La salsa, nota danza che rappresenta la quintessenza della cubanità, è una chiave di lettura interessante per capire un’isola ribelle e del paradosso.

Dal 5 al 10 marzo 2024 è in programma la Fiesta del Tambor, la grande kermesse afrocubana con concerti, spettacoli e masterclass di percussioni e danza. Nell’attesa dell’evento, c’è un grande fervore nelle scuole di salsa, che attraggono neofiti e provetti ballerini da diverse parti del mondo. Per gli irriducibili di questa danza, è bene sapere che in ogni cittadina del Paese c’è una casa della Musica, dove musica e ballo non mancano mai.

 

Merita una tappa ed il tempo opportuno, il Museo de la Revolución, che offre un viaggio dalla cultura precolombiana fino all’attualità, passando per la lotta rivoluzionaria contro il dittatore Batista. Vale una visita anche il Centro de Arte Contemporáneo Wifredo Lam.

Per fortuna, il turismo di massa non ha scalfito, se non marginalmente, il carattere ed il fascino esotico di quest’isola.

Giulia Cortese

Giornalista

 

 

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Lo scienziato Giuseppe Fogliani – Personaggi & Persone (Parte II) https://www.flipmagazine.eu/lo-scienziato-giuseppe-fogliani-personaggi-persone-parte-ii/ https://www.flipmagazine.eu/lo-scienziato-giuseppe-fogliani-personaggi-persone-parte-ii/#respond Mon, 20 Nov 2023 15:12:36 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14316 In collaborazione con la Banca CARIPLO e sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica, organizza il primo “Premio Paolo Baffi”, dedicato all’indimenticabile Governatore della Banca d’Italia, bronese di origine. In questa cittadina il Comune ha dedicato all’illustre personaggio il locale Liceo, dove si svolge la premiazione. Il premio si concretizza in due consistenti Borse di […]

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In collaborazione con la Banca CARIPLO e sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica, organizza il primo “Premio Paolo Baffi”, dedicato all’indimenticabile Governatore della Banca d’Italia, bronese di origine. In questa cittadina il Comune ha dedicato all’illustre personaggio il locale Liceo, dove si svolge la premiazione. Il premio si concretizza in due consistenti Borse di Studio universitarie agli studenti che hanno superato l’esame di maturità con il massimo dei voti e che si apprestano ad intraprendere il percorso accademico.

Nell’occasione, propone di istituire, da parte della Regione Lombardia, la figura del GRAAL, acronimo che significa “Garante Responsabile Agro Alimentare Lombardo”, nuova professione tesa alla salvaguardia della produzione agro – alimentare e, quindi, alla salute del cittadino – consumatore, in difesa del territorio e dell’ambiente. A questa proposta fa seguito l’idea, fatta propria da alcuni deputati lombardi, per la presentazione alla Camera di un idoneo e conseguente progetto di legge, per l’istituzione del “Garante Nazionale della produzione agro – alimentare e di derivazione animale”.

Nel 1988 mi nomina coordinatore del progetto “Europa 1992 – Agricoltura, Ambiente, Produzione, Salute” presentato in un convegno a Rovescala, comune oltre padano dove, dal 1192, è documentata la presenza della coltivazione e della commercializzazione nel territorio milanese e lombardo del vino Bonarda, nome derivato dal vitigno autoctono Croatina. Lo stesso progetto viene presentato, nello stesso anno, alla Fondazione Cini di Venezia.

Fonda il “Gruppo culturale bronese della nobile terra oltrepadana” e l’Associazione dell’Alma Mater Ultrapadi Ticinensis, che ha l’obiettivo di conferire un formale riconoscimento a quei personaggi che realizzano iniziative tese a valorizzare la Terra Oltrepadana e agli studenti del territorio che si sono distinti nello studio.

Fogliani è anche un ricercatore e divulgatore del rapporto particolare e curioso che lega la fitopatologia con il mondo artistico. Nel 2014, pubblicando il volume “Il Rinascimento Oltrepò”, durante diversi convegni, analizza il legame tra fitopatologia e scienze umane, rappresentando centinaia di fotogrammi dimostrativi in merito.

Nel 2018 inaugura, all’istituto Gallini di Voghera, il Primo museo nazionale sulla pittura fitopatologica di Caravaggio, uno dei suoi grandi sogni nel cassetto, che riesce finalmente a realizzare. Su questo tema tiene alcune relazioni in varie parti d’Italia, allo scopo di illustrare il nesso tra le opere caravaggesche e la fitopatologia. In queste sue esposizioni dimostra come Caravaggio sia stato un ‘fitopatologo ante litteram’, perché, attraverso i suoi quadri evidenzia, in modo visibile e perfetto, diverse malattie della vite. Ne sono un esempio, tra le altre, le opere dove il pittore raffigura il ‘Bacchino adolescente’, il ‘Bacchino malato’, ‘Il canestro di frutta’.

Il professor Fogliani riesce a dimostrare che, anche in altre opere famose, vi sono collegamenti con la fitopatologia e cita, a proposito, numerosi versi contenuti nelle Georgiche di Virgilio, nel Paradiso della Divina Commedia di Dante, nel quadro ‘L’Angelo di Millet’ (chiamato anche ‘cattiva raccolta delle patate’), nel Metodo Sperimentale di Galilei, nel ‘Giusto Lipsio e i suoi allievi’ di Rubens e persino nella musica di Vivaldi delle Quattro stagioni.

Questi suoi lavori storici e scientifici si concludono sempre con l’affermazione documentata che le malattie e le avversità delle piante sono sempre esistite e che oggi la patologia vegetale ha assunto un ruolo centrale nella nostra società, essendo utile ed essenziale per la difesa delle piante, del terreno, della natura, dell’ambiente, dei prodotti e, quindi, della salute degli animali e dei consumatori, nel quadro della complessa ed interdipendente catena biologica alimentare.

 

Carlo Bolognesi

Sociologo

 

 

 

 

 

 

 

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Lo scienziato Giuseppe Fogliani – Personaggi & Persone (Prima Parte) https://www.flipmagazine.eu/lo-scienziato-giuseppe-fogliani-personaggi-persone-prima-parte/ https://www.flipmagazine.eu/lo-scienziato-giuseppe-fogliani-personaggi-persone-prima-parte/#respond Sun, 19 Nov 2023 16:25:55 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14313 Il professor Giuseppe Fogliani, alla scomparsa avvenuta nel 2019, è stato riconosciuto dalla stampa e dai media come luminare della viticoltura italiana. Tra i massimi esperti di fitopatologia, ha svolto un’intensa attività di ricerca, sperimentazione e divulgazione, a livello nazionale ed internazionale. Laureatosi in scienze agrarie all’Università di Bologna nel 1948, Giuseppe Fogliani diventa aiuto […]

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Il professor Giuseppe Fogliani, alla scomparsa avvenuta nel 2019, è stato riconosciuto dalla stampa e dai media come luminare della viticoltura italiana. Tra i massimi esperti di fitopatologia, ha svolto un’intensa attività di ricerca, sperimentazione e divulgazione, a livello nazionale ed internazionale.

Laureatosi in scienze agrarie all’Università di Bologna nel 1948, Giuseppe Fogliani diventa aiuto e libero docente alla facoltà di agraria all’Università di Milano e alla Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Nello stesso periodo collabora con il Laboratorio Crittogamico di Milano e con le università di Pavia e Milano. Fondatore e Direttore del “Centro Sperimentale Nazionale per lo studio dei danni provocati dalle avversità atmosferiche in agricoltura” presso la Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, è poi Direttore dell’Istituto di Patologia Vegetale della stessa Università.

Dal 1965 al 1992 è professore di Patologia Vegetale. Pubblica 156 lavori scientifici, elaborati negli anni dal 1951 al 1993, raccolti in 5 volumi. In Lombardia ricopre la carica di decano degli Accademici dell’Associazione Accademica della Vite e del Vino.

Lo conosco nel 1983, quando ci incontriamo per la prima volta durante un convegno vitivinicolo e, da allora, lo frequento quasi ogni settimana, nel suo quartiere di residenza, la Quiriciana, sito nel natio comune di Broni. Ogni volta discutiamo di tante iniziative e, alla fine dell’incontro, mi inonda di materiali: articoli, studi, progetti, iniziative, idee scaturiti dalla sua mente poliedrica. Lo ascolto spesso mentre, al telefono, colloquia con tanti personaggi: il segretario generale della Presidenza della Repubblica italiana, il Governatore della Banca d’Italia Menichella, comandanti delle Forze Armate e della Sicurezza, esponenti universitari italiani e stranieri e tanti altri personaggi.

Da allora, partecipiamo insieme a convegni e dibattiti, dove Fogliani dimostra la sua grande cultura, non solo nel campo vitivinicolo, ma in generale e, particolarmente, in quello del mondo dell’arte. Mi incoraggia a proseguire e finire il primo schedario viticolo italiano e gli studi sulle prime zonazioni vitivinicole a livello nazionale, promosse quand’ero assessore provinciale e concordiamo insieme una serie di iniziative tese al rilancio dell’Oltrepò Pavese.

Nel 1961 lancia la Prima Strada del Vino in Italia  (brevettata nel 1972) ed organizza, come Direttore dell’Istituto Agrario “Gallini” di Voghera, una serie di manifestazioni in Oltrepò Pavese e a Milano. La Strada si snoda su un tracciato da lui ideato che poi, nel 1986, rielaboriamo insieme, per adeguare il percorso alle nuove realtà viarie, abbandonando la trafficata statale via Emilia e riprendendo l’antica interna via Postumia dell’epoca romana. In questo periodo effettua ricerche sperimentali sul pirodiserbo. (Continua…)

Carlo Bolognesi

Sociologo

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Anteprima del romanzo Blues Baldacc a Sulmona https://www.flipmagazine.eu/anteprima-del-romanzo-blues-baldacc-a-sulmona/ https://www.flipmagazine.eu/anteprima-del-romanzo-blues-baldacc-a-sulmona/#respond Tue, 07 Nov 2023 14:37:10 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14309 La giornalista Marialucia Luongo e l’Autore Mauro Pecchenino nel corso della Presentazione – Foto FlipMagazine Sulmona (AQ) Nell’ Auditorium di Villa Sofia a Sulmona c’è stata l’anteprima nazionale del romanzo Blues Baldacc, uscito di recente da LupiEditore e rimasto nella classifica best seller per circa due mesi. Il Romanzo, il quarto pubblicato da Mauro Pecchenino, […]

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La giornalista Marialucia Luongo e l’Autore Mauro Pecchenino nel corso della Presentazione – Foto FlipMagazine

Sulmona (AQ)

Nell’ Auditorium di Villa Sofia a Sulmona c’è stata l’anteprima nazionale del romanzo Blues Baldacc, uscito di recente da LupiEditore e rimasto nella classifica best seller per circa due mesi.

Il Romanzo, il quarto pubblicato da Mauro Pecchenino, racconta la storia di due musicisti di blues, una chitarrista Samira e un sassofonista Elio e dello sviluppo della loro storia d’amore tra le verdi campagne di Pietrarubbia, borgo medievale in provincia di Pesaro Urbino.

Il libro si dipana tra musica e colline, dove l’orizzonte sembra non avere mai fine. Una storia d’amore intensa e costruttiva, al ritmo di una musica che avvolge, drammatica e intensa, con un finale che toglie il fiato.

Blues Baldacc è stato presentato davanti a un folto pubblico, attento e partecipativo, tramite un dialogo intervista tra l’Autore e la giornalista Marialucia Luongo, che ha messo in evidenza le peculiarità del Romanzo: una scrittura moderna, unica nel panorama italiano, con una vena internazionale e con un ritmo di scrittura che appassiona anche i più giovani, abituati alla velocità del web. La Luongo ha affermato che il ritmo di romanziere di Pecchenino tiene conto anche del mondo di Whats App e non tralascia momenti legati alla formazione e al ricordo.

Mauro Pecchenino dopo una carriera ultratrentennale come Consulente internazionale in Comunicazione d’Impresa, con esperienze in tutto il mondo e un importante percorso di Docente universitario, con molteplici contributi in varie università, dopo aver pubblicato una ventina di Saggi da Laterza, Rizzoli, IlSole24Ore, Carocci, Skira, dal 2018 si dedica esclusivamente alla scrittura di Romanzi.

Ha in programma altre due storie e da “scrittore della coppia”, come viene definito, porterà ancora sul mercato racconti di donne e uomini che avvincono e coinvolgono.

Ned Sargipan

Critico bibliografico

 

 

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La Fiaccola ad Anversa degli Abruzzi – IL POSTO DOVE ANDARE https://www.flipmagazine.eu/la-fiaccola-ad-anversa-degli-abruzzi-il-posto-dove-andare/ https://www.flipmagazine.eu/la-fiaccola-ad-anversa-degli-abruzzi-il-posto-dove-andare/#respond Fri, 22 Sep 2023 16:02:53 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14304 La Fiaccola è la conferma che in Abruzzo si mangia sempre bene: piatti gustosi, attenzione alle materie prime, amore e rispetto per la tradizione. In particolare in questo locale a conduzione famigliare, dove troviamo la mamma Bianca con la figlia Giorgia, che si muovono con discrezione tra i tavoli e il papà Gino a dare […]

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La Fiaccola è la conferma che in Abruzzo si mangia sempre bene: piatti gustosi, attenzione alle materie prime, amore e rispetto per la tradizione.

In particolare in questo locale a conduzione famigliare, dove troviamo la mamma Bianca con la figlia Giorgia, che si muovono con discrezione tra i tavoli e il papà Gino a dare man forte, scopriamo un ambiente curato e raccolto, una naturale predisposizione all’accoglienza e i piatti tipici, in un paesino piacevole da incontrare.

I piatti che vengono proposti e serviti sono tutti buoni, dai primi ai dolci, dai classici arrosticini, ai secondi piatti, personalizzati con cura, al pecorino con miele e mandorle, con salumi che invitano a non essere trascurati e molto altro. Preferiamo non citare molti piatti nel dettaglio, lasciando al nostro lettore la piacevolezza di scoprirli di persona.

C’è anche un’attenta offerta di vini.

Che dire di più? Il ristorante merita sempre una sosta, anche perché i prezzi sono corretti e di questi tempi non è un dettaglio da trascurare.

E poi l’atmosfera del locale sa di campagna, di verde, di sosta rifocillante e ci si sta bene.

Noi di FlipMagazine lo consigliamo, senza indugi, liberamente, come è nostra abitudine.

Mauro Pecchenino

Direttore responsabile

 

 

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Il Romanzo Blues Baldacc nella classifica best sellers https://www.flipmagazine.eu/il-romanzo-blues-baldacc-nella-classifica-best-sellers/ https://www.flipmagazine.eu/il-romanzo-blues-baldacc-nella-classifica-best-sellers/#respond Thu, 21 Sep 2023 15:07:07 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14301 Blues Baldacc il nuovo Romanzo dello scrittore ligure marchigiano Mauro Pecchenino è entrato nella classifica dei best seller di Amazon. La storia di Samira e Elio, una coppia di musicisti di blues, intensa e drammatica nella cornice fatata di Pietrarubbia, l’antico borgo del Montefeltro, sta conquistando i lettori di età diverse, incominciando dai giovani. Il […]

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Blues Baldacc il nuovo Romanzo dello scrittore ligure marchigiano Mauro Pecchenino è entrato nella classifica dei best seller di Amazon.

La storia di Samira e Elio, una coppia di musicisti di blues, intensa e drammatica nella cornice fatata di Pietrarubbia, l’antico borgo del Montefeltro, sta conquistando i lettori di età diverse, incominciando dai giovani.

Il Romanzo, edito da LupiEditore, si caratterizza per il ritmo della scrittura serrata e avvincente e per lo scenario rappresentato dalle colline marchigiane, ricche di verde e di natura incontaminata.

E intorno, come sempre nei Romanzi di Mauro Pecchenino, un tocco internazionale rappresentato da viaggi a Chicago, patria del blues, New Orleans, Parigi e Lisbona.

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La Pinguino Nuoto, fucina di futuri campioni https://www.flipmagazine.eu/la-pinguino-nuoto-fucina-di-futuri-campioni/ https://www.flipmagazine.eu/la-pinguino-nuoto-fucina-di-futuri-campioni/#respond Thu, 21 Sep 2023 13:58:36 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14295   Avezzano Come è abitudine di FlipMagazine, segnaliamo una realtà imprenditoriale che dal centro Italia irradia le proprie competenze in varie manifestazioni, soprattutto sportive. In Abruzzo, precisamente ad Avezzano ha sede una realtà sportiva, la Pinguino nuoto, che oltre ad essere un punto di riferimento per i giovani e per i più piccoli che vogliono […]

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Avezzano

Come è abitudine di FlipMagazine, segnaliamo una realtà imprenditoriale che dal centro Italia irradia le proprie competenze in varie manifestazioni, soprattutto sportive.

In Abruzzo, precisamente ad Avezzano ha sede una realtà sportiva, la Pinguino nuoto, che oltre ad essere un punto di riferimento per i giovani e per i più piccoli che vogliono avvicinarsi al nuoto è anche laboratorio e fucina per la creazione di atleti e campioni del futuro come, a solo titolo d’esempio: Giorgia Fabiani e Valentina Procaccini.

L’associazione sportiva Pinguino Nuoto nasce nel 1985, come affiliata alla Federazione Italiana Nuoto ed è dal 2001 Scuola Nuoto Federale.

Nel dettaglio, lo stabilimento ‘Pinguino Village’ è aperto tutto l’anno, con piscina al coperto e piscina esterna. Presso la piscina è possibile praticare il nuoto libero o seguire varie tipologie di corsi di nuoto, per adulti, bambini e ragazzi, oltre a una vasta scelta di corsi di aqua fitness.

La struttura è dotata di diverse tipologie di piscine per soddisfare ogni esigenza. In particolare, la piscina baby è il fiore all’occhiello del complesso ed è particolarmente adatta ai bambini che desiderano imparare a nuotare. C’è anche un angolo idromassaggio, dal quale i genitori possono osservare e controllare i propri figli insieme al responsabile della vasca.
A gestire questa realtà ci sono due deus ex machina: a livello gestionale e manageriale c’è la femminile determinazione di Daniela Sorge, mentre alla macchina tecnica troviamo Nazzareno Di Matteo, con un passato sportivo e politico, anche per tradizione famigliare.

La loro capacità a guardare sempre avanti li ha portati ad organizzare anche un award significativo, il Premio Pinguino, che da oltre quindici anni premia le eccellenze della zona, con qualche incursione di premiati provenienti da altre parti d’Italia. Ma non finisce qui, presso il Pinguino Village vengono ospitati anche momenti più eminentemente culturali, come per esempio la presentazione di libri.

E così cultura e sport diventano un connubio costruttivo e imprescindibile per tutti coloro che, giovani e non, sanno usufruire dei passatempi e impegni migliori per formarsi, distrarsi e crescere, a prescindere dall’età anagrafica.

Mauro Pecchenino

Direttore responsabile

 

 

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‘Go Around Jazzy’ by Mauro Pecchenino in the best selling parade https://www.flipmagazine.eu/go-around-jazzy-by-mauro-pecchenino-in-the-best-selling-parade/ https://www.flipmagazine.eu/go-around-jazzy-by-mauro-pecchenino-in-the-best-selling-parade/#respond Wed, 20 Sep 2023 12:51:11 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14292 ‘Go Around Jazzy’, the english Novel by the writer Mauro Pecchenino, entered the best selling books parade of Amazon. It’s really such a good result, for the Italian English writer, that after 25 essays and three novels is strolling about a pretty good success.

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‘Go Around Jazzy’, the english Novel by the writer Mauro Pecchenino, entered the best selling books parade of Amazon.

It’s really such a good result, for the Italian English writer, that after 25 essays and three novels is strolling about a pretty good success.

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Go Around Jazzy by Mauro Pecchenino https://www.flipmagazine.eu/go-around-jazzy-by-mauro-pecchenino/ https://www.flipmagazine.eu/go-around-jazzy-by-mauro-pecchenino/#respond Sun, 17 Sep 2023 16:19:37 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14290 The English Novel ‘Go Around Jazzy’ by Mauro Pecchenino is at Barnes & Noble Book seller. The Novel is the story of Melod & Pete and the original and thrilling plot takes place in London where they live, with a lot of travels, through New York, Paris, Kuala Lumpur. A novel for all readers and […]

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The English Novel ‘Go Around Jazzy’ by Mauro Pecchenino is at Barnes & Noble Book seller.

The Novel is the story of Melod & Pete and the original and thrilling plot takes place in London where they live, with a lot of travels, through New York, Paris, Kuala Lumpur.

A novel for all readers and particularly for young generations, thanks to a new style rich in rhythm and speedness.

 

 

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‘Blues Baldacc’ il quarto Romanzo di Mauro Pecchenino https://www.flipmagazine.eu/blues-baldacc-il-quarto-romanzo-di-mauro-pecchenino/ https://www.flipmagazine.eu/blues-baldacc-il-quarto-romanzo-di-mauro-pecchenino/#respond Mon, 11 Sep 2023 11:42:31 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14285 E’ uscito ‘Blues Baldacc’, il nuovo romanzo di Mauro Pecchenino (LupiEditore), già in pre lancio sulla libreria di Amazon. Il romanzo è il quarto firmato da “Lo scrittore della coppia”, come viene definito l’Autore. La trama è la storia di una coppia: Samira una chitarrista di blues e Elio, un sassofonista di blues, raccontati nello […]

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E’ uscito ‘Blues Baldacc’, il nuovo romanzo di Mauro Pecchenino (LupiEditore), già in pre lancio sulla libreria di Amazon.

Il romanzo è il quarto firmato da “Lo scrittore della coppia”, come viene definito l’Autore.

La trama è la storia di una coppia: Samira una chitarrista di blues e Elio, un sassofonista di blues, raccontati nello scenario incantato di Pietrarubbia, il borgo medievale del Montefeltro.

La coppia, raccontata in una storia d’amore e rispetto, viaggia anche al ritmo della musica blues a Chicago, New Orleans, Parigi, Lisbona, Napoli e Firenze. Ma le bellezze delle colline del Montefeltro rimangono lo sfondo ideale di questa storia passionale, coinvolgente e drammatica.

Perché la vita ci può fare sorprese ovunque. Dietro un albero, una curva, lungo una discesa.

 

 

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Go Around Jazzy, the English Novel by Mauro Pecchenino https://www.flipmagazine.eu/go-around-jazzy-the-english-novel-by-mauro-pecchenino/ https://www.flipmagazine.eu/go-around-jazzy-the-english-novel-by-mauro-pecchenino/#respond Thu, 07 Sep 2023 22:31:34 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14280 Go Around Jazzy, a love story in music, is the new  Novel in English, by the writer Mauro PECCHENINO. In London, but also in New York City and Hong Kong the news hit all the medias. The novel (Lupi International Publisher), is already a strong long seller in Italy, in the italian version, now begins […]

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Go Around Jazzy, a love story in music, is the new  Novel in English, by the writer Mauro PECCHENINO.

In London, but also in New York City and Hong Kong the news hit all the medias.

The novel (Lupi International Publisher), is already a strong long seller in Italy, in the italian version, now begins its road in English countries.

Mauro Pecchenino is a writer of many best sellers, in Corporate Communication and Communication between women and men. He was born in Italy and educated in the United Kingdon, in Brighton and London, where he lives for some months per year.

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Go around Jazzy il Romanzo in Inglese di Mauro Pecchenino https://www.flipmagazine.eu/go-around-jazzy-il-romanzo-in-inglese-di-mauro-pecchenino/ https://www.flipmagazine.eu/go-around-jazzy-il-romanzo-in-inglese-di-mauro-pecchenino/#respond Wed, 06 Sep 2023 12:56:39 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14276 E’ uscito in lancio Amazon ‘GO AROUND JAZZY’ il primo Romanzo in lingua inglese di Mauro Pecchenino, ‘Lo scrittore della coppia’, come è stato definito dai media. Il Romanzo, che nella versione in italiano ha avuto ottimi riscontri di critica e di pubblico, in questa nuova veste guarda ai mercati di lingua inglese, come il […]

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E’ uscito in lancio Amazon ‘GO AROUND JAZZY’ il primo Romanzo in lingua inglese di Mauro Pecchenino, ‘Lo scrittore della coppia’, come è stato definito dai media.

Il Romanzo, che nella versione in italiano ha avuto ottimi riscontri di critica e di pubblico, in questa nuova veste guarda ai mercati di lingua inglese, come il Regno Unito e gli Stati Uniti.

Edito da Lupi International Publisher è una lettura multitarget adatto ai giovani, abituati al mondo del Web e a lettori di altre età che cercano un libro coinvolgente e internazionale.

A breve uscirà il quarto Romanzo di Mauro Pecchenino: “Blues Baldacc’.

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Un tuffo nel passato della Sicilia https://www.flipmagazine.eu/un-tuffo-nel-passato-della-sicilia/ https://www.flipmagazine.eu/un-tuffo-nel-passato-della-sicilia/#respond Thu, 31 Aug 2023 09:39:12 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14273 Andare in Sicilia toccando Palermo e Trapani, città ricche di storia, senza spingerci fino alla Riserva dello Zingaro, è veramente perdere un aspetto affascinante di quest’isola. La Riserva è punteggiata da piccole baie e calette con limpidi fondali che si mischiano agli scogli e alla macchia mediterranea fatta di pini d’aleppo, fichi d’india e margherite, […]

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Andare in Sicilia toccando Palermo e Trapani, città ricche di storia, senza spingerci fino alla Riserva dello Zingaro, è veramente perdere un aspetto affascinante di quest’isola. La Riserva è punteggiata da piccole baie e calette con limpidi fondali che si mischiano agli scogli e alla macchia mediterranea fatta di pini d’aleppo, fichi d’india e margherite, una poesia di profumi e colori.

La soluzione ottimale per scoprire i mille angoli di costa è alloggiare a S.Vito lo Capo, una località che offre, oltre al sole, mare e acque critalline, molte curiosità e dove si respira ancora un gran senso di libertà.

Raggiungiamo quindi Borgo Cusenza, un gruppo di case rurali nel cuore della Riserva dello Zingaro, che ci racconta il vissuto di 14 famiglie che vivevano nel secolo scorso del loro lavoro, nutrendosi di cibi che la terra e il mare attorno, offrivano.

Nel Borgo, uno dei piu’ belli della Sicilia, in una posizione dominante sulla vallata, il tempo si ferma e il silenzio è sovrano.

Della storia antica di questa comunità ci parla, a S.Vito lo Capo, l’Osteria Siciliana Laccialoro con i suoi cibi dai profumi sconosciuti.

Nonno Giuseppe Cusenza, detto Pippino l’accialoro, ci ha portato indietro nel tempo facendoci riscoprire piatti semplici ma gustosi, antichi sapori dimenticati.

Sempre a S.Vito, non possiamo perdere un spendido tramonto che colora il cielo, alla Pescheria Billeci.

Un calice di Quasale Grillo o Chardonnay d’Almerita accompagnato da un trionfo di cruditè: tartufi, ostriche, scampi, fasolari, ricci a seconda del pescato giornaliero, accompagnano il piacere del far nulla.

Ma parliamo dei dolci, il capolavoro della cucina isolana.

La Pasticceria di Peralta Vito vi farà sognare tra cassatelle coloratissime al cioccolato e al pistacchio e cannoli croccanti ripieni di ricotta e viene voglia di provarli tutti.

E’ poi imperdibile una visita ad Erice che da Trapani si può raggiungere anche in funivia e poi, sempre più su, a piedi, percorrendo l’antica via Regia, fino alla piazza centrale. Arroccato sulla cima di un monte, Erice è un borgo medievale, avvolto dal mistero.

Sempre per fare un salto indietro nel tempo, era infatti, nell’ottavo secolo, centro di riti Religiosi.

Vicoli, stradine, chiese, conventi, fortificazioni, fino al Castello di Venere che domina il golfo di Trapani.

Ora, non può mancare una sosta alla Trattoria la Vetta, per rispolverare le antiche tradizioni con un piatto tipico: le ‘Busiate al pesto Trapanese’.

Una manciata di giorni non bastano per scoprire questi angoli pieni di fascino e di mistero, ritorneremo, per risentire i profumi della terra, ammirare gli splendidi tramonti e percorrere sentieri tra cielo e mare.

Carla Aghito

Giornalista

 

 

 

 

 

 

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Una settimana al sole di Minorca https://www.flipmagazine.eu/una-settimana-al-sole-di-minorca/ https://www.flipmagazine.eu/una-settimana-al-sole-di-minorca/#respond Thu, 17 Aug 2023 12:49:14 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14269 “Non vedo l’ora di partire” sentiamo dire ovunque, ma nonostante la voglia di cose nuove, quest’anno dobbiamo considerare, oltre alle mete, il rincaro dei voli e degli hotel. La scelta per una settimana di vacanza può essere la splendida Minorca, la più tranquilla isola delle Baleari, con prezzi abbordabili. Si parte con il desiderio di […]

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“Non vedo l’ora di partire” sentiamo dire ovunque, ma nonostante la voglia di cose nuove, quest’anno dobbiamo considerare, oltre alle mete, il rincaro dei voli e degli hotel.

La scelta per una settimana di vacanza può essere la splendida Minorca, la più tranquilla isola delle Baleari, con prezzi abbordabili.

Si parte con il desiderio di scoprirne le gemme nascoste e ammirare la bellezza naturale delle sue insenature e spiaggette.

Come prima tappa, Ciutadella, antica capitale dell’isola, con un importante passato culturale e commerciale, di cui il centro storico ne è testimonianza. Girando per le stradine medievali che si intrecciano tra i palazzi ottocenteschi, la curiosità viene attirata dall’antica “Farmacia Llabrès”, restaurata e inaugurata dai Reali di Spagna nel gennaio del 2023. Una meraviglia. Scaffalature piene di vecchi rimedi e preparazioni magiche, bottigliette e unguenti, che parlano di un passato non troppo lontano dove non c’erano ancora tante pillole e pilloline.

Sempre a Ciutadella, ci aspetta ora, un’ottima paella de pescado, al Ristorante Sa Fonda che si affaccia sul vecchio porto

dei pescatori. Una cucina interessante, con proposte tradizionali ispirate anche ai sapori intensi delle isole vicine, Ibiza e Formentera.

Si prosegue nel pomeriggio, lungo la costa per Es Fornells,

pittoresco villaggio di pescatori, dove la pesca rimane l’attività principale degli abitanti. In questa baia naturale si erge la Torre di Es Fornells della fine del ‘700, che ospita perennemente una interessante mostra sul sistema difensivo di Minorca.

Al tramonto, non si può perdere la visita al Monte Toro, il punto più alto dell’isola con una vista panoramica sconfinata, a volte fino a Maiorca.

Qui, il Santuario della Vergine di Monte Toro è un esempio di grandiosa architettura in stile gotico, che riporta alla storia e alla cultura mediterranea.

Ora, una sorpresa ci aspetta: Torralba d’en Salord, un villaggio preistorico dell’anno 1000. Un sito archeologico della civiltà Talaiotica molto vasto, dove si erge la parte più spettacolare, la Taula, di 5 metri d’altezza, un importante monumento religioso.

E’ un luogo affascinante, abitato fin dall’epoca Talaiotica e poi insediato dai Romani. Cave, tombe, altari, cisterne, grotte e reperti ritrovati ne parlano.

Ma godiamoci ora anche un po’ il mare, con i suoi colori esotici:

cale, calette e acqua cristallina, da Sou Bou nella costa sud, dove alloggiamo, a cala Caldana e cala Turqueta.

Tante altre deliziose insenature ci attendono al nord, con distese di sabbia bianchissima come cala Sa Mesquida o le spiagge vergini della Riserva Marina, dove si possono avvistare i delfini.

Minorca è anche tutto questo.

Invece, una giornata intera la dedichiamo a Mahon la capitale dell’isola che si sviluppa intorno al porto, il secondo porto naturale più grande al mondo. Ci imbarchiamo qui su di un catamarano che ci porta fino al mare, passando di fronte all’isola del Re, al castello, al Forte de S.Felipe, e alla Fortezza de La Mola. Una gita di un’ora fantastica che ci dà la dimensione del vissuto di questa città: un intreccio di case inglesi in stile georgiano e moderno, un contrasto che si fonde in questa natura selvaggia. Merita soffermarsi a Mahon fino al tramonto, non solo per la visita culturale ed architettonica, ma anche per lo shopping e l’atmosfera che si crea nelle sue stradine.

Minorca è un’isola dalla natura selvaggia con baie circondate da alte scogliere, con tesori nascosti ovunque, ma anche ricca di lounge bar e ristoranti dove trascorrere le proprie serate.

 

Carla Aghito

Giornalista

 

 

 

 

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New York e i suoi senzatetto https://www.flipmagazine.eu/new-york-e-i-suoi-senzatetto/ https://www.flipmagazine.eu/new-york-e-i-suoi-senzatetto/#respond Wed, 16 Aug 2023 14:52:34 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14264 NYC Girare senza meta a New York, per le strade della più iconica e importante metropoli al mondo, ci fa vedere una realtà che preoccupa. Risalendo dal Village su fino a Harlem, a piedi, la città che non dorme mai è tutta un susseguirsi di persone accartocciate agli angoli delle strade, che si guardano in […]

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NYC

Girare senza meta a New York, per le strade della più iconica e importante metropoli al mondo, ci fa vedere una realtà che preoccupa.

Risalendo dal Village su fino a Harlem, a piedi, la città che non dorme mai è tutta un susseguirsi di persone accartocciate agli angoli delle strade, che si guardano in giro con gli occhi spiritati o smarriti. Persone di tutte le età, molti giovani e tantissime di età indefinibile, che sembrano più anziane di quello che sono nella realtà. I vecchi ci sono, ma in minoranza.

Sono vari decenni che frequentiamo la metropoli statunitense e non ci era mai capitato di trovare un numero così alto di senzatetto.

Molti di loro non hanno neppure una busta con qualcosa, o un pezzo di cartone da mettere sul selciato. Dormono così con la testa vicino ai tombini, insieme ai loro pensieri andati a male e alla sporcizia che non vogliono nemmeno rallentare.

La visione generale è drammatica, anche se la folla a flusso continuo che invade le strade, con alcuni poliziotti agli angoli, sembra non vederli. E in questo caso il termine invisibili, spesso usato per questi esseri umani, diventa la realtà più evidente.

E la libera America cosa fa? Apparentemente nulla, presa dalle guerre e dalle lotte politiche interne che, in otto anni, hanno saputo produrre tristemente un sedicente miliardario vecchio e un po’ bollito, tronfio e maleducato e un vecchio ormai quasi totalmente bollito, in balìa di sé stesso.

New York in alcune strade, al lato dei suoi building, lungo le avenue sembra una città appartenente a quello che di solito si definiva Terzo Mondo. Un insieme di corpi sotto i grattacieli che aspettano la fine della propria misera esistenza.

Viene da chiedersi se il sogno americano sia andato in pensione definitiva.

Mauro Pecchenino

Direttore responsabile

 

 

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La spontaneità di Pietrarubbia per chi vuole star bene https://www.flipmagazine.eu/la-spontaneita-di-pietrarubbia-per-chi-vuole-star-bene/ https://www.flipmagazine.eu/la-spontaneita-di-pietrarubbia-per-chi-vuole-star-bene/#respond Mon, 14 Aug 2023 15:04:42 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14260         Pietrarubbia in un ritratto di Elisabetta Salucci Pietrarubbia Agosto sta girando la boa del suo giorno più celebrato e Pietrarubbia, si scuote dalla sua tranquillità, per l’arrivo di nuovi villeggianti che vanno a visitare il suo borgo medievale. FlipMagazine l’ha scritto tante volte: qui non siamo in un luogo assalito dal […]

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        Pietrarubbia in un ritratto di Elisabetta Salucci

Pietrarubbia

Agosto sta girando la boa del suo giorno più celebrato e Pietrarubbia, si scuote dalla sua tranquillità, per l’arrivo di nuovi villeggianti che vanno a visitare il suo borgo medievale.

FlipMagazine l’ha scritto tante volte: qui non siamo in un luogo assalito dal turismo.

Qui l’aria è ottima siamo in collina e l’inquinamento è lontano, la cucina è ottima, per non parlare dei vini, che mescolano le anime di questa terra: le Marche, la Romagna, la Toscana.

Per chi è appassionato, i formaggi sono molto superiori alla media, così come i salumi, grazie anche al celebrato prosciutto della vicina Carpegna.

E poi val la pena soffermarsi sui prezzi.

In un’estate che è un susseguirsi di conti fuori norma e di iniziative bizzarre, come i piattini a pagamento per dividere un toast, a Pietrarubbia e nelle zone vicine di questo Montefeltro bello, rilassante e ricco di storia, i prezzi sono molto abbordabili, corretti, senza iniziative degne delle notizie sui media.

Pietrarubbia e le sue zone vicine hanno anche eventi piacevoli come il recente Hype 2023, o gli incontri davanti al Palazzo del Principe a Carpegna. Tutti nell’onda della semplicità e di una spontaneità quotidiana, che non ha mai abbandonato queste terre.

I tempi sono adatti per venire da queste parti e fare un bagno tra arte e medioevo, cucina genuina e prezzi corretti. Poi chi ha voglia di un bagno in mare, la Riviera Romagnola è a solo una trentina di Km di distanza.

Stefano Mazzoli

 

 

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Al Museo Maillol i momenti indimenticabili di Elliott Erwitt https://www.flipmagazine.eu/al-museo-maillol-i-momenti-indimenticabili-di-elliott-erwitt/ https://www.flipmagazine.eu/al-museo-maillol-i-momenti-indimenticabili-di-elliott-erwitt/#respond Mon, 14 Aug 2023 14:11:21 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14257 Parigi Una mostra che cattura totalmente occhi e mente è la Retrospettiva dedicata al fotografo Elliott Erwitt, in cartellone fino a settembre, al Museo Maillol, nel cuore del Quartier Latino, nella capitale francese, che abbiamo visitato per voi. Parigino di nascita, russo per origini famigliari, diventato poi cittadino statunitense, Erwitt fu un fotografo che si […]

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Parigi

Una mostra che cattura totalmente occhi e mente è la Retrospettiva dedicata al fotografo Elliott Erwitt, in cartellone fino a settembre, al Museo Maillol, nel cuore del Quartier Latino, nella capitale francese, che abbiamo visitato per voi.

Parigino di nascita, russo per origini famigliari, diventato poi cittadino statunitense, Erwitt fu un fotografo che si specializzò in ritratti di personaggi famosi, oltre ad essere definito dai media e dal pubblico dei suoi estimatori: il fotografo delle coppie, che sapeva fermare con il suo obbiettivo in attimi fondamentali e dei cani.

Fu inoltre specializzato nella fotografia pubblicitaria e documentaria, con indimenticabili scatti in bianco e nero che spesso ritraggono situazioni ironiche e assurde della vita di tutti i giorni. Amò lo stile di Henri Cartier-Bresson, maestro nel cogliere l’attimo decisivo.

La mostra presenta le diverse tematiche del suo lavoro attraverso una travolgente collezione di fotografie in bianco e nero e a colori, dal 1949 agli anni 2000.

Attraverso oltre 200 fotografie, traspare con forza la versatilità di questo artista, che visse per alcuni anni anche in Italia, membro di Magnum Photos dal 1954.

La prima caratteristica che si nota dell’artista è che l’opera di Elliott Erwitt si distingue per la sua varietà di temi trattati e la forza artistica estremamente versatile. Dal fotogiornalismo alla fotografia pubblicitaria e ai ritratti di celebrità iconiche, Erwitt ha saputo catturare momenti della vita quotidiana con uno sguardo unico, mescolando con sottigliezza emozione e umorismo.

La mostra invita ad esplorare l’universo senza tempo del fotografo che ha immortalato personalità come Marilyn Monroe, Jackie Kennedy, Charles de Gaulle, Ernesto Che Guevara, Alfred Hitchcock, tra gli altri. Una delle peculiarità di Elliott Erwitt risiede nella sua capacità di trasmettere una forza comunicativa singolare, anche attraverso le sue fotografie a colori.

La retrospettiva di Elliott Erwitt rappresenta un potente testimone della storia e della società del XX secolo. Esplorando le sue fotografie, ci si immerge in momenti iconici della storia, dai cambiamenti politici agli istanti della vita quotidiana. Ogni immagine è un istante congelato nel tempo, consentendo ai visitatori di percepire l’atmosfera e l’importanza di questi momenti storici.

In altre parole, per chi si trova a Parigi, visitare questa mostra è un’occasione imperdibile. Basta prendersi tre ore della giornata e immergersi nel mondo di Erwitt. Il risultato sarà molto soddisfacente. Parola di FlipMagazine.

Mauro Pecchenino

Direttore responsabile

 

 

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Aielli, un borgo tra Arte e sogno https://www.flipmagazine.eu/aielli-un-borgo-tra-arte-e-sogno/ https://www.flipmagazine.eu/aielli-un-borgo-tra-arte-e-sogno/#respond Wed, 09 Aug 2023 16:08:39 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14254 Capita di scoprire luoghi suggestivi e coinvolgenti, a volte un po’ per caso. FlipMagazine è  andato ad Aielli, tra l’Altipiano delle Rocche e la Marsica, un borgo incantato tra arte, cielo, stradine, edifici che sembrano fermi nel tempo. Abbiamo girato per il borgo accompagnati dal giovane Sindaco Enzo Di Natale, appassionato e fiero del suo […]

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Capita di scoprire luoghi suggestivi e coinvolgenti, a volte un po’ per caso.

FlipMagazine è  andato ad Aielli, tra l’Altipiano delle Rocche e la Marsica, un borgo incantato tra arte, cielo, stradine, edifici che sembrano fermi nel tempo.

Abbiamo girato per il borgo accompagnati dal giovane Sindaco Enzo Di Natale, appassionato e fiero del suo Paese, che rappresenta una meta unica in Italia, per i turisti e gli occasionali visitatori.

In pratica, siamo al cospetto di un museo a cielo aperto, con svariate decine di murales che si impadroniscono con forza e delicatezza, nello stesso tempo, degli edifici presenti, grazie alla fantasia e al guizzo creativo di alcuni street artist, che provengono da varie parti del mondo.

E non è finita qui, perché ogni anno, attraverso Borgo Universo, un festival di street art, musica, astronomia, spettacoli e performance, Aielli pulsa e, tra luglio e agosto, vedono la luce nuove opere sui muri, regalando a queste case una nuova identità e fisionomia, con un lavoro che prende vita dal 2017.

Passeggiando per il borgo, con l’occhio attento a vedere immagini belle, incontriamo due murales, in particolare, che ci lasciano attoniti: la scrittura dell’intera Divina Commedia e di Fontamara e ci rendiamo conto che rappresentano la scrittura su una parete di un’intera opera e il romanzo simbolo di Ignazio Silone prende corpo, così come la Commedia di Dante, con la potenza della scrittura, andando verso il cielo.

E via via ai nostri occhi appaiono altre opere, altrettanto affascinanti: per esempio, il genio coloratissimo di Okuda San Miguel, l’apprezzato street artist spagnolo. E poi, citando fior da fiore, le opere di Luca Zamoc, Millo, Marina Capdevilla, David De La Cruz e Agostino Iacurci e tanti altri nomi di prestigio nel panorama della street art.

Gli autori dei murales hanno potuto esprimersi in totale libertà, seguendo il proprio stile e la propria ispirazione.  I temi rappresentati sono vari e spaziano tra l’esistenza, l’universo, l’infinito.

Andando poi nella parte più alta del borgo ci troviamo di fronte la Torre delle Stelle, risalente al XIV secolo, che attualmente è il Planetario, l’Osservatorio astronomico (il più alto dell’Italia centrale), Museo della Luna e dello Spazio, ed è anche Biblioteca.

Aielli è un’esperienza unica e FlipMagazine lo consiglia a tutti. Venite a visitare questo borgo dove l’arte ti accoglie e ti accompagna in ogni momento della sua visita. Tra l’altro un’arte che tutti possono capire e godere, dai più giovani, agli anziani.

Visitare Aielli vi ripulisce gli occhi e il gusto, ve lo promettiamo.

Mauro Pecchenino

Direttore responsabile

 

 

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Sebastiano Lillo, dal duende alla magia di una musica senza confini https://www.flipmagazine.eu/sebastiano-lillo-dal-duende-alla-magia-di-una-musica-senza-confini/ https://www.flipmagazine.eu/sebastiano-lillo-dal-duende-alla-magia-di-una-musica-senza-confini/#respond Wed, 02 Aug 2023 08:01:47 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14243     Martina Franca, Puglia “Il duende è un potere, non un agire; è un lottare e non un pensare. Ho sentito dire ad un vecchio maestro di chitarra: <<Il duende non sta nella gola. Il duende monta dentro, dalla pianta dei piedi>>. Vale a dire non è una questione di capacità, ma di autentico […]

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Sebastiano Lillo Trio, Masseria Cappella – Martina Franca. Grafica di FFFANCI

 

Martina Franca, Puglia

“Il duende è un potere, non un agire; è un lottare e non un pensare. Ho sentito dire ad un vecchio maestro di chitarra: <<Il duende non sta nella gola. Il duende monta dentro, dalla pianta dei piedi>>. Vale a dire non è una questione di capacità, ma di autentico stile vivo; vale a dire di sangue; di antichissima cultura e al contempo di creazione in atto.”.

È così che Federico García Lorca, poeta, drammaturgo e regista teatrale spagnolo, nel suo saggio breve “Gioco e teoria del duende” del 1933, spiega l’intraducibile significato della parola spagnola “duende”, appunto.

Dalla lettura di questa opera, nasce l’ispirazione per il nuovo lavoro del musicista e compositore pugliese, Sebastiano Lillo. L’album, in uscita questo autunno e prodotto dall’etichetta statunitense Vision & Vitality Entertainment, si intitola “Loving Duende” e venerdì 4 Agosto viene presentato in anteprima assoluta sul bucolico palcoscenico di Masseria Cappella (dettagli), a Martina Franca, nel cuore della Valle d’Itria. Un concerto che vede protagonista Sebastiano, chitarra e voce – intensa e a tratti graffiante – insieme al suo fedele trio composto da Dado Penta, al basso e Teo Carriero, a batteria e percussioni.

La performance live (che prevede delle sorprese, ma non vogliamo spoilerare troppo), incorniciata nel naturale e suggestivo anfiteatro dell’antica masseria, immerso nel verde, propone al pubblico un evento multisensoriale, intriso di quella trepidante passione che l’intero album trasmette a chi ascolta.

Un’esperienza musicale autentica e coinvolgente che ha la chitarra come cuore pulsante dell’intero disco e che diventa portavoce delle emozioni dell’artista, con arrangiamenti musicali singolari che si aprono a sonorità mediterranee, abbracciando influenze di world music e creando un affascinante effetto cinematografico.

Un vero e proprio viaggio introspettivo, in cui convergono diverse contaminazioni musicali e artistiche del mio passato”, afferma Sebastiano e prosegue “la world music si fonde armoniosamente alla psichedelia, alla poesia, all’improvvisazione, creando un suono cinematico avvolgente, tra tradizione e innovazione.”.

Il concerto, con biglietti ancora disponibili su Etes.it, si incastra in un calendario fittissimo di eventi sul territorio, tra festival e grandi nomi in tournèe, e vuole dare spazio a questi talenti e al loro linguaggio artistico, capace di raccontare quella fertile e poetica inquietudine dell’animo umano, trasportando l’ascoltatore in un labirinto di emozioni vivaci e veraci al contempo e immergendolo in un’atmosfera sotto le stelle, calda e affascinante.

Per chi dei nostri lettori si trovasse nella bella Puglia, davvero da non perdere…

Eleonora Dafne Arnese

edarnese@gmail.com

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Lo scrittore Mauro Pecchenino e la sua Pietrarubbia https://www.flipmagazine.eu/lo-scrittore-mauro-pecchenino-e-la-sua-pietrarubbia/ https://www.flipmagazine.eu/lo-scrittore-mauro-pecchenino-e-la-sua-pietrarubbia/#respond Mon, 24 Jul 2023 16:18:36 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14239 La Sindaca Maria Assunta Paolini e Mauro Pecchenino Il Comune di Pietrarubbia, per mano e decisione della sua Sindaca, Signora Maria Assunta Paolini, ha conferito la Cittadinanza Onoraria a Mauro Pecchenino, Scrittore e Consulente internazionale in Comunicazione d’Impresa. La cerimonia, organizzata con grande cura, si è svolta nella Sala in Pietra Castello, nel corso di […]

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La Sindaca Maria Assunta Paolini e Mauro Pecchenino

Il Comune di Pietrarubbia, per mano e decisione della sua Sindaca, Signora Maria Assunta Paolini, ha conferito la Cittadinanza Onoraria a Mauro Pecchenino, Scrittore e Consulente internazionale in Comunicazione d’Impresa.

La cerimonia, organizzata con grande cura, si è svolta nella Sala in Pietra Castello, nel corso di un Consiglio Comunale, con grande partecipazione dei compaesani dello scrittore.

Mauro Pecchenino ha vissuto a Pietrarubbia, terra d’origine della famiglia della madre Giuseppina Fabbri, per lunghi periodi della sua vita, in particolare vi ha trascorso gli anni dell’infanzia, dell’adolescenza e della giovinezza, tra campi a perdita d’occhio, famiglie e abitudini contadine, assaggiando i cibi tipici e condividendo la vita di tutti i giorni con gli abitanti di queste verdi campagne del Montefeltro. Lo scrittore da queste parti ha forgiato il suo carattere e ha tratto ispirazione per i suoi scritti, iniziando a scrivere a 13 anni, proprio tra queste campagne. I suoi romanzi hanno tutti il titolo nel dialetto di Pietrarubbia e il suo nuovo romanzo è dedicato a Pietrarubbia, dove si sviluppa la trama.

Pietrarubbia è un borgo medievale, bello e incantato, che sa di storia e tradizioni, nel Montefeltro, nella provincia di Pesaro Urbino. Pietrarubbia è un comune sparso in tante frazioni, tra il Ponte Cappuccini e Mercato Vecchio, dove ha sede la Casa comunale. Il Paese storico sta su un cucuzzolo a circa due Km, dominato dal torrione del suo Castello, ed è stato restaurato alcuni anni fa con il contributo dello scultore Arnaldo Pomodoro. Colline e distese verdi di un angolo di campagna ancora incontaminata, dove il panorama rapisce gli occhi e lo spirito.

Il conferimento della cittadinanza a Mauro Pecchenino si è concluso con un incontro conviviale ben orchestrato da Elisabetta Salucci, titolare con la sorella e altri soci di un punto di ritrovo in paese.

Marco G. Granello

Web journalist

 

 

 

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Lo scrittore Mauro Pecchenino ha ricevuto la Cittadinanza Onoraria di Pietrarubbia, borgo incantato nel Montefeltro, dalle mani della Sindaca Maria Assunta Paolini, nel corso di una seduta del Consiglio Comunale.

Lo ‘Scrittore della Coppia’, come viene definito dai lettori e dai media, nel suo speech di conferimento, ha ricordato il suo legame pluridecennale con Pietrarubbia, terra d’origine della famiglia della madre Giuseppina, dove ha trascorso infanzia, adolescenza e giovinezza e che lo ha spinto a intitolare i suoi Romanzi, arrivati al quarto lavoro, nel dialetto del Borgo in provincia di Pesaro Urbino.

La cerimonia di conferimento si è svolta nella sede storica di Pietrarubbia Castello, con un’ampia rappresentanza di compaesani dello scrittore e con un festeggiamento coordinato da Elisabetta Salucci.

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Gi a Rocch Jazz a Umbria Jazz 2023 https://www.flipmagazine.eu/gi-a-rocch-jazz-a-umbria-jazz-2023/ https://www.flipmagazine.eu/gi-a-rocch-jazz-a-umbria-jazz-2023/#respond Sun, 23 Jul 2023 13:46:51 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14231 Da sinistra: Massimo Domenicano, Marialucia Luongo, l’autore Mauro Pecchenino e Enzo Capua Marialucia Luongo ha condotto la presentazione del Romanzo Gi A Rocch Jazz a Perugia e ci racconta le sue impressioni Parole e musica nello spazio de La Feltrinelli a Perugia, con la partecipazione del pianista Massimo Domenicano, compositore della suite jazz ispirata al […]

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Da sinistra: Massimo Domenicano, Marialucia Luongo, l’autore Mauro Pecchenino e Enzo Capua

Marialucia Luongo ha condotto la presentazione del Romanzo Gi A Rocch Jazz a Perugia e ci racconta le sue impressioni

Parole e musica nello spazio de La Feltrinelli a Perugia, con la partecipazione del pianista Massimo Domenicano, compositore della suite jazz ispirata al libro e del musicologo Enzo Capua, durante il Festival Umbria Jazz 2023 che quest’anno ha festeggiato il suo cinquantesimo anniversario.

II romanzo di Mauro Pecchenino ‘Gi a rocch Jazz’, che uscirà a breve nella versione inglese ‘Go around Jazzy’, racconta la storia di una relazione amorosa tra un uomo e una donna.

Più che una relazione sembra un inseguimento, una rincorsa tra luoghi che si espandono in diversi continenti.

Europa, Africa, America e Asia soddisfano la irresistibile voglia di muoversi dei due personaggi, Pete e Melod.

Il loro spostarsi è un modo di viaggiare che permette di inseguire il desiderio, ma   non consente di esserci e di   afferrarsi nel momento giusto. Il linguaggio del romanzo ricorda la velocità e il ritmo della lingua pubblicitaria e la convulsione rapida di whatsapp.

E’un susseguirsi di battute che crea un accoglimento ritmico e una sonorità complessiva dettata da una inversione dei ruoli musicali come nel jazz.

Colonna sonora del testo è la voce della cantante Kandace Springs, con le parole della canzone I put a spell on you -Ti ho fatto un incantesimo. Così la musica diventa come uno spartito esistenziale e lo scatting/vocalizzo della cantante evoca il ritmo di questa relazione che solfeggia e si sorseggia come il vino e il cibo, sempre presente e raccontato nel romanzo. Il cibo e il vino accompagnano la coppia nel suo rincorrersi, come la descrizione dell’abbigliamento raccontato con attenzione nei particolari, quasi a voler lasciare una traccia di bellezza negli occhi del lettore. Il tessuto e i colori creano bellezza e l’eleganza è un tratto distintivo di questa relazione amorosa. Alla fine del romanzo, l’autore vuole suggerire un modo di vivere oggi la relazione di coppia che deve essere forse solo una libera organizzazione di affetti.

All’idea di stabilità si sostituisce una proposta di adattabilità alle nuove condizioni di vita.

Si insinua tra le righe l’idea che curare le relazioni è la forma dell’amore del nostro tempo veloce, fatto più di prestazioni che di presenze.

Andare in giro a ritmo di jazz……lo suggerisce il titolo.

 

Marialucia Luongo

Giornalista

 

 

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Il giornalista Maurizio Costanzo – Personaggi & Persone https://www.flipmagazine.eu/maurizio-costanzo-personaggi-persone/ https://www.flipmagazine.eu/maurizio-costanzo-personaggi-persone/#respond Sun, 23 Jul 2023 13:12:43 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14226 Alla scomparsa di Maurizio Costanzo, avvenuta qualche mese fa, si sono susseguiti tanti commenti che hanno esaltato il personaggio come innovatore del linguaggio, giornalista originale nel fare interviste incisive, sia ai potenti, sia all’uomo comune, oltre a personaggi dalle caratteristiche particolari. Sono stati meno evidenziati, invece, le battaglie e gli argomenti che hanno impegnato il […]

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Alla scomparsa di Maurizio Costanzo, avvenuta qualche mese fa, si sono susseguiti tanti commenti che hanno esaltato il personaggio come innovatore del linguaggio, giornalista originale nel fare interviste incisive, sia ai potenti, sia all’uomo comune, oltre a personaggi dalle caratteristiche particolari. Sono stati meno evidenziati, invece, le battaglie e gli argomenti che hanno impegnato il popolare conduttore televisivo contro la mafia e sono state sottaciute le trasmissioni contro la droga, le sette, i pedofili.

Nelle tante trasmissioni a lui dedicate è stato sottovalutato o, addirittura, dimenticato il suo impegno altamente innovativo esercitato nella radio. Infatti, nel 1970 Costanzo conduce in Rai ‘Buon pomeriggio’, un programma contenitore popolarissimo, che registra alti indici di ascolto. Si tratta di conversazioni e rapidi flash dedicati a problemi civili e culturali, momenti di collegamenti in diretta e brevi passaggi musicali. Il tipo di formato anticipa le future trasmissioni televisive ‘Bontà loro’ in RAI e poi ‘Maurizio Costanzo Show’ sulle reti Fininvest, tutti programmi che privilegiano il contatto con il pubblico e che vedono ospiti personaggi della vita comune, cantanti, attori, comici, politici, polemisti, esponenti della vita nazionale ed internazionale. Costanzo impone conversazioni cordiali, argomenti chiacchierati, scambi di battute, accende polemiche: il tutto teso a ricreare il contesto tipico del salotto.

Nei primi anni Settanta del Novecento si avverte la crisi del servizio pubblico radiotelevisivo: crisi di idee, di offerte di programmi innovativi e La RAI si ostina a mantenere un assurdo monopolio del settore. In contrapposizione, nascono le prime radio definite ‘pirata’, oppure ‘libere’, termini coniati rispettivamente dai denigratori o dai fautori delle nuove emittenti.

Molti di noi, allora giovani giornalisti, si cimentano subito attraverso le nuove emittenti e traggono tanti spunti dal maestro – conduttore Costanzo. Nel 1975 vengo nominato direttore di “Radioltrepò”, che dal 1973 trasmette musica e annunci pubblicitari. Introduco un notiziario flash, telefonate dirette con gli ascoltatori, rubriche e programmi contenitori, giochi di domande e risposte in musica.

Nel 1978 passo a dirigere “Tele radio CBC” (Clastidium Broadcasting Corporation), emittente televisiva che, dalle colline oltre padane, si irradia su gran parte della Pianura Padana.

Organizzo nel palinsesto varie rubriche tematiche. Seguo attentamente “Bontà loro”, il programma RAI di Costanzo, che diventa il primo talk show, poi ripreso e sperimentato da tanti conduttori televisivi.

Realizzo “L’opinione dei nostri”, un talk show che fa scontrare due personaggi profondamente diversi: il pranoterapeuta ed il medico tradizionale, la femminista e la ragazza frivola, l’imprenditore ed il sindacalista ecc. Seguendo Costanzo, affino l’arte di porre domande e, dopo un’accesa e fomentata discussione tra i due ospiti in studio, apro, in diretta, le telefonate degli ascoltatori.

Ai primi di settembre del 1979 il proprietario della televisione mi dice che occorre andare ad intervistare Maurizio Costanzo a Milano, nella sede del Corriere della Sera. Costanzo, infatti, sta lanciando un giornale innovativo ‘L’occhio’, edito dalla Rizzoli. Progetta un giornale popolare, formato tabloid, sul modello dei giornali inglesi: logo rosso, fotografie choc, titoli emozionanti, numerose rubriche, dall’oroscopo, alla cucina, dallo sport agli spettacoli. Dal 18 settembre al 9 ottobre il giornale viene testato nell’area di Pavia e Costanzo vuole che la nostra televisione diffonda assiduamente la mia intervista. Entro con i cameramen nell’ufficio di Costanzo che con i suoi numerosi collaboratori occupa una parte dello spazio riservato al Corriere della Sera. Dopo le presentazioni, Costanzo mi illustra dettagliatamente i caratteri del nuovo giornale, elementi base sui quali preparare l’intervista. Inizio con una domanda provocatoria, chiedendogli come mai gli italiani dovrebbero acquistare un secondo quotidiano, mentre, è risaputo, che sono scarsi lettori del primo. Mi spiega perchè il giornale avrà successo, illustrandomi  le varie parti del quotidiano e le grandi novità apportate rispetto agli altri quotidiani, soprattutto in termini di facilità di lettura. Passo quindi a porre domande personali, sul suo impegno in Rai e, poi, tento di strappargli qualche sua opinione politica, inutilmente. L’intervista vera e propria dura 35 minuti. Quindi, oltre all’esortazione di mandarla in onda molte volte durante la giornata, si mostra molto interessato ai programmi della nostra emittente, specialmente al mio telegiornale che si compone di tre parti: 1) storie dall’Italia e dal mondo (una cronaca che racconta i fatti della giornata, come tante storie con un inizio ed una fine) 2) cronache dall’Alta Italia ed, infine, 3) ‘contatto – filo diretto con gli ascoltatori’, uno spazio riservato ai telespettatori che intervengono con  commenti, opinioni, polemiche su quanto è accaduto durante la giornata. Tra premessa, intervista e discussione conseguente, mi accorgo che ho dialogato con Costanzo per quasi due ore. Me lo fa notare, dicendomi che non è solito rilasciare interviste e, in specie, così lunghe.

Dopo il positivo esperimento nell’area pavese, il quotidiano L’occhio,  viene lanciato a livello nazionale il 19 Ottobre, con una tiratura di oltre 600 mila copie, quasi tutte vendute, un record per la stampa italiana.  Col tempo, però, la novità scende ed il giornale viene chiuso nel 1981, anche in seguito al coinvolgimento nella loggia massonica P2 dell’editore Rizzoli e dello stesso Costanzo. Nonostante la chiusura del giornale, la nostra emittente manda ancora in onda, per alcuni mesi, una sintesi della mia intervista a Costanzo, tolte la parti riguardanti prettamente il quotidiano. Nel 1980 Costanzo lancia PIN, la prima emittente privata indipendente a livello nazionale e, alle ore 21, conduce un breve telegiornale che chiama proprio  “contatto”. Dopo tante ispirazioni tratte dal conduttore, sono contento di avergli suggerito, indirettamente, un nome per il suo telegiornale. Incontro Maurizio Costanzo vent’anni dopo, nel 2000. L’incontro avviene in collegamento televisivo da Roma a Piacenza, davanti ad una Chiesa profanata, dove mi trovo, intervistato da Carlo Maria Lo Martire su una sconcertante storia di satanisti operanti nel territorio oltre padano. E’ Maria De Filippi che, avendo letto i fatti sui giornali ed essendo originaria di Mornico Losana, piccolo comune confinante con Santa Giuletta, dove ricopro la carica di Sindaco, mi fa chiamare per l’intervista. Durante la trasmissione, andata in onda nella stessa serata, Costanzo si collega con me tre volte, mi pone varie domande sul tema, modera e frena Lo Martire che vorrebbe farmi domande imbarazzanti e rivelare nomi che non posso in alcun modo rivelare. A Roma, intanto, nel salotto del “Costanzo Show”, interagiscono vari ospiti: Cofferati, segretario generale della CGIL, Bonolis e Laurenti, un giovane ossessionato dai satanisti ed un esorcista.

Gli episodi che ho descritto hanno generato nei miei concittadini la convinzione che sarei stato in continuo contatto con Maurizio Costanzo. Pertanto, nonostante le smentite in merito, nel mio territorio venivo spesso chiamato “l’amico di Costanzo”.

Carlo Bolognesi

(Sociologo)

 

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Lo scrittore Mauro Pecchenino Cittadino di Pietrarubbia https://www.flipmagazine.eu/lo-scrittore-mauro-pecchenino-cittadino-di-pietrarubbia/ https://www.flipmagazine.eu/lo-scrittore-mauro-pecchenino-cittadino-di-pietrarubbia/#respond Thu, 13 Jul 2023 12:34:54 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14223 Lo scrittore Mauro Pecchenino, lo ‘Scrittore della coppia’, come viene definito dai media, mercoledì 19 luglio, riceve la Cittadinanza Onoraria del Comune di Pietrarubbia, storico e suggestivo Paese del Montefeltro, in provincia di Pesaro Urbino, dalle mani della Sindaca Maria Assunta Paolini, al suo secondo mandato. Mauro Pecchenino è sempre stato legato a Pietrarubbia, terra […]

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Lo scrittore Mauro Pecchenino, lo ‘Scrittore della coppia’, come viene definito dai media, mercoledì 19 luglio, riceve la Cittadinanza Onoraria del Comune di Pietrarubbia, storico e suggestivo Paese del Montefeltro, in provincia di Pesaro Urbino, dalle mani della Sindaca Maria Assunta Paolini, al suo secondo mandato.

Mauro Pecchenino è sempre stato legato a Pietrarubbia, terra di origine della madre e vi ha trascorso lunghi periodi della sua vita.

Ha condiviso l’amore per Pietrarubbia e il Montefeltro con lo scrittore Umberto Eco, che incontrava a Monte Cerignone.

Mauro Pecchenino ha iniziato a scrivere a 14 anni, diventando prima giornalista, poi saggista, con la pubblicazione di 25 Saggi.

Dal 2018 si dedica, in esclusiva, alla scrittura di Romanzi.

E’ in pubblicazione il suo quarto Romanzo, preceduto dalla versione in lingua Inglese del suo lavoro precedente.

L’ultimo Romanzo è interamente dedicato a Pietrarubbia, dove si svolge la trama e la narrazione: la storia d’amore e vita di due musicisti, una chitarrista e un sassofonista.

Tutti i Romanzi scritti da Mauro Pecchenino hanno il titolo nell’antico dialetto di Pietrarubbia, che l’Autore ha iniziato a conoscere e a parlare da bambino.

La cerimonia si svolgerà nell’antico Comune, uno scenario storico e suggestivo, un sito culturale ispirato e restaurato dallo scultore internazionale Arnaldo Pomodoro, dominato dall’iconico Castello.

 

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Pecchenino ‘Scrittore della coppia’ a Umbria Jazz https://www.flipmagazine.eu/pecchenino-scrittore-della-coppia-a-umbria-jazz/ https://www.flipmagazine.eu/pecchenino-scrittore-della-coppia-a-umbria-jazz/#respond Thu, 29 Jun 2023 18:47:50 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14216 Mauro Pecchenino, ‘lo scrittore della coppia’, è ospite della prestigiosa kermesse Umbria Jazz 2023, anno del Cinquantenario, con il suo  Romanzo ‘GI A ROCCH JAZZ’ (Lupi Editore), presso la libreria Feltrinelli di corso Vannucci, a Perugia. Lo scrittore di origini liguri – marchigiane sarà affiancato da: Marialucia Luongo – Giornalista e Storica Massimo Domenicano – […]

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Mauro Pecchenino, ‘lo scrittore della coppia’, è ospite della prestigiosa kermesse Umbria Jazz 2023, anno del Cinquantenario, con il suo  Romanzo ‘GI A ROCCH JAZZ’ (Lupi Editore), presso la libreria Feltrinelli di corso Vannucci, a Perugia.

Lo scrittore di origini liguri – marchigiane sarà affiancato da:

Marialucia Luongo – Giornalista e Storica

Massimo Domenicano – Pianista

Il Romanzo, definito dai media “Il Romanzo capolavoro di Mauro Pecchenino”, ha compiuto con il suo Autore un lungo tour in giro per l’Italia, dall’Emilia Romagna, alle Marche, all’Abruzzo, alla Campania, alla Puglia, con tanti firma copie e giudizi positivi dei numerosi partecipanti.

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Il Parco Sigurtà, un’esplosione di colori https://www.flipmagazine.eu/il-parco-sigurta-unesplosione-di-colori/ https://www.flipmagazine.eu/il-parco-sigurta-unesplosione-di-colori/#respond Sat, 10 Jun 2023 14:42:36 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14212 Il Parco Sigurtà a Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona, è uno dei parchi più grandi e belli d’Italia e d’Europa. Si estende su una superficie di 600.000 metri quadrati (che equivalgono a 80 campi da calcio), con una storia che inizia nel 1407, con l’apertura al pubblico nel 1978, fino ai giorni nostri. […]

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Il Parco Sigurtà a Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona, è uno dei parchi più grandi e belli d’Italia e d’Europa.

Si estende su una superficie di 600.000 metri quadrati (che equivalgono a 80 campi da calcio), con una storia che inizia nel 1407, con l’apertura al pubblico nel 1978, fino ai giorni nostri.

Il parco è stato progettato per essere visitato in qualsiasi stagione dell’anno, offrendo sempre qualcosa di speciale per i suoi visitatori.

La primavera è la stagione più amata, poiché in questo periodo le piante e i fiori sono in piena fioritura.

Durante questo periodo, il parco organizza un evento annuale chiamato “Tulipanomania”, con un milione di tulipani di 300 varietà diverse, che attira molti turisti da tutta Italia e dal mondo.

Sempre in primavera si possono ammirare la fioritura di ninfee rustiche e tropicali nei Giardini Acquatici dove si riflette maestoso il profilo del Castello Scaligero di Valeggio s/M, mentre le ortensie si mostrano nel rosa, malva, azzurro, violetto in più punti del parco. E poi zinnie dai toni giallo, rosso, viola, arancione, lilla, verde, Hibiscus syriacus dai fiori fucsia, bianco e viola, emerocallidi dalle tinte gialle, rosse e arancio, delicati fior di loto dai grandi petali bianchi e rosa tenue e dalle foglie impermeabili.

Luglio, vede il giallo e arancione dei tagetes, le zinnie multicolore, la canna indica in 9 varietà tra cui quella tigrata, dalie in oltre 30 varietà e diversi colori bianco, rosa, arancione, giallo e rosso bordeaux.

Agosto ospita ancora eleganti ninfee che ricordano i quadri dei maestri impressionisti; le 30.000 rose che colorano il Viale delle Rose sono rifiorenti da maggio a settembre, per un effetto ottico meraviglioso, il più fotografato di tutto il parco.

L’estate è una stagione molto popolare. Durante questo periodo, i visitatori possono godere del fresco del parco, passeggiare tra i viali alberati e fermarsi per un picnic all’ombra degli alberi.

Inoltre, l’estate è il momento perfetto per visitare il labirinto di siepi del parco, un’attrazione unica e divertente per tutta la famiglia.

L’autunno è un’altra stagione molto suggestiva, In questo periodo dell’anno, le foglie degli alberi cambiano colore e il parco si trasforma in un mare di sfumature calde e avvolgenti.

Durante tutto l’anno, il parco organizza vari eventi come la già citata Tulipanomania, da non perdere, secondo noi, la rievocazione storica della battaglia di Solferino e San Martino.

Nel fine settimana una parte del Parco si è animata con centinaia di soldati in divisa d’epoca, cannoni, cavalli, dame e civili che hanno riproposto percorsi didattici per grandi e bambini, occasioni di gioco ed immersioni nella vita dei soldati del nostro Risorgimento.

La sera del 21 agosto ci sarà “Stelle della lirica” Prestigiosi cantanti lirici si esibiranno sotto il cielo stellato estivo, proponendo arie d’opera e canzoni classiche, per una serata speciale.

A settembre il parco verrà invaso dai coloratissimi e sempre più seguiti Cosplay, per la 17esima edizione del Magico Mondo del Cosplay, animazione, sfilate, musica, incontri con personaggi fantasy e set fotografici memorabili. #sigurtaincosplay

In sintesi, il Parco Sigurtà è un luogo meraviglioso da visitare in qualsiasi stagione dell’anno. Con la sua vasta gamma di piante e fiori, le sue attrazioni uniche e i suoi eventi speciali, offre una esperienza indimenticabile per i suoi visitatori. Se siete alla ricerca di un luogo incantevole dove trascorrere una giornata in mezzo alla natura e, non solo, il Parco Sigurtà è sicuramente il posto giusto per voi.

Marco Granello

Web journalist

 

www.sigurta.it

 

 

 

 

 

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L’Osteria sopra il mare propone un ottimo menu a prezzo fisso https://www.flipmagazine.eu/losteria-sopra-il-mare-propone-un-ottimo-prezzo-fisso/ https://www.flipmagazine.eu/losteria-sopra-il-mare-propone-un-ottimo-prezzo-fisso/#respond Tue, 06 Jun 2023 10:57:16 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14208 Genova L’Osteria sopra il mare, nel centro storico del capoluogo ligure, di fronte al Porto Antico, in un caruggio stretto e suggestivo di Sottoripa, rappresenta un esempio positivo di come è stato affrontato il dopo chiusura, dovuto alla pandemia. E ora propone un menu a prezzo fisso, sia a Pranzo, sia a Cena, di pregevole […]

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Genova

L’Osteria sopra il mare, nel centro storico del capoluogo ligure, di fronte al Porto Antico, in un caruggio stretto e suggestivo di Sottoripa, rappresenta un esempio positivo di come è stato affrontato il dopo chiusura, dovuto alla pandemia.

E ora propone un menu a prezzo fisso, sia a Pranzo, sia a Cena, di pregevole scelta.

Il titolare e principale motore dei piatti che vengono serviti nella piacevole saletta dell’osteria, Nicola Leone, ha stretto i denti e si è aperto ad alcuni esperimenti.

Prima ha introdotto l’offerta dell’aperitivo con degustazione di un piatto, continuando per pranzo e cena con un menu à la carte, come sempre legato al pesce e alla cucina genovese, con fantasia del sud.

Già da qualche tempo aveva tolto la proposta a prezzo fisso a pranzo, cavallo di battaglia dei tempi quando suo padre Gerico, molto esperto tra i fornelli e la madre Maria, sempre sorridente, lo affiancavano nella gestione.

Ora un ritorno, moderno e al passo con le esigenze dei tempi, alle origini.

Da qualche giorno, propone un menu pranzo a 20 Euro, compreso di primo, secondo, contorno, acqua e vino, proponendo piatti di notevole pregio: a titolo d’esempio, citiamo: spaghetti con le cozze, orecchiette con le seppioline, trofie al pesto, gamberi ai ferri, acciughe fritte, c’è anche la scelta delle scaloppine, per chi ama la carne. Chi lo desidera però può anche ordinare piatti diversi, pagandoli a parte, come moscardini e polpo alla ligure. Chi vuole solo un primo, 10 Euro, solo un secondo, 13 E.

A cena il menu, sempre tutto compreso, costa 25 Euro, con piatti interessanti, come: paccheri con baccalà, spaghetti con le vongole, orata ai ferri, stoccafisso al verde e molto altro, oltre ai piatti fuori menu fisso. Chi vuole solo un primo, 13 E, solo un secondo 15 E.

La cucina dell’Osteria, che FlipMagazine esperimenta da una decina d’anni, è di ottimo livello, con piatti gustosi e calibrati, con un tocco di innovazione, modernità e tradizione che si adatta ad ogni tipologia di cliente, dai giovani, fino ai target più maturi.

Chi vuole assaggiare i dolci, sono di buon livello.

Facciamo un accenno alla cantina: tutte etichette liguri di gran pregio, da Levante a Ponente, con ottimi bianchi, rosati e qualche rosso, tutti prodotti scelti personalmente dal giovane patron.

Mangia e prosit.

Mauro Pecchenino

Direttore responsabile

 

 

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In Abruzzo, Il Parco diventa aula a cielo aperto https://www.flipmagazine.eu/in-abruzzo-il-parco-diventa-aula-a-cielo-aperto/ https://www.flipmagazine.eu/in-abruzzo-il-parco-diventa-aula-a-cielo-aperto/#respond Tue, 06 Jun 2023 09:27:51 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14205 Confrontarsi, relazionarsi, apprendere, pensare, sono momenti della vita che, se vissuti all’aperto, al contatto con la natura, possono diventare esperienze indimenticabili. Fin dai tempi di Aristotele, stare all’aperto, affrontare problematiche del conoscere e del comprendere é diventato un esercizio positivo che, ai giorni nostri, diventa un risultato degno di nota, di successo, come si scriverebbe […]

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Confrontarsi, relazionarsi, apprendere, pensare, sono momenti della vita che, se vissuti all’aperto, al contatto con la natura, possono diventare esperienze indimenticabili.

Fin dai tempi di Aristotele, stare all’aperto, affrontare problematiche del conoscere e del comprendere é diventato un esercizio positivo che, ai giorni nostri, diventa un risultato degno di nota, di successo, come si scriverebbe sui social media.

Un bel progetto, ‘Dalla Natura al sé. Il Parco diventa Aula’ è il contenitore di formazione e confronto che presenta: ‘Ipnosi e autoconsapevolezza. Ri–conettersi in Natura’, l’esperienza di un percorso di conoscenza e consapevolezza che vede la luce il 25/26 e 27 giugno, presso il Parco Nazionale di Abruzzo Lazio Molise, che dà anche il proprio patrocinio.

A gestire la tre giorni ci sarà Tiziana De Ruggieri, Psicologa e Psicoterapeuta, con una lunga e consolidata esperienza sul campo.

Deus ex machina del progetto contenitore, di formazione in mezzo alla natura, dove il Parco diventa un’aula a cielo aperto e che prevede altri appuntamenti in futuro, sono: Tina Sucapane (tsucapane@hotmail.com) e Antonella Mattiucci (a.mattiucci@libero.it), entrambe Psicologhe del lavoro e delle Organizzazioni, da tempo attive nell’ambito della consulenza professionale.

Il progetto di base prevede tre percorsi guida: la Leadership, la Membership e il Benessere.

Affrontare le dinamiche del lavoro, del potere, dell’appartenenza a un team e del proprio benessere, attraverso il contatto con la Natura, diventa poi contatto con noi stessi, nel bene e nel male. Tornare alla natura significa riappropriarsi del proprio sé originario e scoprire nuove opportunità.

La dinamica del potere, tramite questa iniziativa è riferita non solo al ruolo ricoperto in ambito professionale, ma anche personale e come fattore determinante nelle relazioni umane.

Nella pratica, l’esperienza di formazione si estrinseca attraverso racconti, analisi di personaggi del passato e di oggi.

I luoghi privilegiati saranno i boschi (zone d’ombra) e le distese aperte (zone di luce). L’obiettivo sarà quello di facilitare un cambiamento profondo, piacevole e una maggiore conoscenza di sé e degli altri.

Gli organizzatori attraverso questa iniziativa vogliono stimolare riflessioni sul proprio stile relazionale utilizzato con gli altri e imparare a migliorarlo.

Viene altresì proposto un percorso dove il cammino, il canto e il ballo diventano momenti di riflessione e potenziamento psicologico.

Un’iniziativa che ha come protagonista la natura è sempre un progetto invitante e da condividere, a parere di FlipMagazine è sempre una fonte di partecipazione.

Mauro Pecchenino

Direttore responsabile

 

 

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Consideriamo sempre cambiamenti e Intelligenza Artificiale https://www.flipmagazine.eu/consideriamo-sempre-cambiamenti-intelligenza-artificiale/ https://www.flipmagazine.eu/consideriamo-sempre-cambiamenti-intelligenza-artificiale/#respond Sun, 04 Jun 2023 14:19:54 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14199 A corredo di un nostro articolo su una ricerca riguardante l’Intelligenza Artificiale, pubblichiamo un contributo di Sergio Bellucci, uno dei primi studiosi in italia ad occuparsi di questa problematica L’umanità sta vivendo un momento storico simile a quello descritto dalla novella di Abott, in cui descrive gli abitanti di Flatlandia, i cittadini di un mondo […]

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                             Immagine tratta da Jmedical

A corredo di un nostro articolo su una ricerca riguardante l’Intelligenza Artificiale, pubblichiamo un contributo di Sergio Bellucci, uno dei primi studiosi in italia ad occuparsi di questa problematica

L’umanità sta vivendo un momento storico simile a quello descritto dalla novella di Abott, in cui descrive gli abitanti di Flatlandia, i cittadini di un mondo bidimensionale che si confronta con l’arrivo di una nuova dimensione tridimensionale. La complessità di questa rivoluzione digitale ci sfugge ancora, ma i cambiamenti sono evidenti.

Lo sviluppo umano è rimasto lineare per millenni, ma l’avvento del digitale ha portato a una rapida accelerazione in tutti i settori. Questo cambiamento repentino è chiamato “biforcazione catastrofica”, indicando che il sistema è fuori controllo.

Ci sono molte evidenze di questa accelerazione, come la crescita della popolazione mondiale, il PIL mondiale, i dati strutturati e non strutturati, l’aumento dei video e la massa monetaria. Le aziende del settore tecnologico hanno capitalizzazioni di mercato paragonabili a interi stati.

La quantità di dati prodotti è esplosa grazie alla digitalizzazione, anche se gran parte di essi riguarda argomenti triviali. Tuttavia, la quantità di conoscenza accumulata in pochi anni è senza precedenti.

Questo rapido cambiamento sta avendo un impatto significativo sul mondo del lavoro. L’esempio di Walmart, l’azienda simbolo dell’era industriale, confrontato con WhatsApp, mostra come pochi dipendenti possono generare enormi valori di mercato.

La trasformazione digitale si basa sull’ubiquità dei processi, sull’esponenzialità e sull’ibridazione. Ciò include l’emergere dei gemelli digitali dei modelli dell’industria 3.0, l’utilizzo di cicli immateriali e la creazione di moneta al di fuori delle banche centrali.

Le tecnologie emergenti stanno rivoluzionando vari settori, come l’ipertesto, la manipolazione del DNA, le nanotecnologie e l’intelligenza artificiale generativa. Questo processo si intreccia con due crisi: una crisi del modello di produzione e accumulazione dei modelli economico-sociali e una crisi dei cicli ambientali del pianeta.

Il cambiamento principale è l’avvento di un nuovo ciclo di accumulazione basato sull’informazione. Questa transizione richiede un cambio di mentalità, passando dal “sapere come” al “sapere perché” fare le cose.

Gli impatti sulla società sono molteplici, ma uno dei punti cruciali riguarda l’occupazione. Gli studi indicano che molte persone potrebbero perdere il lavoro a causa delle nuove tecnologie generative. Questo potrebbe portare a una crisi del welfare e dei modelli democratici.

Per affrontare queste sfide, è necessario considerare le implicazioni scientifiche, culturali e sociali di queste tecnologie. Dobbiamo riflettere sul modo in cui stanno trasformando il lavoro, le interazioni sociali e le nostre vite nel complesso.

È in questo quadro che si innesca l’arrivo delle Intelligenze Artificiali Generative. La potenza di calcolo raggiunge con queste soluzioni i confini della produzione diretta di concetti e pone le macchine in grado di prendere decisioni in autonomia dopo che si siano addirittura auto-addestrate.

È un cambiamento epocale mai sperimentato nella storia dell’umanità. Queste potenzialità impatteranno direttamente non solo la stragrande maggioranza dei profili professionali ma anche sugli equilibri generali del sistema economico-sociale. Inoltre, la potenza di questi algoritmi si incontrerà immediatamente con la robotica più avanzata e, tra pochissimo, con l’aumento esponenziale delle capacità di calcolo delle macchine quantistiche.

In conclusione, per comprendere appieno questi cambiamenti, è importante esaminare le diverse sfaccettature del problema e considerare le prospettive multiple. È fondamentale valutare gli effetti a breve e lungo termine di queste tecnologie sulla società e sull’essere umano.

Questo è il compito della politica che, al momento, non sembra avere coscienza della portata di questi cambiamenti.

Sergio Bellucci

Saggista e Giornalista

(Autore di AI – Work – La digitalizzazione del lavoro, Jaca Book)

 

 

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Con Elisabetta Roncati l’arte si avvicina https://www.flipmagazine.eu/con-elisabetta-roncati-larte-si-avvicina/ https://www.flipmagazine.eu/con-elisabetta-roncati-larte-si-avvicina/#respond Wed, 31 May 2023 14:03:31 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14196 Nata nel 1988 a Genova e milanese d’adozione, Elisabetta Roncati ha deciso di unire formazione universitaria economica/manageriale e passione per la cultura con un unico obbiettivo: avvicinare le persone all’arte in maniera chiara, facilmente comprensibile e professionale. Ha rinunciato alla certezza del posto fisso, avventurandosi in un settore ancora poco esplorato, con ottimi risultati. Nel […]

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Nata nel 1988 a Genova e milanese d’adozione, Elisabetta Roncati ha deciso di unire formazione universitaria economica/manageriale e passione per la cultura con un unico obbiettivo: avvicinare le persone all’arte in maniera chiara, facilmente comprensibile e professionale. Ha rinunciato alla certezza del posto fisso, avventurandosi in un settore ancora poco esplorato, con ottimi risultati.

Nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media. Su Instagram è seguita da oltre 52mila followers.

 

– Lei è una divulgatrice d’arte atipica: possiede una formazione economica e manageriale abbinata ad una passione per la cultura. Organizza, infatti, anche mostre ed eventi. Com’è iniziato il suo lavoro di influencer d’arte?

“In realtà i servizi si sono ulteriormente ampliati: in queste settimane è infatti in corso un re branding che coinvolgerà interamente il marchio registrato Art Nomade Milan che ho fondato. Dal 2018, anno di apertura del blog, ad oggi, le richieste vertenti la comunicazione in ambito artistico e culturale si sono moltiplicate e diversificate”

 

– Infatti svolge la sua attività di influencer d’arte in modo molto multitasking

“Mi occupo a 360 gradi della comunicazione di molte importanti gallerie non solo a Milano, oltre a scrivere per numerose riviste di settore soprattutto di temi afferenti alla comunità LGBTQIA+. Davvero non immaginavo tutto questo quando ho iniziato a divulgare per passione, trasformando quelli che erano i miei account social personali nelle pagine brandizzate Art Nomade Milan. Ho quindi cominciato come la cosiddetta ‘prima generazione’ di content creator: dal blog sono proprio approdata ai social network”

 

– Ritiene che il divulgatore d’arte possa davvero portare ad una nuova e proficua forma di valorizzazione del patrimonio culturale italiano?

 

“Dipende da molti fattori. Negli ultimi tempi, dato l’aumento delle piattaforme social (vedasi ad esempio la nascita di TikTok, BeReal ed affini) e del tempo di utilizzo delle medesime, frutto del periodo pandemico, i creator digitali sono aumentati a dismisura anche in ambito culturale. Parallelamente la qualità dei singoli contenuti è calata. Il digitale e la divulgazione aiutano davvero a valorizzare il patrimonio solo se rispettano determinati standard qualitativi”

 

– Com’è la sua giornata tipo?

 

“Molto simile a quella di un classico ‘videoterminalista’: passo, infatti, la maggioranza del mio tempo al pc. Mi sveglio e come prima cosa controllo nell’ordine Whatsapp, email e notifiche dei vari social. Poi, a seconda delle giornate, mi dedico o alla creazione e postproduzione di contenuti digitali o alla scrittura di articoli, rispondendo via via alle esigenze dei vari clienti. Infine ho tutta una parte amministrativa da espletare, essendo un lavoratore a partita iva”

 

– Come cambieranno i contenuti di Art Nomade Milan per rispondere ai mutamenti della comunicazione in campo artistico?

 

“Innanzitutto cambieranno sia dal punto di vista grafico/visivo che dal punto di vista contenutistico. Per quanto riguarda il primo ambito ho una visual designer che sta riprogettando in toto la mia brand identity, dal logo fino ad arrivare ai font e ad altri elementi che compaiono nei contenuti che pubblico sui social media. Tutto ciò accompagnerà la progressiva professionalizzazione dei contenuti e degli argomenti trattati sui miei canali: saranno sempre frizzanti ed accattivanti per il grande pubblico, senza però perdere di vista la qualità dell’informazione

Giulia Cortese

Giornalista

 

 

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Vini Luretta, un brindisi internazionale https://www.flipmagazine.eu/vini-luretta-un-brindisi-internazionale/ https://www.flipmagazine.eu/vini-luretta-un-brindisi-internazionale/#respond Sun, 28 May 2023 16:10:25 +0000 https://www.flipmagazine.eu/?p=14190 Milano Ci piace, come sempre, quando ci piace qualcosa o qualcuno, citare l’Azienda vinicola Luretta, nata e cresciuta nel Piacentino, con riferimento il magnifico Castello di Momeliano. Dagli anni Ottanta, un’eccellenza del territorio e a livello nazionale, grazie alla passione e abilità di una famiglia, con la capacità imprenditoriale di Felice Salamini e alla fantasia […]

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Milano

Ci piace, come sempre, quando ci piace qualcosa o qualcuno, citare l’Azienda vinicola Luretta, nata e cresciuta nel Piacentino, con riferimento il magnifico Castello di Momeliano.

Dagli anni Ottanta, un’eccellenza del territorio e a livello nazionale, grazie alla passione e abilità di una famiglia, con la capacità imprenditoriale di Felice Salamini e alla fantasia e cultura di Carla Asti, che ancora oggi affiancata da Lucio Salamini, dà alla luce vini interessanti, di pronta ed elegante beva, con alcune rarità degne di nota, a parer nostro anche a livello internazionale.

Conoscevamo la Casa e avevamo assaggiato il loro Puck Rosato, su suggerimento dei fratelli Mario & Maurizio Sanviti patron con la madre Mary dell’esclusivo Nuovo Yacht, il miglior ristorante di pesce a Milano.

E proprio nella sala dello storico locale di zona Buonarroti abbiamo partecipato ad un assaggio, accompagnato dai piatti perfetti e succulenti di chef Maurizio.

La sequenza di assaggi è stata sempre coinvolgente poi, come sempre accade, entra in gioco il gusto personale. Siamo in ogni caso al cospetto di un’azienda che guarda alla Francia e alla cultura, come è confermato dal nome di alcuni vini e come ci viene confermato dal Brand Ambassador di Luretta, il simpatico Antonio Montano.

Alla degustazione e mescita ha partecipato il sommelier Paolo Arensi.

Sui vini assaggiati, che dire?

Ci hanno particolarmente colpiti e il nostro palato approva: On attend les Invités, si ispira a un  dipinto, un brut rosé spumante, strutturato, delicato e partecipativo; Boccadirosa, una Malvasia Aromatica di Candia dai Colli Piacentini, intenso e pieno, che lascia un ricordo indelebile, come la canzone del bardo Genovese Fabrizio De André; il Sauvignon I Nani e le Ballerine, forse quello che abbiamo apprezzato di più per il suo carattere internazionale e il suo corpo unico.

Tutti vini eleganti e di ottima fattura.

Una bevuta sempre piacevole e meditata.

Mauro Pecchenino

Direttore responsabile

 

 

 

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